COMUNICATO ALLE STRUTTURE

Il pesante deficit di bilancio, che tendenzialmente per il 2006 si attesterà a circa 1,2 Miliardi di Euro, non appare coinvolgere né impensierire minimamente il top management delle Ferrovie dello Stato, che continua nella sua gestione fallimentare e nel silenzio che la caratterizza, nella totale assenza di un Piano Industriale e di una strategia coerente con gli impegni assunti sulla logistica, sulle attività manutentive, sulla navigazione, sul miglioramento della qualità del servizio ed in primo luogo della sicurezza.

Con riguardo a quest’ultima si evidenzia anzi, al contrario, la sostanziale insensibilità da parte di quella stessa dirigenza che ha sottoscritto accordi ed assunto con tutte le OO.SS.  impegni, che, ormai quotidianamente ed  in maniera sistematica vengono violati, palesando così la propria inaffidabilità anche su questioni ben delineate e poste su una direzione condivisa.

Con sfrontata mala fede la Società continua a sfornare macchine di trazione provviste di pedale Vacma, noncurante delle conseguenze sulla regolarità e sicurezza dell’esercizio che ciò comporta.

Nella medesima linea di condotta, di arrogante, assoluta incongruenza con gli accordi sottoscritti e pervicace persecuzione nei confronti di chi tra i lavoratori fa valere il diritto alla sicurezza propria e del servizio, la Società mantiene un testardo silenzio sul proditorio licenziamento del nostro collega, rappresentante della sicurezza dei lavoratori, Dante De Angelis.

Su questi aspetti, l’azione sindacale, la cui unità d’intenti  costituisce un autentico punto di forza per uscire dall’attuale situazione di difficoltà, deve sollecitare un’inversione di tendenza e di comportamento, riprendendo il negoziato a tutti i livelli ed in tali sedi incalzando la Società sul Piano Industriale e su interventi concreti per la sicurezza, con azioni che evidentemente comprendono la reintegrazione piena del nostro collega e RLS Dante De Angelis.

In questo quadro e con tali finalità l’iniziativa sindacale deve trovare concreti ed oggettivi riscontri prima che le incapacità gestionali, il deficit e le carenze del top managment vengano ancora una volta scaricate sui lavoratori, con ulteriori ristrutturazioni, e sulla collettività, in termini di tagli sui servizi e sulla qualità/sicurezza del servizio.

Roma, 22 Aprile 2006