ORA TOCCA AI MANOVRATORI

dell’impianto di BOLOGNA INTERPORTO

 

Con la disposizione datata 18/12/03 la Divisione CARGO Centro Nord informa le OO.SS. firmatarie ( Con formale stile necrologico ) che il Servizio manovra di Bologna Interporto verrà esternalizzato dal 1 maggio 2004 per far assurgere il trasporto merci a ruolo di protagonista.

Continuiamo ad opporci allo spezzettamento delle Ferrovie e a ribadire ad alta voce la nostra contrarietà alle esternalizzazioni selvagge camuffate dagli articolati del vergognoso contratto siglato il 16 aprile 2003 dalle Confederazioni sindacali tristemente famose per aver danneggiato recentemente rivendicazioni di altre categorie.

Si sa ben poco dell’oscura applicazione del Dlgs 188/2003 e ci si aspettava una soluzione omogenea con regole e tempi da rispettare.

Invece una parte del personale di manovra di una stazione andrà incontro ad un futuro incerto, poiché nulla viene esteso all’intera categoria. Anzi non ci è dato di capire quale sarà la posizione della Divisione nei confronti del restante personale di manovra.

Lo stesso trattamento potrebbe interessare anche il personale ferroviario benché non interessato dal Dlgs succitato ma giustificato dal CCNL delle Attività Ferroviarie.

Questa, è una situazione che l’OR.S.A. ha sempre denunciato come possibile proprio per la mancanza di una clausola sociale che garantendo regole uguali per tutti limiti gli effetti della concorrenza selvaggia e in presenza di un articolato contrattuale (art.11) che consente alla società l’esternalizzazione di qualunque attività, senza neppure l’obbligo di una trattativa con il sindacato

E’ chiaro oramai che il CCNL delle Attività ferroviarie e di Confluenza è un pericolo per tutti i ferrovieri.

L’OR.S.A. non essendosi svenduta nella firma del contratto del 16/04/2003 ( Se così ancora lo vogliamo definire questo zibaldone ), può lottare a fianco dei lavoratori per difenderli e migliorarne le condizioni e denunciare ogni prevaricazione padronale.

A testa alta e controcorrente, l’OR.S.A. da sola, come tutti gli altri sindacati liberi che lottano per garantire e difendere le libertà civili e la dignità per i lavoratori conquistate negli ultimi cinquant’anni, continuerà con la sua azione affinché la linea del Piave della dignità del lavoro non venga oltrepassata dalla prepotenza aziendale.

 

Roma, 15 gennaio 2004

 

                                                                           Il Segreterio Naz. SAPS