Roma, 5 agosto 2004

Prot.: 188/SG/OR.S.A.

 

 

Nasce l'Osservatorio sul Mobbing

 

 

L’Osservatorio  Nazionale OrSA sul Mobbing nasce dall’esigenza di creare una struttura organica capace di contrastare l’ormai imperversante fenomeno denominato Mobbing.

Il ruolo marginale del sindacato trovatosi finora  impreparato di fronte a questa nuova forma di aggressione, non ha che avvantaggiato le strategie  di quelle  aziende che utilizzano il mobbing come modalità di repressione ed estromissione (dimissioni) di personale “scomodo o indesiderabile”, dove queste caratteristiche risultano essere spesso attribuite a persone che non accettano di essere sottoposte a sfruttamento o rifiutano rapporti poco limpidi col proprio datore di lavoro anche in relazione a collaborazioni illegittime e comunque non negoziabili nelle sedi opportune. 

 

All’utilizzo di questo strumento si giunge con sempre maggiore frequenza nelle aziende in fase di ristrutturazione e riorganizzazione o quando, ad esempio, è necessario estromettere dal circuito lavorativo, quel personale che si “ostina” a pretendere l’applicazione di CCNL o leggi quali la 626 a tutela  della salute.

Non raramente il mobbizzato è un attivista sindacale ma più spesso è semplicemente una persona che chiede il rispetto delle regole.

Proprio alla luce di quanto sopra è necessario trovare ed utilizzare gli strumenti di contrasto ad un fenomeno che, se non arginato, potrebbe portare in breve tempo all’inutilità di qualunque accordo fra sindacato e aziende, in quanto lo stato di sudditanza psicologica nella quale il mobbizzato si viene a trovare, impedisce, spesso,  non solo il rispetto degli accordi ma  anche la richiesta di tutela da parte di magistratura e   sindacato. 

 

Finalità dell’Osservatorio:

1)      Informare e  formare  gli attivisti RSU, RLS, CPO ecc. sul fenomeno Mobbing fornendo gli strumenti legali e tecnici per prevenire, combattere  ed arginare  il fenomeno

 

2)      Superare il pregiudizio e incentivare il sostegno e la solidarietà per tutti i lavoratori mobbizzati;

 

3)      Sensibilizzare i lavoratori rispetto al disinteresse talvolta colpevole con cui assistono all’atteggiamento mobbizzante nei confronti di un collega;

 

4)      Creare centri d’ascolto con l’obiettivo di offrire gli strumenti  per far fronte alle problematiche del caso;

 

5)      Offrire tutela legale;

 

6)      Sostenere l’attuazione del progetto di Legge 221 (Prevenzione e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori da molestie morali e psicologiche nei luoghi di lavoro)

 

L’Osservatorio OrSA sul Mobbing intende organizzare a breve un seminario i cui relatori, tutti professionisti, sono stati già contattati. Tale seminario  è rivolto  agli attivisti e sarà presumibilmente articolato su due giornate.

 

Allo scopo di arrivare al seminario stesso con il maggior numero di informazioni possibili riguardo alla mobbizzazione in FS, si chiede la collaborazione  delle Segreterie Regionali, affinché forniscano in tempi brevi le denunce e tutte le informazioni utili di ogni settore, del personale che anche in assenza di azioni legali,  ha o sta subendo situazioni di mobbing.

 

Allo scopo di semplificare l’acquisizione di informazioni sulle azioni mobbizzanti, ne  riportiamo qui di seguito alcuni esempi:

 

1)      Improvvisamente spariscono o si rompono, senza che vengano sostituiti, strumenti di lavoro, come computer, telefoni,  lampade, ecc;

 

2)      I dissidi con i colleghi diventano più frequenti del solito;

 

3)      Quando si entra in una stanza, la conversazione generale improvvisamente si interrompe;

 

4)      Si viene tagliati fuori da notizie di carattere generale e/o comunicazioni importanti per svolgere bene il proprio lavoro;

 

5)      Vengono affidati incarichi inferiori alla  qualifica o che non sono di  attinenza con il ruolo ricoperto;

 

6)      Si viene sorvegliati nei minimi dettagli: orari di entrata e di uscita, telefonate, tempo passato a fare fotocopie, pausa caffè, ecc.;

 

7)      Si viene eccessivamente rimproverati per delle banali mancanze;

 

8)      Non viene data alcuna risposta alle  richieste, sia verbali che scritte;

 

9)      Si è retribuiti meno di altri colleghi che hanno incarichi minori;

 

10)  Tutte le  proposte di lavoro vengono rifiutate;

 

11)  Superiori e colleghi  provocano per indurre a reagire in modo collerico;

 

12)  Si mettono in giro dicerie sulla vittima;

 

13)  Si è esclusi dalle feste aziendali o dalle altre attività sociali all’interno dell’azienda;

 

14)  Si viene derisi per l’aspetto fisico o per il modo di vestire e di parlare.

 

Ringraziandovi tutti per la collaborazione, restiamo in attesa di riscontro all’indirizzo di posta elettronica indagine.mobbing@sindacatoorsa.it

 

Con il contributo della Segreteria Generale e della Segreteria Regionale Lazio

 

Promotrice dell’Osservatorio

           Paola Melis