R.F.I. INFRASTRUTTURA

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

 

   Come per ammonimento divino, lo scorso 20 dicembre nella stazione di Roccasecca si è consumato un’altro drammatico incidente ferroviario che, aldilà delle responsabilità che emergeranno dalle inchieste, denuncia se ancora ce ne fosse bisogno, lo stato di degrado che il sistema ferroviario italiano sta attraversando negli ultimi anni.

 

   Dicevamo ammonimento divino, perché proprio in quei giorni, i vertici FS forse persuasi dall’ennesimo sciopero della categoria, si sono seduti al tavolo con le parti sociali, per discutere (eufemismo) le molteplici vertenze giacenti da troppo tempo ormai sui tavoli di “Villa Patrizi”.

 

   Nello specifico, per quanto riguarda R.F.I Infrastruttura., le trattative si sono incentrate principalmente sui seguenti punti:

      ·        Riorganizzazione dei Posti centrali di Telecontrollo (DOTE);

      ·        Riorganizzazione delle DCI e del Tecnico;

      ·        Consistenze di personale presente in Manutenzione Infrastruttura su tutto il territorio nazionale.

        

         Partendo dai DOTE, le OO.SS. si sono rese disponibili a valutare una efficace riorganizzazione del settore volta all’ottimizzazione del lavoro anche supportata da ammodernamenti tecnologici, rivendicando di seguito, visto l’alto livello di  preparazione professionale che tale attività richiede,   l’introduzione di figure professionali di livello D all’interno dei suddetti DOTE.

  

   Le trattative, dopo svariati tentativi aziendali di operare pesanti tagli al personale, si sono interrotte con un nulla di fatto il giorno 18 dicembre. Tuttavia, anche se in numero da noi giudicato insufficiente, riscontriamo la apertura aziendale a riconoscere all’interno dei DOTE la figura professionale del Capo Turno (livello D)

 

Tutt’altra situazione per quanto riguarda la Riorganizzazione delle DCI e del Tecnico.

 

   Il confronto sospeso dal mese di luglio, si è aperto e richiuso immediatamente, dopo che l’Azienda, rigettando in blocco la proposta unitaria presentata dalle OO.SS. nel luglio scorso e considerando conclusa la fase informativa della trattativa,  ha manifestato l’intenzione di procedere in maniera unilaterale alla realizzazione del  proprio progetto di riorganizzazione delle DCI e del Tecnico.

 

   Appare chiara la strategia aziendale di voler accentrare tante attività sotto pochi Responsabili e con un ristretto staff di collaboratori, quindi è altrettanto chiara la volontà datoriale di ridurre il personale oggi presente in questo settore.

 

   Ultimo punto ma non per importanza, sono state consegnate da R.F.I. le consistenze occupazionali per quanto riguarda la Manutenzione Infrastruttura aggiornate a ottobre 2005.

Non che ci fosse bisogno dei tabulati aziendali per capire la gravissima carenza di personale all’interno della Manutenzione Infrastruttura., comunque almeno adesso abbiamo certezza che anche “loro” sanno!?.

 

   Tuttavia, già in altre occasioni l’OR.S.A. aveva denunciato la carenza di personale della Manutenzione Infrastruttura su tutto territorio nazionale, carenze divenute insostenibili in quei distretti  interessati dalle nuove linee A.V.

 

Considerazioni:

 

   è ormai palese la grave crisi del sistema ferroviario italiano. Agli sforzi aziendali di far credere che tutto và bene non ci crede più nessuno, forse neanche loro. In TV quando si parla di F.S. si fa cabaret.

 

   Il 2005 si chiude fra zecche, scorpioni, cortei di utenti esausti e disastrosi incidenti, l’augurio per il nuovo anno è quello che i vertici FS e nel nostro caso R.F.I., alla ripresa dei confronti per le tante gravi problematiche irrisolte, si ricordino di quell'avvertimento divino che questo fine 2005 ci sta consegnando.

 

Roma, 30 dicembre 2005.

 

SEGRETERIA NAZIONALE OR.S.A.