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DOPO LA PRoMESSA DI SVILUPPO VoGLIAMO LE RISPOSTE AI PROBLEMI APERTI E l’approfondimento sul piano di impresa
Si è svolto il giorno 16 marzo l’incontro programmato con l’Amministratore Delegato del Gruppo FS.
Alla presenza di tutti i massimi vertici aziendali di Holding, RFI e Trenitalia, l’Amministratore Delegato ha ribadito la scelta di adottare tutte le azioni finalizzate a perseguire lo sviluppo di FS. Un percorso che ritiene necessario per invertire l’attuale fase che attraversa l’azienda, particolarmente delicata per l’andamento del bilancio, della qualità, della disponibilità del materiale rotabile e dei singoli processi industriali.
I lineamenti di piano illustrati dall’Ing. Catania, con l’orientamento allo sviluppo, devono essere esplicitati e tradotti in azioni concrete che si intende mettere in atto, a partire da quelle che riguardano il lavoro.
L’azienda che i ferrovieri conoscono è ben diversa da quella che si prefigura nelle linee di piano illustrate: non si è in grado di garantire la necessaria qualità del servizio e le condizioni di lavoro sono sempre più precarie ed è per questo che al momento ogni giudizio di merito resta sospeso.
Le relazioni industriali sono al loro minimo, gli atti unilaterali e le violazioni continue devono essere immediatamente ritirati come abbiamo già chiesto, prima e dopo lo sciopero nazionale dei ferrovieri dell’11 febbraio.
Dopo un mese non c’è stata alcuna risposta.
Per questo chiediamo che siano risolte le seguenti questioni aperte: - esternalizzazioni assistenza cuccette (T6) - ritiro delle disposizioni regolamentari relative al licenziamento treni (esperimento in Sicilia e Sardegna) - superamento della tecnologia Vacma e disposizioni regolamentari - adozione nuovo programma di gestione del personale con relativi chiarimenti contrattuali - manutenzione rotabili - effetti nuovi processi riorganizzativi - rinnovo biennio economico CCNL
Da lunedì 21 p.v. ripartiranno i confronti di merito che saranno l’immediata occasione per verificare le intenzioni di FS, pronti a riprendere le azioni sindacali annunciate in caso di esito negativo del confronto.
Roma, 17 marzo 2005
LE SEGRETERIE NAZIONALI
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