Roma, 26 Settembre 2003

Prot. n°260/SG/Or.S.A

        

   R.R

   Anticipata via Fax                                                                                            

 

Procura della Repubblica

Piazza Umanitaria n°5

20122 Milano

 

   

Oggetto: Esposto/Denuncia su sicurezza dei viaggiatori e composizione squadre di scorta

                  sui treni

 

 

La Segreteria Generale dell’ORSA-ferrovie, in persona del proprio rappresentante legale pro tempore, con sede in Roma Corso Magenta 13,

 

Espone/ Denuncia quanto segue:

 

            Il Personale di Scorta svolge, come previsto dal Gestore dell’Infrastruttura Ferroviaria, il ruolo di sicurezza, assistenza, controlleria dei recapiti di viaggio, nonché  accompagnamento dei viaggiatori a bordo dei treno.

            Affinché venga garantita la sicurezza e l’assistenza dei viaggiatori, le norme prevedono un rapporto tra personale e vetture in composizione treno ed individuano le condizioni minime per la partenza dei treni.

            Recentemente, il Gestore dell’Infrastruttura (R.F.I.) ha emanato una disposizione (35-2002) con cui si comunicano a tutte le Imprese di Trasporto le norme da applicare per i treni effettuati con locomotore  E 464 e condotti da un solo agente,  dove il Capo Treno svolge, oltre alle normali funzioni, il ruolo di secondo agente di macchina.

            Queste norme, stabiliscono che il Capo Treno esegua le incombenze di sua spettanza sino al 4^ veicolo e che eventuali estensioni a tale limite dovranno essere autorizzate dall’Unità Centrale su richiesta delle Imprese di Trasporto.

           

Ad oggi, l’Unità Centrale non ha emanato alcuna disposizione in merito all’estensione dei veicoli in cui il Capo Treno svolge  le sue funzioni, pertanto è pacifico, per ovvie ragioni di sicurezza e di distanza dal personale di condotta, la conferma del limite di quattro vetture.

            Ciò premesso Trenitalia, ed in particolare la Direzione Regionale Lombardia, impone in modo coercitivo l’apertura delle porte di salita della 5^ e  6^ vettura, dimostrazione sono le contestazioni disposte nei confronti dei lavoratori nonché gli ordini scritti effettuati da alcuni superiori.

            Questo comporta non solo il mancato rispetto delle norme dettate del Gestore dell’Infrastruttura, il quale prevede l’obbligo della presenza del personale di accompagnamento (Capo Treno) su tutti i treni viaggiatori, ma soprattutto determina la mancata assistenza per la clientela presente nella 5^ e 6^ vettura.

            In tal senso, sono molteplici gli eventi che, in corso di viaggio, si potrebbero verificare nella 5^ e 6^ vettura (malore di un viaggiatore – infortunio – incendi – situazioni improvvise – ordini scritti del Gestore dell’Infrastruttura inerenti la sicurezza,  etc.) ed in cui il Personale di Scorta, rispettando le norme del Gestore dell’Infrastrutture, non può intervenire.

            In siffatte situazioni, il Personale di Scorta si trova in enorme difficoltà ed incertezza poiché per non incorrere in provvedimenti disciplinari, rischia svolgendo a bordo le funzioni di facenti  Pubblico Servizio, di incorrere per il mancato rispetto delle norme di sicurezza ed assistenza, nelle sanzioni penali previste  dalle Leggi e dai Decreti.

E’ chiaro che la Direzione del Trasporto Regionale della Lombardia per far fronte all’endemica carenza di personale e garantire il servizio, non attua le norme  in vigore ivi compresa la disposizione n° 35 di RFI, confidando sulla disponibilità di quel Personale di Scorta che ignora l’importanza e la delicatezza del proprio ruolo a bordo treno in materia di  sicurezza e regolarità d’esercizio.

Restiamo a disposizione per l’eventuale richiesta di ulteriore e più dettagliata documentazione.

Su questo aspetto, si chiede che l’Autorità adita con il presente esposto, attesa la gravità della situazione, voglia intervenire con i più opportuni strumenti del caso, accertando anche eventuali responsabilità individuali.

                       

           

            Distinti saluti

 

                                                                                                        

                                                                                                           La Segreteria Generale

                                                                                                                (Armando Romeo)