MOZIONE FINALE

1° Congresso Nazionale OR.S.A. Ferrovie 

Il primo congresso nazionale dell’OrSA Ferrovie, celebratosi in Chianciano Terme nei giorni 27-28-29 aprile ’04, esprime una forte condanna alla guerra e al terrorismo, auspica che l’ONU sia posto nelle condizioni di assumere il ruolo centrale ed indispensabile ad una effettiva pacificazione internazionale, di cui le popolazioni di tutto il mondo avvertono l’impellente bisogno.

Esprime piena solidarietà ai lavoratori in lotta delle Officine del Gruppo FIAT di Melfi e dell’Alitalia, le cui tematiche rivendicative assurgono a simbolo del travaglio che attraversa il mondo del lavoro.

Nel condividere la relazione della Segreteria Generale, positivamente vagliata e valutata dalle centinaia di delegati presenti, questa assise sollecita la Segreteria Generale ad attivarsi e porre in essere tutte le iniziative più efficaci e necessarie, anche di lotta, per la conclusione positiva della vertenza contrattuale. In ogni caso, auspica un’azione incisiva della Segreteria Generale finalizzata al ripristino di Relazioni Industriali con la controparte facendo valere lo specifico Protocollo con FS e il Patto delle Regole sottoscritto il 23-12-1998. 

Il Congresso esprime soddisfazione per la condivisione e per il sostegno, in particolare sulla indispensabilità della c.d. clausola sociale e sulla necessità di ricollocare al centro del sistema il lavoro a tempo pieno e indeterminato, espresso dalla autorità politiche, parlamentari e dei rappresentanti delle OO.SS. intervenute, con i quali invita la Segreteria Generale ad intraprendere i contatti e le iniziative politico-sindacali per verificare la concreta convergenza e, dunque, concretizzare i più importanti obiettivi comuni.

L’assemblea congressuale ha rilevato l’inadeguatezza degli accordi del luglio 1993, che hanno determinato una progressiva riduzione del potere di acquisto dei salari, non più sostenibili dai lavoratori. A tal fine, indica alla Segreteria Generale di attivarsi per una piattaforma di rinnovo del biennio economico contrattuale 2005/06 in tempo utile per la verifica e condivisione tra i ferrovieri dei contenuti, che non potranno prescindere dal riconoscimento di un consistente recupero salariale.

Il Congresso evidenzia l’urgenza e la necessità di pervenire al rinnovo delle RSU e RLS, con un capillare sforzo organizzativo, perché si possa al più presto ripristinare un corretto rapporto di democrazia rappresentativa nei luoghi di lavoro.

L’assemblea stigmatizza l’utilizzo dell’istituto del licenziamento e il distorto ricorso alle sanzioni disciplinari posti in essere dalla dirigenza FS  sistematicamente come strumento repressivo, indica alla Segreteria Generale di attivarsi con tutte le iniziative più opportune ed efficaci per contrastare tale condotta aziendale e per recuperare le situazioni in atto.

In relazione al progettato ridimensionamento, di rilevante entità, del DLF da parte della dirigenza FS, il Congresso esprime la più assoluta contrarietà, poiché lo ritiene patrimonio materiale e culturale dei ferrovieri, frutto di impegni e sacrifici decennali.

L’assemblea congressuale ritiene non più procrastinabile una revisione della disciplina sul diritto di sciopero, ormai assurta alla consistenza di vera e propria camicia di forza insostenibile per il mondo del lavoro, tanto più nel momento in cui viene sottoposto, da una sregolata liberalizzazione, a pesanti attacchi sui diritti e sulle retribuzioni. A tal fine si suggerisce la proposta di collegare il diritto alla mobilità a garanzie di recupero salariale automatico e indicizzato per quei settori che sono soggetti alla legge 146/90.

Al fine di arginare gli effetti distorsivi di un sistema pensionistico fondato sul calcolo contributivo, iniquo e fortemente penalizzante soprattutto per i lavoratori più giovani, in particolare in una fase di bassa crescita economica, quale quella che stiamo attraversando, il Congresso ritiene necessario avviare le più opportune iniziative sindacali, di studio e di proposta, anche di concerto con i colleghi dell’OrSA Pensionati. In quella sede dovrà essere affrontato il problema delle lavorazioni usuranti e legate alla sicurezza dell’esercizio.

L’assemblea ha ribadito la fondamentale importanza della sicurezza e della tutela della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. In questo senso sollecita il rilancio dell’iniziativa sindacale, e se del caso legale, perché i lavoratori coinvolti in lavorazioni a contatto con l’amianto possano conseguire i benefici previdenziali e le altre implicazioni.

Il Congresso esprime approvazione piena per l’arricchimento organizzativo apportato dall’inquadramento strutturale nell’OrSA Ferrovie dei colleghi delle altre Imprese ferroviarie e delle Ferrovie in concessione.

L’assemblea sollecita la Segreteria Generale a proseguire e a intensificare le relazioni internazionali con i sindacati RMT, SUD Rail, CGT nel coordinamento europeo, per potenziare in tal modo le capacità di intervento a livello comunitario, attraverso l’azione sindacale e l’interlocuzione diretta con le Istituzioni europee.

La complessità dello scenario rende indifferibile ed indispensabile uno straordinario sforzo organizzativo e di risorse da impegnare nella formazione di quadri sindacali, con particolare attenzione alla componente femminile, per fronteggiare con competenza e preparazione le profonde innovazioni del mondo e dell’ambiente ferroviario, del mercato del lavoro, del sistema previdenziale.

L’importanza degli impegni, la complessità delle sfide che l’attività sindacale sarà chiamata ad affrontare nel prossimo futuro, richiederanno una determinazione e pervicacia sempre maggiori. La coerenza, l’unità, la correttezza, la chiarezza d’idee ed obiettivi, valori che l’OrSA Ferrovie è riuscita ad esprimere sin da questa prima fase di vita, sono le garanzie per un migliore futuro dell’organizzazione e dei lavoratori.