MOZIONE FINALE

CONSIGLIO GENERALE OR.S.A. Ferrovie del 26 gennaio 2005

            Il Consiglio Generale OrSA, esprime il proprio cordoglio per le vittime dell’incidente di Crevalcore e per gli altri lutti che hanno funestato la storia recente delle nostre ferrovie.

           Sentita la relazione della Segreteria in merito al documento intersindacale sulla situazione del trasporto in ferrovia (12 gennaio 2005), ne condivide i contenuti e ne esplicita  gli aspetti qualificanti:

clausola sociale

la condivisa necessità di definire una norma che obblighi l’applicazione di un unico CCNL per l’intero comparto ferroviario e che garantisca l’occupazione ed il reddito;

regole per la liberalizzazione

riesame e correzione del processo di liberalizzazione introducendo maggiori elementi di rigidità ed omogeneità rispetto alle gare di appalto sul TPL a garanzia della qualità e quantità del servizio. In tale logica è necessario valutare la liberalizzazione in atto in relazione ai rapporti di reciprocità con gli atri paesi che determinano uno svantaggio competitivo di Trenitalia. Inoltre è necessaria la modifica del dlgs 188/2003 che consente l’affidamento dei servizi accessori (manovra) a società terze;

unitarietà dell’impresa

la netta contrarietà alle ipotesi governative di spacchettamento societario del gruppo FS, ribadendo che l’unicità dell’impresa consente importanti economie di scala e consente il rispetto delle direttive comunitarie rispondendo in modo efficace e solido alla liberalizzazione del trasporto. Si sollecita inoltre l’individuazione un’authority governativa per il controllo dei regolamenti e dei sistemi di sicurezza;

 

relazioni industriali e processi di esternalizzazione

invertire l’attuale degrado delle relazioni industriali con cui il gruppo FS, scientemente, si sottrae al confronto con il sindacato per dar corso ad interpretazioni unilaterali del contratto (ferie, riposi, festività, ecc.)  e, ancor peggio, ad esternalizzazioni di attività ferroviarie anche strategiche con atti unilaterali (manovra, manutenzione, FS informa). A ciò si aggiunge la ventilata societarizzazione e separazione delle attività ferroviarie dal gommato per il settore della navigazione.

Il Consiglio chiede un forte impegno del sindacato per il ripristino delle relazioni sindacali che portino alla definizione di piani industriali che prevedano la progressiva reinternalizzazione delle attività oggi appaltate.

investimenti

le manovre finanziarie degli ultimi anni hanno sistematicamente spostato in avanti o addirittura ridotto i finanziamenti previsti per l’ammodernamento infrastrutturale della rete ferroviaria. Il venir meno di tali risorse ha di fatto rallentato gli investimenti legati al miglioramento del servizio e dei livelli di sicurezza. Obiettivo primario del sindacato è l’avvio di un confronto a tutto campo con il Governo e le forze politiche per ottenere una programmazione certa dei flussi finanziari.

Il Consiglio Generale OrSA ritiene necessario un ulteriore impegno sul capitolo della sicurezza che deve assumere un valore prioritario nell’azione di tutto il sindacato. Il documento intersindacale del 12 gennaio 2005 coglie le ragioni dei ritardi e delle carenze infrastrutturali della rete che si ripercuotono sulla sicurezza. Negli aspetti specifici, una particolare attenzione va riservata alle indicazioni provenienti dalle RSU/RLS e dalle Segreterie sindacali; indicazioni che alimentano il dibattito tra i ferrovieri e che sono state raccolte anche in documenti condivisi. 

           Anche alla luce dei recenti fatti di cronaca emergono con tutta evidenza le seguenti criticità:

          l’inutilità del VACMA che ha trovato ulteriore conferma, purtroppo, anche nell’incidente di Crevalcore. Peraltro, gli ultimi incidenti ferroviari hanno messo in evidenza le criticità del modulo di condotta ad agente unico (Casalecchio Garibaldi, Madonna Dell’Olmo, Palermo Orleans, Crevalcore e Peri). Inoltre, le carenze della rete infrastrutturale e delle tecnologie applicate per la sicurezza sono evidenti  ed in tal senso occorre arricchire il dibattito e condividere:

      - l’esclusione, per i profili attinenti la sicurezza ferroviaria,  della precarietà del rapporto di lavoro;

- il ritiro dei licenziamenti e dei provvedimenti disciplinari disposti nei confronti dei lavoratori che hanno denunciato problemi o posto in essere comportamenti collegati alla sicurezza.

- la revisione di determinate normative e condizioni operative specialmente per quanto attiene il servizio ad “Agente Unico” e l’eliminazione del VACMA quale strumento di controllo che, invece, si è rivelato inutile ai fini della sicurezza, pericoloso e nocivo per i lavoratori. Serve inoltre individuare soluzioni per il soccorso in caso di malore del macchinista, come evidenziato nel documento redatto dal Coordinamento Tecnico interregionale delle ASL.

- un tavolo di confronto che approfondisca i problemi legati alle norme che regolano il lavoro di settori particolarmente esposti alle problematiche della sicurezza quali il settore manovra (struttura delle squadre, effettuazione di tradotte e terminalizzazione) e settore manutenzione (protezione cantieri, lavorazioni notturne).

- una rivisitazione dell’orario di lavoro laddove determina criticità sulle condizione psico-fisiche del personale addetto a mansioni di sicurezza.

- l’introduzione di un efficace sistema di comunicazione tipo terra – treno che preveda l’invio e la ricezione del segnale di prudenza generalizzato.

 

Al termine del dibattito, pertanto, il Consiglio Generale Orsa dà mandato alla Segreteria generale di operare per il perseguimento degli obiettivi summenzionati.

 

Roma, 26 gennaio 2005

                                                                                              Il Consiglio Generale