|
COMUNICATO STAMPA Del 28 dicembre 2005 Ore 16,15
L’incidente di Roccasecca evidenzia una situazione di preoccupante arretramento nell’esercizio del servizio ferroviario sulle linee c.d. tradizionali, di largo utilizzo, che appare in evidente contrasto con gli investimenti in alta tecnologia riversato sulle linee per l’Alta Velocità Roma-Napoli. Da ultimo, l’incidente dello scorso 20 dicembre, in un anno nefasto per il trasporto ferroviario, appare quantomeno anomalo per le circostanze in cui è maturato e sempre più preoccupante per le vicende che si sono verificate in loco subito dopo l’evento incidentale. Intendiamo riferirci all’episodio accaduto sulla stessa tratta, in prossimità di Roccasecca, relativamente ai medesimi segnali, ieri l’altro 26 dicembre. Il personale del treno percorrente la stessa direzione di quello dell’incidente, approssimandosi alla stazione di Roccasecca, si accorgeva che l’aspetto reale del segnale che immetteva nella stazione non coincideva con quello segnalato dal meccanismo elettrico di ripetizione segnali a bordo treno. Il treno dunque, veniva arrestato dal personale di condotta tenendo conto dell’aspetto del segnale più restrittivo, come da regolamento. I Macchinisti e il Capotreno presentavano un esposto alla Polizia ferroviaria di Cassino denunciando il fatto. Certamente questo episodio sarà passato al vaglio dagli organi inquirenti anche in relazione alle dinamiche, alle possibili analogie con l’incidente dello scorso 20 dicembre, per l’accertamento delle eventuali responsabilità. Ma oggi quello che maggiormente colpisce è da un lato la singolare situazione in cui si trova ad operare il personale dell’esercizio in quella tratta, esposto ai rischi della temuta, oggi ancora presunta, precarietà, per cause sconosciute, dei meccanismi di sicurezza; dall’altro la contestuale mancanza di urgenti misure concrete, precauzionali, che si sarebbero dovute adottare nel caso specifico da parte degli organismi ferroviari a ciò deputati, di fronte al lecito dubbio del malfunzionamento dei meccanismi.
Fine comunicato.
|