Per contrastare la progressiva riduzione di un diritto essenziale per i lavoratori

LA CUB E L’ORSA HANNO COSTITUITO

 L’ “ASSOCIAZIONE LUCIANO SCHIELMANN A SOSTEGNO DEL DIRITTO DI SCIOPERO”

Ci saranno anche un Ufficio legale e un Ufficio studi che si occuperanno di monitorare, tra l’altro, anche le decisioni della Commissione di garanzia

L’ ASSOCIAZIONE PORTA IL NOME DI

Luciano Schielmann

PREMATURAMENTE SCOMPARSO, CHE HA DEDICATO LA PROPRIA VITA  IN MANIERA MILITANTE ,FINO ALL ULTIMO GIORNO, ALLA DIFESA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI,  CONTRO LE LIMITAZIONI DEL DIRITTO DI SCIOPERO, PER L’UNITA’ DEL SINDACALISMO DI BASE…DI CUI ERA UNO DEI FONDATORI NEL TRASPORTO AEREO.

DECINE DI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, MULTE E PRECETTAZIONI.. ALCUNE ILLEGITTIME……NON HANNO MAI FERMATO LA SUA LOTTA CONTRO L’ARROGANZA DEL POTERE ….E PER QUESTO È STATO D’ESEMPIO E  DI STIMOLO PER GIOVANI GENERAZIONI DI  LAVORATORI SIA NELL’AMBITO AEROPORTUALE CHE NEL SINDACALISMO DI BASE IN TUTTA ITALIA.

Sempre in prima fila, nelle manifestazioni, nelle assemblee e in tutte le situazioni dove i diritti dei lavoratori venivano calpestati  è stato un punto di riferimento importantissimo per tutti quelli che l’hanno conosciuto  sia sotto il profilo delle analisi sindacali /politiche sia sotto quello umano.

I lavoratori lo ricordano sempre come un ragazzo perché era rimasto incontaminato dalla vita, aveva conservato la purezza della gioventù (cosa molto rara) GLI ERA RIMASTA la voglia di cambiare il mondo non era stato il mondo a cambiare lui.

 

Da anni stiamo assistendo a ripetute restrizioni della libertà di sciopero. A partire dagli accordi interconfederali e dalla legge 146/90 e successive modifiche. La posta in gioco è la libertà sindacale e la stessa possibilità di condurre lotte efficaci.

Per evitare di far scomparire lo sciopero dallo scenario dei diritti dei lavoratori italiani la CUB e l’ORSA hanno dato vita all’”Associazione Luciano Schielmann a sostegno del diritto di sciopero” che si propone, appunto, la difesa del diritto di sciopero, del pluralismo e delle libertà sindacali, della democrazia nei luoghi di lavoro e si batte anche per la qualificazione e lo sviluppo dei servizi pubblici.

Per perseguire lo scopo l’Associazione costituirà un Ufficio legale articolato sul territorio nazionale per la consulenza preventiva e l’assistenza delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori scioperanti (ad esempio per la contestazione delle sanzioni e delle ordinanze di precettazione);

creerà un Ufficio Studi che seguirà le modifiche della normativa in tema di diritto di sciopero, le pronunce della commissione di garanzia previste dalla legge 146790, le legislazioni degli altri Paesi europei, valuterà i riflessi dell’applicazione dell’art. 28 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, organizzerà convegni e un archivio utilizzabile da tutti i lavoratori anche grazie a un apposito sito Internet; costituirà un Comitato per la difesa della democrazia, del diritto di sciopero e delle libertà sindacali composto da personalità della cultura della politica e dell’informazione e rappresentanti delle associazioni di utenti e consumatori; costituirà un Fondo per il sostegno ai lavoratori che scioperano con Comitato di controllo delle erogazioni.

L’Associazione (intitolata a un sindacalista particolarmente impegnato nella difesa del diritto di sciopero, scomparso 2 anni fa) si occuperà anche della costruzione di iniziative di pressione per la modifica della legge 146 del 1990 e successive modifiche e integrazioni. Si occuperà del monitoraggio del ruolo delle parti datoriali nell’insorgere dei conflitti, e quindi delle ricadute sugli utenti dei servizi.  Pubblicherà periodicamente un giornale e potrà organizzare seminari, corsi di formazione professionale, realizzare indagini e inchieste, produrre audiovisivi, spettacoli, concerti e altre iniziative che possano aiutare a realizzare gli scopi preposti dall’associazione.                                                                    

 “L’associazione nasce dall’esigenza di contrastare la progressiva riduzione del diritto di sciopero - sottolineano Piergiorgio Tiboni (CUB) e Giulio Moretti (ORSA)– oggi la Commissione di garanzia sulla regolamentazione dello sciopero impedisce sempre più spesso l’esercizio del diritto di sciopero dichiarando illegittimi gli scioperi proclamati dai lavoratori.

 Inoltre sempre più spesso il padronato e la politica chiedono sanzioni severe contro gli scioperanti e oltre che di multe si è parlato anche di denunce per ‘violenza privata’. Dulcis in fundo la Commissione di garanzia per l’esercizio del diritto di sciopero propone un accrescimento dei propri poteri.

 E i disagi per i cittadini aumentano: se, infatti, i lavoratori, per scioperare devono farlo “a sorpresa” pena la vanificazione dello sciopero stesso, è chiaro che i disagi per i cittadini crescono.

L’abbiamo visto con la lotta degli autoferrotranvieri: hanno fatto 8 scioperi rispettando le regole e non hanno ottenuto nessun risultato. Ovvio, con queste regole non li “vedeva” nessuno: in realtà i lavoratori, privati dell’unico strumento di difesa a loro disposizione, l’hanno “ripristinato” con scioperi spontanei che però vengono sanzionati”.

Scarica l'Atto Costitutivo e lo Statuto dell'Associazione "Luciano Schielmann"