COMUNICATO

 

L’Orsa Ferrovie prende atto e condivide le iniziative spontanee che su tutto il territorio nazionale il Pdb ed il Pdm stanno adottando, rispettando il proprio turno di lavoro e non effettuando lavorazioni straordinarie.

Tali iniziative stanno generando effetti di notevole portata.

La partecipazione è massiccia ed aumenta quotidianamente, parallelamente alla consapevolezza di poter rimettere in discussione i punti essenziali del CCNL sottoscritto da Filt-Fit-Uilt-Ugl-Sma, concernenti la mancanza di certezze basilari, l’orario di lavoro, la struttura retributiva.

E’ evidente che non è possibile lavorare di più, senza regole e con una retribuzione ridotta.

D’altronde nelle innumerevoli assemblee svolte, in tutti gli impianti, si sono registrate contestazioni ed un palese dissenso generalizzato verso l’assetto contrattuale definito  da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sma, che di fatto stravolge, in molti casi annullandole, le regole e le tutele, le normative di lavoro e l’impianto retributivo dei ferrovieri.

Le conseguenze, di facile intuizione, sul venir meno delle certezze e sulle condizioni di lavoro sono alla base della spontanea presa di posizione del personale.

Accordi sottoscritti senza il consenso dei lavoratori – per di più presi in giro con l’effettuazione di un “referendum” farsa - non potevano che dare il via ad iniziative di questo tipo, destinate ineluttabilmente ad aumentare i livelli di conflittualità in ferrovia.

Appare del tutto evidente che il dissenso dell’Orsa Ferrovie nei confronti del CCNL, trova un valido supporto nel mandato ricevuto dai lavoratori ed in iniziative che, come in questo caso, investono lavoratori iscritti a tutte le organizzazioni sindacali.

Riteniamo sia opportuno che le parti datoriali manifestino un segnale di responsabilità, rimettendo in discussione quelle parti contrattuali che costituiscono  motivo di profondo dissenso.

L’Orsa Ferrovie, si attiverà con tutte le iniziative, anche di carattere politico, affinché si pervenga, in tempi brevi, alla definizione della vertenza con il consenso dei lavoratori, presupposto indispensabile senza il quale nessun accordo potrà trovare concreta applicazione.

 

Roma, 5 giugno 2003                                                   

 

                                                                             La Segreteria Generale