MOZIONE FINALE

 

L’Assemblea Nazionale delle RSU indetta dall’OR.S.A. , cui hanno preso parte oltre 400 rappresentanti provenienti da tutto il territorio nazionale e appartenenti a più Organizzazioni Sindacali, riunita in data odierna, in Roma, ha espresso profonda contrarietà alla guerra che occupa e preoccupa, in questi giorni, le coscienze di tutti i cittadini ed i lavoratori del mondo.

L’Assemblea ha pertanto manifestato la necessità di un’azione di sciopero unitariamente promossa da tutte le Organizzazioni Sindacali contro la guerra nei confronti dell’Iraq, mossa in spregio alle regole internazionali, e contro il coinvolgimento nelle operazioni belliche dell’Italia, il cui ordine costituzionale è fondato sul ripudio della guerra (art. 11 Cost).

L’Assemblea ha poi espresso apprezzamento nei confronti dell’OR.S.A. e di quelle Organizzazioni Sindacali che hanno già assunto una precisa e netta  posizione  sul tema referendario che impegnerà gli elettori italiani concernente l’estensione dell’art. 18 l. 300/70 a tutti i lavoratori, invitando questi ultimi a sostenerne le iniziative.

Sulla vertenza contrattuale dei ferrovieri, l’Assemblea ha evidenziato le seguenti criticità presenti nell’articolato contrattuale proposto da Confindustria.

 

1-     Orario di lavoro:

a)     E’ inaccettabile l’ipotesi che esclude i Quadri dal diritto di vedere la propria prestazione lavorativa  certa e definita nell’orario, proposta che, rendendone ordinario il lavoro senza limiti temporali, dilata la prestazione azzerando le tutele con l’aggravante di annullare ogni riconoscimento economico delle prestazioni che oggi sono straordinarie.

b)     Per il personale di macchina e viaggiante è inaccettabile che le 10 ore, con la sola mezz’ora per la refezione, diventi il limite quotidiano dell’orario di lavoro; impercorribili sono del pari la riduzione dei riposi giornalieri a 11 ore e la riduzione dei riposi tra i servizi notturni; l’impegno mensile deve inoltre avere un tetto di programmazione decisamente inferiore  a quello, non scritto, di 206 ore mensili, risultante dal disposto combinato nella proposta confindustriale orario di lavoro e riposi fuori residenza;

c)     La prestazione notturna deve essere valutata in relazione all’effettivo svolgimento e dunque vanno individuate le fattispecie in cui i ferrovieri sono da considerare “lavoratori notturni” (da cui scaturiscono effetti, soprattutto previdenziali, di legge).

 

2-                Appalti-Contratto a tempo determinato

I riferimenti alle tipologie merceologiche, o nel caso di appalti, ai contratti collettivi merceologici di riferimento indeboliscono le tutele del contratto di sistema prefigurando una fuga dal contratto e aprendo seri e concreti rischi ad esternalizzazioni di attività ferroviarie.

 

3-     Trasferimenti

L’impostazione della proposta, per la quale le imprese non sono vincolate a limiti di distanza né di contrattazione, presenta una criticità tanto maggiore in  FS di vaste dimensioni e articolazioni sul territorio nazionale. Riteniamo che le norme attualmente vigenti in FS debbano essere riconfermate.

A questi, fondamentali temi si aggiunge una questione economica che non è stata ancora concretamente affrontata al tavolo delle trattative. Essa non riguarda solo il recupero salariale dovuto. In una nuova struttura contrattuale, che prevede flessibilità e razionalizzazione delle competenze accessorie, sono in gioco pezzi di salario reale ai quali non è certo possibile rinunciare.

Pezzi di lavoro oggi considerato straordinario che diventano ordinario e competenze che scompaiono sono masse economiche che devono essere utilizzate per la riqualificazione delle competenze che rimangono o per l’istituzione delle nuove che potrebbero rendersi necessarie.

Per finire, altri tre punti che sono stati sino ad oggi l’araba fenice del confronto:

·        Campo d’applicazione del CCNL di sistema

L’Assemblea ribadisce fermamente che tutte le attività oggi svolte all’interno del gruppo FS devono, a pieno titolo, essere ricomprese nel campo di applicazione del contratto di sistema.

·        Periodo di validità

Non può che avere a riferimento la normale scadenza del CCNL dei ferrovieri. Anche ricorrendo all’istituto dell’una tantum che tenga conto della valenza contrattuale.

·        Clausola Sociale

La definizione del contratto di sistema non è che il primo passo per arrivare alla definizione di quella che sin dall’inizio della vertenza abbiamo chiamato “clausola sociale” e cioè un sistema contrattuale obbligatorio per tutte le imprese ferroviarie. Su questo dobbiamo aprire sin da ora un serrato confronto per far si che l’occasione di recepimento delle direttive europee 12-13-14/ 2001 diventi lo strumento utile per evitare che il mercato liberalizzato del trasporto ferroviario produca fenomeni di dumping sociale.

 

Su questo terreno l’Assemblea boccia lo schema di decreto legge del ministero delle infrastrutture, perché rompe l’unicità dell’Azienda FS e crea i presupposti per una selvaggia privatizzazione, e perché considera che il Gruppo FS sia più funzionale nella sua attuale configurazione alla sua missione, che è anche garantire un trasporto pubblico e sociale. E’invece necessario costituire un’Autorità di controllo del sistema ferroviario a cui trasferire i compiti di controllo dei requisiti di sicurezza delle imprese e di regolazione del mercato.

L’Assemblea impegna l’OR.S.A. e le altre Organizzazioni sindacali a perseguire gli obiettivi della presente mozione, requisiti indispensabili per pervenire ad una rapida e condivisa conclusione del negoziato contrattuale.

L’Assemblea ha infine sottolineato, con apprezzamento, la grande partecipazione dei ferrovieri europei allo sciopero di ieri con cui ferrovieri italiani, francesi, spagnoli, inglesi e svedesi hanno detto un chiaro no alla liberalizzazione selvaggia sostenuta dalla comunità europea con la loro massiccia partecipazione.

 

Roma, 19 marzo 2003                 

                                                                                     L’Assemblea delle RSU