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FILT/CGIL - FIT/CISL - UIL Trasporti - OR.S.A. Ferrovie - FAST Ferrovie - UGL A.F.
FERMIAMO CHI STA PORTANDO AL DEGRADO IL SISTEMA FERROVIARIO ITALIANO
- Per garantire ai cittadini un servizio ferroviario corrispondente alle necessità e alle aspettative del Paese
- Per la sicurezza del lavoro e del trasporto ferroviario
- Per fermare il disastro produttivo e organizzativo che cresce di giorno in giorno
- Per difendere il futuro dell’azienda FS e dei lavoratori del Gruppo
- Per tutelare i diritti contrattuali dei lavoratori
SCIOPERO NAZIONALE DI 24 ORE
dalle ore 21.00 del 26 gennaio 2006 alle ore 21.00 del 27 gennaio 2006
La cronaca delle ultime settimane sta rendendo ancora più grave e drammatica la situazione in FS, abbiamo denunciato da tempo il degrado organizzativo e produttivo che si sta sviluppando in modo inarrestabile e che sta portando il sistema ferroviario italiano vicino al collasso.
Rivendichiamo da molti mesi i progetti industriali in grado di arrestare il degrado in atto e di rimettere in moto un processo positivo di recupero e di sviluppo. Dobbiamo registrare che da parte FS siamo ancora agli spot pubblicitari mentre mancano risposte concrete.
I vertici di FS continuano a diffondere messaggi rassicuranti mentre la crescente paralisi produttiva sta portando l’intero sistema fuori controllo. Purtroppo la realtà delle cose sta travolgendo la credibilità del gruppo dirigente aziendale, le ferrovie sembrano senza guida.
Le Organizzazioni Sindacali hanno denunciato da mesi la gravità della crisi, chiesto interventi credibili, avanzato proposte: fino ad oggi non si sono registrate risposte e i problemi continuano a crescere di giorno in giorno. Il Sindacato nei giorni scorsi si è impegnato in un negoziato serio al fine di individuare, in tempi brevissimi, le soluzioni negoziali necessarie, la controparte, che attraverso l’Amministratore Delegato Ing. Catania, aveva dichiarato di puntare sulla qualificazione del sistema relazionale, ha messo in campo i soliti tatticismi e pertanto la trattativa si è ancora una volta bloccata e non ci sono state risposte sui diversi punti della vertenza.
Infatti:
La situazione in atto rischia di mettere in discussione i piani di installazione dei nuovi sistemi di sicurezza sulle linee e sui mezzi di trazione, già pesantemente pregiudicati dai tagli decisi dalla legge finanziaria.
La necessità di accelerare sul piano di investimento è stato drammaticamente confermato dall’incidente ferroviario del 20 dicembre scorso di Roccasecca.
I ferrovieri nell’esprimere l’augurio di pronta guarigione ai feriti e la solidarietà alle persone coinvolte e ai loro famigliari, ancora una volta sono a rivendicare che non ci siano esitazioni e ritardi nei finanziamenti e nell’esecuzione degli interventi relativi alle nuove tecnologie che sono in grado di migliorare ulteriormente le prestazioni della circolazione ferroviaria.
Per tutte queste ragioni lo sciopero del 27 gennaio p.v . deve essere una risposta forte e convinta dell’intera categoria.
Dobbiamo far cambiare opinione a chi continua a non sentire e a non fare quanto necessario: ai vertici FS prima di tutto e poi al Governo, alle Regioni e al Ministro dei Trasporti che di ferrovie si dovrebbero occupare non solo per tagliare qualche nastro di opere non ancora compiute, ma per assicurare al Paese un trasporto ferroviario efficiente e sicuro, degno di una nazione civile.
Roma, 22 dicembre 2005
Le Segreterie Nazionali
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