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CONSIGLIO NAZIONALE OR.S.A. S.P.V.
PESCIA
26 – 27 MAGGIO Il Consiglio Nazionale S.P.V. – OR.S.A. riunitosi a Pescia nei giorni 26-27 Maggio 2003, sentita la relazione della Segreteria Nazionale, nel condividerne i contenuti esprime il completo sostegno alla scelta intrapresa dalla Segreteria Generale che non ha sottoscritto gli accordi contrattuali del 16 Aprile u.s.. In
tal senso deve essere sottolineata la coerenza della Segreteria Generale
che ha rispettato la piattaforma deliberata dall’Assemblea Nazionale
dell’OR.S.A. ed il mandato ricevuto in occasione della recente Assemblea
Nazionale delle R.S.U. Il
Consiglio Nazionale denuncia la pesante perdita dei diritti che i
ferrovieri hanno subito a seguito della sottoscrizione, da parte di Filt
Fit Uilt Sma ed Ugl, del CCNL
delle Attività Ferroviarie e del Contratto di Confluenza. Si
evidenzia che oltre a questo grave arretramento dei diritti e delle tutele
dei ferrovieri, il CCNL delle Attività Ferroviarie non viene accompagnato
da un Decreto Legislativo che imponga a tutte le imprese di trasporto
ferroviarie l’obbligo dell’applicazione. Più esplicitamente, non è prevista la Clausola Sociale: anzi l’art. 11 del CCNL dà facoltà alle aziende che si aggiudicheranno l’appalto di attività ferroviarie di applicare il contratto del settore merceologico di riferimento, con l’unico obbligo di informare le O.S.. Inoltre
appare chiaro il pesante differenziale del costo del lavoro (circa 30%)
tra CCNL delle Attività Ferroviarie ed il CCNL di F.S, questa condizione
obbligherà i ferrovieri, per non essere fuori dal mercato, a nuovi ed
ulteriori sacrifici. In
merito alla retribuzione si rileva che l’aumento di € 85, non
garantisce ai ferrovieri il recupero dell’inflazione. Infatti
una corretta applicazione dell’accordo interconfederale del luglio del
1993 avrebbe determinato un incremento tabellare medio all’ex parametro
167 di oltre € 200 mensili. Anche l’una- tantum, a fronte di un
triennio di vacanza contrattuale, se depurata dal premio di produttività
2002, supera di poco, al parametro 167, i 1000 euro lordi. Il
Consiglio Nazionale denuncia che con l’introduzione dell’ERI si viene
a creare un doppio, ed in alcuni casi triplo, regime salariale (sia tra vecchi ferrovieri ed assunti dopo il 01.08. 2003,
sia tra gli stessi vecchi ferrovieri) in particolare evidenzia le
importanti perdite stipendiali che si vengono a creare, per effetto
dell’ERI in occasione di avanzamenti professionali e/o automatismi. Inoltre l’ERI non essendo garantito come extra costo dal Governo, ma essendo inserito nel CCNL del gruppo FS, non ha garanzie future e dovrà essere eventualmente riconfermato, in occasione della stipula del successivo CCNL. L’orario
di lavoro del Personale Viaggiante viene pesantemente aggravato dal nuovo
CCNL ed il lavoro che oggi viene considerato straordinario domani sarà
ordinario. E’ emblematico che il Personale Viaggiante non possa
abbandonare il treno prima di due ore del limite fissato dalla propria
prestazione giornaliera, mentre acquisisce titolo al pagamento dello
straordinario solo dopo la prestazione massima giornaliera ( 10 ore). La
diminuzione dell’intervallo giornaliero a 16 ore per i treni della
passeggeri ed 11 ore per il TMR, oltre a creare una pericolosa
differenziazione della normativa non garantisce un sufficiente recupero
psico-fisico al personale. Anche
il ruolo delle RSU per le materie di contrattazione subisce una drastica e
preoccupante contrazione; in tal senso nel nuovo CCNL la parola
“contrattazione” viene sostituita, quasi integralmente, da quella di
“informazione”. E.d.P. - Trasferimenti - Attività da appaltare – modalità e criteri di assunzioni – avanzamenti professionali sono le principali materie che non saranno più oggetto di contrattazione. Come
se questo non bastasse ed a dimostrazione dell’estrema difficoltà delle
O.S. firmatarie di far approvare questo CCNL, viene concessa ai
ferrovieri, la possibilità di esprimersi in una consultazione autogestita,
esclusivamente dagli stessi soggetti firmatari, ed il cui esito appare
chiaramente scontato. Non
può essere interpretata diversamente la scelta di escludere dalla
gestione della consultazione l’OR.S.A. in quanto rappresentanza di una
parte che non condivide i contenuti del CCNL sottoscritto. Per quanto premesso il Consiglio Nazionale denuncia la grave e preoccupante carenza di democrazia e trasparenza che si viene a creare nel mondo del lavoro ferroviario a seguito dell’esclusione dalla consultazione di quella parte sindacale che rappresenta il dissenso. Appare
singolare e contraddittoria la posizione della CGIL, che relativamente al
CCNL dei metalmeccanici, denuncia l’impossibilità di effettuare un
referendum congiuntamente a CISL e UIL, mentre in FS esclude l’OR.S.A.
dalla stessa possibilità. Per
questo motivo la scelta dell’OR.S.A. di effettuare la raccolta firme
contro il CCNL riveste carattere di enorme importanza affinché il reale
pensiero dei ferrovieri possa primeggiare. Il
Consiglio Nazionale per un positivo risultato impegna tutti i
rappresentanti territoriali ad una capillare attività di
sensibilizzazione, nonché ad uno straordinario sforzo organizzativo. Il
Consiglio Nazionale ritiene che la Segreteria Generale dell’OR.S.A. , con
la stessa determinazione che ha contraddistinto la scelta di non
sottoscrivere il CCNL, deve mettere in atto tutte le iniziative affinché
le ragioni del proprio dissenso siano patrimonio comune di tutti i
ferrovieri. Per
raggiungere questo obiettivo è indispensabile la partecipazione e la
piena attività di tutte le strutture, con la consapevolezza che
l’attuale momento è vitale per il futuro dei ferrovieri e del Sindacato
Autonomo e di Base. Il Consiglio Nazionale ritiene che la definizione della Clausola Sociale, la modifica degli Art.2 ( Relazioni Industriali gruppo F.S.), Art.11 ( Appalti), Art. 22 ( Orario di lavoro), Art.26 ( Malattia) Art. 40 ( Trasferimenti Individuali) sommati al giusto recupero del potere d’acquisto dei ferrovieri siano punti irrinunciabili su cui costruire una vertenza della categoria; pertanto impegna la Segreteria Generale dell’OR.S.A. a definire, in tempi rapidi, una piattaforma da sottoporre alle competenti assisi. Occorre
incrementare un’opera di corresponsabilizzazione dei lavoratori sulle
scelte e problematiche sindacali, affinché i diritti sottratti con la
stipula di questo contratto ritornino ad essere rapidamente patrimonio
della categoria. Un’iniziativa in questa direzione potrebbe essere il rispetto delle attuali norme contrattuali, pertanto il Consiglio Nazionale nell’esprimere la propria solidarietà e condivisione nei confronti dei colleghi dei vari settori che applicano rigidamente la Normativa di lavoro; invita, tutti i lavoratori del Personale Viaggiante ad estendere, dal 1° giugno, tale iniziativa in tutte le realtà territoriali. APPROVATO ALL’UNANIMITA’ Pescia, 26 – 27 Maggio 2003 |