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Segreterie Nazionali

 

 

COMUNICATO STAMPA UNITARIO

 

Decise 24 ore di sciopero  dalle ore 21.00 del 10 febbraio alle ore 21.00 dell’11 febbraio 2005

a sostegno della piattaforma unitaria e per respingere la frantumazione del Gruppo FS

 

Le Organizzazioni Sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, SMA/FAST, UGL Ferrovie, ORSA Ferrovie,  venute a conoscenza della dichiarazione del Ministro Lunardi sull’assetto del Gruppo FS esprimono il totale dissenso sulle ipotesi che vengono avanzate.

         Il Ministro,  in carica ormai da quattro  anni, non ha mai dato risposta alla necessità di dotare il Paese di un sistema ferroviario adeguato attraverso le  risorse da destinare agli investimenti e, oggi,  riprende la vecchia idea di distruggere l’assetto dell’impresa FS  attraverso la separazione societaria che prevede, nell’immediato, lo scorporo di RFI e, successivamente, le societarizzazioni  nell’ambito di Trenitalia. 

         E’ grave che si riproponga tale scelta  riconducendola  al problema  della sicurezza che non si risolve certo avvicinando l’Italia al disastro avvenuto in Inghilterra.

         Il Governo ha tagliato  le risorse destinate alle ferrovie con le manovre finanziarie che producono effetti pesanti sulla possibilità di ammodernare l’intero sistema, non rende  visibile alcuna traccia di politica dei trasporti e nello stesso tempo si  prepara  a smontare l’impresa nazionale.

         Le proposte  sindacali avanzate da tempo sono al centro della piattaforma, che sarà discussa il giorno 27 gennaio  nell’ Assemblea delle RSU/RLS.

Il Sindacato   chiede da lungo tempo,  interventi precisi sul sistema dei trasporti in grado di riconoscere al trasporto ferroviario il ruolo fondamentale per lo sviluppo del  Paese, e il Governo, fino ad oggi,  ha risposto  solo con il taglio delle  risorse che mettono FS in enorme difficoltà e con queste ultime decisioni annunciate  sulla  disarticolazione dell’azienda FS.

         Alle  pesanti responsabilità del Governo  si aggiungono quelle  del Gruppo FS, che accetta in silenzio le decisioni del Governo sui tagli  e  sull’assetto del Gruppo.

         I vertici FS, mentre  tacciono sul piano di impresa, hanno prodotto un disastro nel sistema  relazionale che non è sicuramente occasionale: la mancata attivazione delle sedi di confronto contrattualmente previste, le  diffuse violazioni contrattuali, il ricorso crescente e ingiustificato al lavoro precario, non avvengono per caso e producono grande conflittualità.

         Le Organizzazioni Sindacali, nel corso della odierna riunione di segreteria unitaria, hanno deciso 24 ore  di sciopero dalle ore 21.00 del 10 febbraio alle ore 21 .00 dell’ 11 febbraio 2005  a sostegno della proposte contenute in piattaforma  per una  ferrovia in grado di rispondere alle attese del Paese  e  per respingere l’idea di smantellamento dell’azienda.

I ferrovieri si battono per gli investimenti, per la sicurezza, per la qualità e per la tutela del lavoro ferroviario.

         Non ci sono scorciatoie propagandistiche, come la ripresa del vecchio progetto già sonoramente bocciato di frammentazione societaria che sarebbe foriero  di un netto peggioramento della quantità  e della qualità del servizio.

Le ferrovie si migliorano con gli investimenti e con le necessarie risorse e salvaguardando il patrimonio rappresentato dall’azienda pubblica e dal lavoro dei ferrovieri, che va valorizzato e coinvolto nei processi di cambiamento.

         Nessuno può prendere a pretesto la sicurezza  per portare ancora indietro  il trasporto ferroviario, aumentandone il degrado con  azioni che presentano una prospettiva di grandissima preoccupazione  per il futuro.

 

 

Roma, 19 gennaio 2005