Roma, 15 novembre 2006

Prot. n.° 184/S.G./OR.S.A.

 

Ing. M.M. Elia

Amministratore Delegato R.F.I. S.p.A.

 

Ing. Giorgio di Marco

Direzione Tecnica R.F.I. S.p.A 

 

Ing. Matteo Triglia 

Direzione Manutenzione R.F.I. S.p.A.

 

Oggetto: Infortuni sul lavoro

 

Nelle ultime 48 ore, all’interno della Manutenzione Infrastruttura di R.F.I. hanno perso la vita 2 agenti e altri 2 hanno subito gravi infortuni.

Tutto ciò non può essere considerato fatalità, dinanzi a tali sciagure occorre, e con urgenza, che si attivi un’indagine in merito a quanto accaduto e soprattutto, a nostro avviso, è necessario porre attenzione alle modalità di programmazione e organizzazione preventiva delle lavorazioni svolte in regime di interruzione di circolazione e di quelle svolte in regime di liberazione del binario su avvistamento.

In merito, crediamo sia indispensabile che nell’organizzazione di una lavorazione siano preventivamente individuate delle figure preposte esclusivamente alla protezione del cantiere, e che la consistenza di personale adibito alla protezione sia adeguata alle esigenze e insidie che il tratto di lavorazione presenta.

Infine, in relazione a quanto già esposto, riteniamo che la quantificazione del personale addetto alla protezione del cantiere di lavoro non possa essere individuata in misura standard, né dai Piani di Attività né tanto meno dal sistema S.A.P., in quanto la predisposizione di protezione un cantiere di lavoro varia a seconda della conformazione del tratto di linea o del punto di intervento.

 

Distinti saluti.  

 

Il Segretario Generale

  (Armando Romeo)