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INFORMATIVA SULLE CONCESSIONI DI VIAGGIO PER I FERROVIERI IN QUIESCENZA
Con decorrenza 01 agosto 2003, in applicazione dell’articolo 23 dell’Accordo di Confluenza al CCNL delle Attività Ferroviarie ( non sottoscritto dall’OR.S.A. ), sono state introdotte alcune novità per quanto attiene le concessioni di viaggio ai pensionati ex ferrovieri: a) viene introdotto per la prima volta il “contributo di gestione” pari a € 15,00 da corrispondere annualmente per tutto il nucleo familiare; b) tale somma dovrà essere versata sul conto corrente postale n° 22449391 intestato a Ferservizi – Servizi di Tesoreria – Concessioni di viaggio; c) il contributo di gestione riferito all’anno 2003 dovrà essere versato entro il 30 giugno 2004 per i titoli di viaggio non scadenti il 31 dicembre 2003, così come la validità dei titoli scadenti il 31 dicembre 2003 è prorogata al 30 giugno 2004; d) entro tale data dovrà inoltre essere effettuata la convalida per l’anno 2004; e) al momento della collocazione a riposo, i dipendenti debbono consegnare al proprio CRC la Carta di Libera Circolazione ed i biglietti illimitati dei familiari per poterli sostituire con quelli spettanti ai pensionati. Questi ultimi saranno rilasciati previa dichiarazioni, su moduli disponibili presso i CRC, di avere titolo a pensione, di rapporto di lavoro avuto per una durata superiore a cinque anni, di non prestare attività lavorativa a favore di aziende o società concorrenti; f) i nuovi titoli hanno una validità decennale ma vanno convalidati ogni anno, mantengono le stesse caratteristiche di quelle attuali sostituendo l’attuale pagina “ convalida” con una nuova in cui sono previsti gli spazi con 9 caselle nelle quali potranno essere apposte le marche annuali a conferma della convalidazione; g) hanno diritto alle concessioni di viaggio anche i vedovi/e e figli fino all’età di 25 anni anche se il nucleo familiare si è costituito dopo la collocazione a riposo. E’ confermata l’attuale disciplina per tutto quanto non esplicitamente modificato dall’articolo 23 del CCNL. Il S.A.PENS. ha chiesto agli organi ferroviari preposti la possibilità d’intermediazione, soprattutto per i pensionati con particolari difficoltà nella diretta gestione della problematica. |