Roma 1 settembre 2004

Prot. 190/SG/OR.S.A.

       Al  Presidente Gruppo FS

       Ing. Elio Catania

 

p.c  Al  Direttore Relazioni

       Industriali Gruppo FS

       Dott. Francesco Forlenza

 

p.c  All’Amministratore Delegato

       TRENITALIA S.p.A.

        Ing. Roberto Renon

 

Oggetto: utilizzazione apparecchiatura VACMA

 

         L’apparecchiatura Vacma che è stata introdotta dal gruppo FS quale sistema di controllo e vigilanza del pdm è, così come confermato anche da  studi e valutazioni di importanti istituzioni, del tutto inadeguata.

La nostra organizzazione si è sempre dichiarata contraria alla messa in servizio del Vacma perché produce stress e soprattutto perché abbassa il livello di sicurezza della circolazione ferroviaria in quanto richiamando, ogni 55 secondi, l’attenzione del macchinista all’interno della cabina di guida, lo distoglie dalle segnalazioni, fondamentali per la sicurezza, che provengono dalla linea e comunque  dall’esterno della cabina di guida.

 

Inoltre il suo funzionamento obbliga il personale che la utilizza a condizioni posturali del tutto innaturali, e rende il lavoro stressante e ripetitivo. Infatti il  suo funzionamento è del tutto dissociato da fattori riguardanti l’operatività ed il reale stato di vigilanza del personale e le condizioni legate alla circolazione ferroviaria.

In sostanza una apparecchiatura obsoleta, come peraltro autorevoli studi, condotti anche in altre realtà europee, hanno acclarato.

 

Abbiamo prodotto una poderosa documentazione a sostegno delle predette affermazioni.

La quasi totalità dei RLS ha diffidato l’azienda FS anche per la palese violazione della L. 626/94 che prevede, tra l’altro, il loro diretto coinvolgimento per la necessaria valutazione dei rischi obbligatoria per poter introdurre qualsiasi tipo di apparecchiatura.

 

Ci corre l’obbligo rammentarle che non è stata ancora prodotta alcuna valutazione del rischio.

Oltre alle molteplici azioni sindacali abbiamo prodotto una perizia realizzata dall’università di Tor Vergata di Roma ufficializzata a suo tempo al gruppo FS, copia della quale abbiamo avuto occasione di consegnarLe nel primo incontro avuto con la nostra organizzazione il giorno 4 giugno u.s., nella quale trovano piena conferma le nostre ragioni.

Anche il “Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei luoghi di Lavoro” delle ASL ha prodotto recentemente un importante documento sull’argomento Vacma che conferma e rafforza ulteriormente la nostra presa di posizione nei confronti dell’apparecchiatura ancorché in associazione con il sistema SCMT.

 

(Riteniamo inoltre utile evidenziare che le nostre valutazioni si basano essenzialmente sui riscontri del personale che ha inizialmente utilizzato l’apparecchiatura e che ha poi spontaneamente proceduto ad una sottoscrizione contraria alla sua utilizzazione, raccogliendo migliaia di firme che puntualmente sono state inviate anche all’azienda FS).

 

Nonostante ciò non abbiamo registrato nessun mutamento nell’atteggiamento da parte dell’Impresa che continua, ancora in questi giorni, a porre in opera l’apparecchiatura senza considerazione delle sopraesposte argomentazioni e senza tenere in alcun modo  conto della  suddetta documentazione.

 

Dobbiamo inoltre evidenziare l’atteggiamento spesso persecutorio che dirigenti aziendali assumono nei confronti del pdm, che per ragioni di sicurezza e per tutelare la propria salute rifiuta comunque l’utilizzazione del Vacma, attraverso sanzioni disciplinari che in sede di collegio arbitrale vengono puntualmente annullate.

 

La nostra organizzazione ha già esperito, negativamente, le specifiche procedure di raffreddamento della conflittualità e la problematica di cui trattasi, ha poi fatto parte degli approfondimenti congiunti tra la scrivente, TRENITALIA e la Holding, ma in quella sede di confronto la società non ha mostrato di voler assumere alcun impegno né in ordine alla messa in opera della citata apparecchiatura e né a fronte della richiesta della scrivente volta a modificare l’atteggiamento sino ad ora mantenuto sul piano disciplinare da TRENITALIA.

 

In attesa di positivo riscontro porgiamo distinti saluti.

 

Il Segretario Generale

Armando Romeo