MOZIONE FINALE

CONGRESSO OR.S.A. S.P.V.

 

Il Congresso S.P.V. - OR.S.A. svoltosi a Vico Equense nei giorni 29-30-31 Marzo ascoltata e discussa  la Relazione di Segreteria ne condivide e ne approva i contenuti.

 

Il conseguente dibattito Congressuale ha evidenziato:

 

L’evoluzione e l’attenzione del mondo del lavoro nei confronti dell’ OR.S.A. quale unico soggetto sindacale alternativo, che scaturisce dall’esigenza di arginare la strisciante precarietà dei diritti e delle tutele del mondo del lavoro.

 

La continua erosione del potere d’acquisto dei salari rappresenta un ulteriore elemento di arretramento delle attuali condizioni contrattuali, che comporta indubbie ricadute in ambito sociale ed occupazionale.

Esprime decisa condanna per la sistematica limitazione del diritto di sciopero, espressione di una determinazione contraria agli interessi dei lavoratori  che sta rappresentando,  per migliaia di essi, una forte preoccupazione. La Commissione di Garanzia anziché essere un’istituzione equilibrata a tutela del diritto di sciopero e della mobilità agisce esclusivamente per zittire ed imbavagliare  la volontà dei lavoratori.

 

In questo scenario ritiene indispensabile avviare tutte le iniziative necessarie, anche in sede politica, per il ripristino di opportune regole che garantiscano il diritto costituzionale dello sciopero.  

Il processo di liberalizzazione in atto nel trasporto ferroviario, al fine di una maggiore tutela dei lavoratori, necessita dell’estensione della rappresentanza del S.P.V. in tutte le imprese di trasporto. Un tangibile segnale di tale potenziamento è la presenza a questo Congresso dei rappresentanti delle Ferrovie Nord Milano e della Circumvesuviana di Napoli.

 

Ritiene auspicabile la creazione di una Commissione Internazionale ed una Commissione tecnica per meglio affrontare le problematiche del Personale Viaggiante e le ricadute del processo di liberalizzazione. 

Per una maggiore sicurezza del sistema ferroviario e dei suoi operatori si ritiene indispensabile l’avvio di un percorso finalizzato al raggiungimento di un Testo Unico di Legge ( Codice del ferro) che regolamenti tutte le norme dell’esercizio ferroviario impedendo un uso selvaggio di fogli disposizioni e circolari. 

 

Il Congresso approva ed apprezza la coerenza della Segreteria Generale che nel rispetto del mandato assunto nelle Assemblee Nazionali delle RSU e dagli organismi interni non ha sottoscritto il CCNL delle Attività Ferroviarie e del Gruppo F.S.

 

In questo contesto diventa improcrastinabile l’esigenza dell’approvazione di una Clausola Sociale che garantisca il lavoro in ogni suo aspetto (norme contrattuali uguali ed obbligatorie per le imprese ferroviarie che operano sulle reti ferroviarie nazionali).

 

Ulteriori elementi di criticità riguardano le esternalizzazioni di alcuni segmenti di attività (art. 11), la nuova regolamentazione delle norme sulla malattia (art. 26), i trasferimenti (art. 40), l’ orario di lavoro (art. 22), le relazioni industriali e la possibilità di una applicazione spregiudicata della disciplina.

 

La Clausola Sociale accompagnata dagli adeguamenti contrattuali richiesti potrebbero determinare una riflessione sulla sottoscrizione del completo articolato contrattuale.

In occasione dell’imminente rinnovo del biennio economico è fondamentale ottenere un adeguato incremento salariale atto a recuperare il mancato allineamento delle retribuzioni  agli indici di inflazione.  

 

Il processo di liberalizzazione avviato senza regole ha determinato maggiori oneri al Personale Viaggiante. Allo stesso viene sistematicamente contestato, da parte di un management palesemente incompetente, il modo di operare  anche durante l’applicazione di  norme emanate dal Gestore dell’Infrastruttura in tema di sicurezza.

 

Ribadisce il ruolo del Capo Treno come unico responsabile del convoglio con   l’importante compito di impedire e prevenire eventi rischiosi durante il viaggio.

Rispetto a queste sue prerogative, l’evoluzione del trasporto ferroviario richiede lo sviluppo di un nuovo progetto rivendicativo che, coinvolgendo tutte le strutture dell’OR.S.A. , con pari dignità, possa dare vita ad un confronto per la definizione dell’equipaggio treno. 

 

Denuncia le sempre più degradate condizioni logistiche che aggravano ulteriormente le condizioni lavorative del Personale Viaggiante. In questo senso urge offrire al personale  strutture dignitose ed adeguate.

Per riqualificare e rafforzare la presenza del personale femminile all’interno dell’S.P.V. impegna la Segreteria Nazionale a sostenere la creazione di un Coordinamento Nazionale Donne SPV. 

 

In considerazione della continua evoluzione delle normative sulla circolazione e sulle attività commerciali è indispensabile recuperare un percorso di aggiornamento-formazione professionale. Non è più possibile che tutti gli aggiornamenti avvengono nel tempo libero  del personale, dando per scontato che il semplice ritiro delle circolari ne determini la conoscenza e la comprensione delle stesse.

 

A seguito delle crescenti difficoltà di relazionare con la dirigenza da parte del Personale,  appare di grande importanza l’istituzione di una banca dati centrale per la raccolta e la facile consultazione delle contestazioni e delle sanzioni disciplinari.

 

Forte è la preoccupazione per le crescenti ed incalzanti problematiche create dalla recrudescenza della microcriminalità sui treni che rende la vita lavorativa del Personale Viaggiante oltremodo rischiosa e stressante. 

 

Ritiene indispensabile, in concerto con la Segreteria Generale OR.S.A. , l’avvio di un programma di formazione per gli attivisti sindacali, oggi ancor più indifferibile in considerazione del prossimo appuntamento per il rinnovo delle R.S.U./ RLS.

 

In questa prospettiva e per una campagna di aggregazione più efficace, nonostante le recenti positive modifiche, occorre un maggiore impegno organizzativo anche attraverso un adeguato decentramento delle risorse alle strutture periferiche.

 

 

APPROVATO ALL’UNANIMITA’