Licenziati i ferrovieri che 

reclamano maggior sicurezza

 

In nome di maggiore sicurezza del servizio ferroviario, i ferrovieri hanno più volte, invano, alzato la voce.

Da ultimo, nella trasmissione televisiva “Report”, trasmessa dalla Rai lo scorso 7 ottobre 2003, alcuni ferrovieri, impegnati nello svolgimento del servizio pubblico, coinvolti in modo diretto, ossia in prima persona, nella tematica “sicurezza”(nell’occasione personale di bordo e di macchina, in particolare) hanno rappresentato ed evidenziato carenze sul tema, che, in quella stessa sede, FS, ben rappresentata, avrebbe potuto controbattere, ove possibile, efficacemente.

Questo FS, non l’ha fatto.

Anzi, in tutta risposta, con un inqualificabile “stile” – che purtroppo la contraddistingue da qualche tempo a questa parte –  ha “denunciato” la trasmissione televisiva, rea di aver divulgato notizie non gradite o scomode, e la Rai, per averla mandata in onda.

Ma, oltre a questo, FS ha perseguito, attraverso metodi inquisitori ed indagatori degni di altri tempi, che l’immaginario collettivo riteneva ormai superati, i lavoratori che avevano risposto o in qualche modo coinvolti con la suddetta teletrasmissione.

E qui è il paradosso dei paradossi, se così possiamo dire: le “motivazioni” dei “licenziamenti, le quali fanno esplicito riferimento all’aver, quei lavoratori, messo a repentaglio la sicurezza del servizio ferroviario!

Quei lavoratori, che vivono – anzi, vivevano, perché ora licenziati – sulla loro pelle il problema della sicurezza, e che per tal motivo, interpellati, avevano individuato nella trasmissione televisiva un veicolo efficace per esprimere carenze sotto il profilo della sicurezza del lavoro e del servizio ferroviario e per coinvolgere le istituzioni competenti (FS è interamente di proprietà pubblica, del Ministero del Tesoro  e quindi della collettività)  spingendole ad intervenire per porvi rimedio, vengono licenziati.

Ai metodi “vessatori” ed alla risposta “selvaggia”di FS non solo i ferrovieri, ma la collettività che utilizza il servizio ferroviario debbono opporsi.

Questa iniziativa di distribuzione di volantini, accompagnata a 5 minuti di sciopero, dalle ore 10.00 alle ore 10.05 di oggi, mira a rafforzare, in particolare sul fronte della sicurezza, quell’unità d’intenti e di necessità che accomuna ferrovieri ed utenti del servizio pubblico.

Con ferma convinzione, esprimiamo solidarietà ai colleghi licenziati ritenendo importante che la collettività sia posta al corrente delle tematiche inerenti la sicurezza, affinché sulla “violenza”, che, direttamente o indirettamente, chi detiene i poteri in FS, con la forza conferitagli dalle ingenti risorse pubbliche a disposizione, utilizza per piegare chiunque persegua interessi non condivisi (ancorché  collettivi), prevalga la civiltà e la tutela dei diritti fondamentali della persona.

 

 

La Segreteria Generale