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Ancora incidenti, ancora tragedie!

 

Altre due vite perse sul lavoro.

 

Il 13 novembre  sulla linea Gioia del Colle - Spinazzola ed il 15 novembre nei pressi di Roma hanno perso la vita due giovani ferrovieri impegnati in attività di manutenzione sui binari.

 

Le Segreterie Nazionali esprimono cordoglio alle famiglie dei colleghi deceduti.

 

La dinamica e le responsabilità degli incidenti saranno accertate dalla magistratura inquirente, fermo restando che non è più sopportabile assistere ripetutamente ad incidenti dovuti alle modalità  con le quali si governano i processi della manutenzione in termini di sicurezza degli addetti.

 

Ormai da anni le Segreterie Nazionali denunciano il degrado crescente delle condizioni di sicurezza sul lavoro,  nel nome di una falsa efficienza e di un’arrogante spregio delle regole condivise.

 

La saturazione delle linee, la carenza di personale, l’esternalizzazione di attività pregiate costituiscono il mix esplosivo che ha determinato un disimpegno latente rispetto alle tutele del personale impegnato in attività di manutenzione.

 

Gli intervalli per le attività di manutenzione diminuiscono progressivamente, sempre più spesso gli equipaggi vengono utilizzati anche in assenza di interruzione della linea.

 

Se a ciò si aggiunge la carenza cronica di personale, si comprende anche perché le squadre di manutenzione sono sempre sottodimensionate rispetto agli accordi sottoscritti, sottodimensionate e spesso spinte ad ignorare le procedure previste per la protezione dei cantieri.

 

Tutto questo determina una sensibile riduzione della sicurezza, a fronte di una velocizzazione esasperata delle attività.

 

Il problema della sicurezza nelle Ferrovie è vissuto in molti casi come un fastidioso orpello che impedisce la possibilità di intervenire celermente, riducendo di conseguenza le condizioni di sicurezza.

 

Nei casi in cui la tecnologia non può sostituire l’intervento dei lavoratori a protezione dei cantieri, la realizzazione delle massime condizioni di sicurezza non può essere messa in discussione dalla ricerca del contenimento dei costi.

 

Non vogliamo più assistere a queste tragedie, non si può morire sul lavoro, il Gruppo FS deve fare tutta la sua parte per garantire ai propri dipendenti e ai dipendenti delle ditte appaltatrici la fondamentale garanzia di un lavoro che si svolga in condizioni di sicurezza.

 

Chiederemo ad RFI l’apertura di un tavolo di verifica immediata sulle condizioni di sicurezza nella manutenzione infrastrutture

                                                                       

    Le Segreterie Nazionali

 

Roma, 16 novembre 2006