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COMUNICATO STAMPA 23 dicembre 2003 SCIOPERO
AUTOFERROTRANVIERI Tutti
sottolineano gli effetti … e le cause ? Esponenti
politici, organi di stampa ed anche alcuni settori del sindacato
sottolineano la gravità dello sciopero degli autoferrotranvieri; ognuno
rispettivamente impegnato a guadagnarsi un po’ di consenso elettorale,
la compiacenza dei propri lettori, il
mantenimento di posizioni di cogestione. E’
imbarazzante! Nessuno
analizza le cause. E
le inadempienze delle parti datoriali ?
Chi li valuta? Chi li condanna ? Di
chi è la responsabilità della mancata erogazione degli aumenti salariali
? Dei
doppi regimi contrattuali ? Del precariato ? Dei rapporti di lavoro
“atipici” e sottopagati ? Le
privatizzazioni dei pubblici servizi e la concorrenza selvaggia, talvolta
finta e artatamente provocata, è attuata in assenza di regole che
tutelino i lavoratori e scaricano su di essi gli effetti con
l’abbattimento delle condizioni economiche e normative. In
questi giorni abbiamo sentito parlare solo dei comportamenti dei
lavoratori, come se fossero un’accozzaglia di irresponsabili. La
pretesa di imporre regole e limitazioni ai soli lavoratori, senza
prevedere ed attuare altrettanti efficaci regole e limitazioni ai
comportamenti datoriali, conduce inevitabilmente a questi processi
esplosivi. La
stessa Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero non è mai stata
“di Garanzia” anche per i lavoratori. Sempre di più è diventata uno
strumento contro i lavoratori. E’ dimostrabile: ogni atto, ogni
delibera, sul breve e medio termine, ha prodotto un’ulteriore
restrizione o limitazione del diritto di sciopero. Ormai è un’azione a
senso unico, che ignora le violazioni datoriali, mentre sanziona ed
interviene sui lavoratori anche per fatti poco significativi e, talvolta,
estranei alle finalità della legge. Quelli
di questi giorni sono i risultati. Pensare ad ulteriori restrizioni del
diritto di sciopero o ad inasprimenti delle sanzioni sui lavoratori
“disobbedienti” significa non voler capire dove ricercare le soluzioni
giuste e significa spingere i lavoratori a livelli di maggiore
esasperazione e scontro sociale. In
uno stato di diritto gli obblighi non possono gravare su una sola parte,
tutti devono muoversi con equilibrio, tenendo conto di tutti gli interessi
e di tutte le esigenze. Questa è la strada giusta. Per
conto nostro, stando così le cose, sentiamo la necessità di andare
controcorrente ed esprimere solidarietà ai lavoratori in sciopero. In un
contesto simile, è necessario organizzare un’efficace difesa del
Diritto di Sciopero, è giunto il momento di promuovere e far partire
efficacemente l’azione di un Associazione tra le organizzazioni
Sindacali a tutela di questo diritto fondamentale dei lavoratori.
Fine del comunicato |