Comunicato stampa

del 30/09/2003

Un grave incidente ferroviario è avvenuto oggi a Casalecchio Garibaldi (Bologna), sulla linea porrettana (treno 11432).

 

Le condizioni in cui si è verificato questo incidente confermano purtroppo le preoccupazioni che l’OR.S.A. -ferrovie esprime da tempo.

In particolare da tempo sosteniamo che la guida dei convogli ad agente unico costituisce, senza gli adeguati supporti tecnologici, un grave fattore di rischio nella sicurezza dei treni.

 

Trenitalia, con l’applicazione del nuovo CCNL ha enormemente esteso l’utilizzazione di questo tipo di equipaggio, anche ai mezzi condotti da locomotive 464, come appunto il convoglio coinvolto nell’incidente odierno (per di più composto da un numero superiore di vetture rispetto alle 4 consentite dai regolamenti sulla guida ad agente unico), senza neanche quel minimo supporto di dotazioni radiotelefoniche (terra-treno/bordo-bordo) che pur sono già previste dalle disposizioni del gestore dell’infrastruttura e dai regolamenti ferroviari .

 

Da tempo ci opponiamo all’utilizzazione del VACMA (uomo morto) un’ apparecchiatura che non da alcuna garanzia sul piano della sicurezza (trattasi di una “sveglia” che suona ogni 50 secondi) con cui Trenitalia, supportata da RFI, vorrebbe giustificare l’introduzione generalizzata dell’agente unico sui convogli ferroviari, a partire da quelli regionali.

 

Da tempo sosteniamo la pericolosità dei corsi d’istruzione svolti durante la guida dei treni (per risparmiare personale), che costituiscono elemento di distrazione dalla guida e di stress aggiuntivo per il macchinista.

Da tempo sosteniamo che le partenze dei treni con il segnale di partenza disposto solo al “giallo” (anziché attendere i tempi necessari del segnale verde per una via libera incondizionata), costituiscono un ulteriore fattore di rischio.

 

Oggi probabilmente si parlerà ancora una volta di errore umano, tralasciando ogni considerazione sulla totale carenza di supporti tecnologici di sicurezza idonei e non obsoleti, non superati e tecnologicamente avanzati, al pari di quelli pur esistenti e diffusamente utilizzati sulle reti europee.

Tutte questi elementi più volte denunciati perché ritenuti pericolosi, sono alla base delle rivendicazioni di tutto il personale ferroviario e dell’OR.S.A. ferrovie in particolare, sempre rivolta a garantire adeguati livelli di sicurezza, ma purtroppo restano spesso ignorati e sottovalutati dall’impresa FS più  “portata”, invece, a sanzionare il personale che avanza rimostranze spesso proprio per ragioni di sicurezza.

 

L’Orsa ferrovie ritiene che gli utenti, in particolare quelli feriti oggi, cui rivolgiamo congiuntamente ai nostri colleghi coinvolti nell’incidente, gli auguri di pronta guarigione, abbiano il diritto di sapere se si è fatto qualcosa per evitare l’errore umano o peggio se  strategie aziendali basate esclusivamente sulla riduzione del costo del lavoro non siano tali da ampliare il margine degli errori umani.

 

Fine comunicato