COMUNICATO STAMPA DEL 5 APRILE 2006

ORE 17.25

 

Si è appena concluso lo sciopero proclamato dall’OR.S.A. la cui partecipazione ha registrato punte di adesione che sfiorano il 100%  tra i Macchinisti e che oscillano tra il 60% e l’80% tra i Ferrovieri dell’esercizio.

 

L’alta adesione ha provocato soppressioni, per esempio nel trasporto Regionale che vanno dal 95% di Torino P.N. e Genova, al 90% di Milano C.le, all’85% di Verona e Firenze, all’80%  di Bologna, al 75% di Roma e Napoli.

 

Le soppressioni sono state più cospicue per quanto riguarda le lunghe percorrenze e pressoché totali per le merci.

 

Una risposta durissima all’arroganza aziendale che invece di risolvere i problemi cronici, in particolare quelli legati alla sicurezza, licenzia un Macchinista, Dante De Angelis, delegato RLS preposto alla sicurezza, la cui unica “colpa” è stata quella di svolgere il proprio ruolo con la massima dedizione e professionalità.

 

Infatti, nel rifiutarsi legittimamente di utilizzare il Vacma, De Angelis ha tenuto un comportamento volto a salvaguardare gli utenti e a tutelare la propria salute e quella degli altri macchinisti.

 

Mentre l’Azienda, ancora una volta, si è dimostrata insensibile alle sollecitazioni dei lavoratori e refrattaria a rispettare gli accordi che sottoscrive in quanto l’impegno a realizzare la disgiunzione del Vacma dalle apparecchiature di sicurezza era già stato preso con tutte le Organizzazioni Sindacali il 19 Aprile 2005, poi il 23 Giugno 2005 e ancora il 25 Gennaio 2006.

 

In merito a questo congegno, Trenitalia è inadempiente anche nei riguardi delle numerose ASL (Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia) che ne hanno richiesto la disattivazione considerandolo uno strumento non solo nocivo alla salute dei lavoratori che lo utilizzano, ma come  diversi studi hanno dimostrato essere fonte di distrazione per il personale che lo utilizza.

 

L’ottima risposta data dai ferrovieri impegna la nostra Organizzazione ad intraprendere tutte le iniziative per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati: avanzati standard di sicurezza, recupero del ciclo produttivo e previsione di un piano industriale tale da creare le condizioni di sviluppo per le F.S.

 

Un impegno nei riguardi sia dei ferrovieri che potranno lavorare in sicurezza in un’Azienda votata allo sviluppo industriale, sia dei  cittadini che sapranno di poter viaggiare in condizioni migliori in una ferrovia più efficiente e sicura.

 

Fine comunicato.