Comunicato Stampa

del 23 febbraio 2003 ore 18.30

Intorno all’80%, media del personale in servizio, è la percentuale di ferrovieri che ha aderito, anche questo pomeriggio, alla protesta indetta dall’OR.S.A. -Ferrovie, che avrà termine tra poco più di due ore.

Nella percentuale sono, ovviamente, inclusi i lavoratori che, seppure scioperanti, hanno prestato la loro attività per garantire i servizi ed i treni oggetto di specifici accordi (ad esempio per agevolare l’affluenza dei partecipanti al carnevale di Venezia, l’OR.S.A. - Veneto ha, con apposito accordo con il prefetto, consentito l’abilitazione di impianti ed il passaggio di numerosi treni locali).

Inoltre, a partire dalle ore 17.59 di oggi, il personale di turno, ancorché scioperante, si è dovuto presentare in servizio per garantire i 41 treni imposti dalla Commissione di Garanzia. Comunque, in sostanza la percentuale di adesione allo sciopero non è mutata nel corso di questo pomeriggio.

Il consistente numero dei treni soppressi o effettuati con personale dirigente e le linee abilitate con “personale di emergenza”, evidenziano chiaramente la riuscita dello sciopero.

Anche questa volta talune illusorie rassicurazioni si sono rivelate ulteriormente dannose per i viaggiatori, già penalizzati da una gestione inadeguata e dal disinteresse totale sul trasporto ferroviario da parte ministeriale.

Anche in questa occasione i ferrovieri hanno espresso la loro ferma opinione sulla necessità di “clausole sociali”, regole sulla sicurezza del trasporto ferroviario (che significa rifiuto di meccanismi che ne peggiorano il livello quali il c.d. vigilante), certezza di applicazione di un unico, vincolante contratto collettivo di lavoro; rivendicando il dovuto recupero salariale sulle retribuzioni bloccate da sette anni.

C’è da augurarsi che Governo, Azienda FS e Confindustria nei prossimi giorni attivino seriamente azioni positive per la composizione della complessa vertenza.

Altre iniziative sindacali sono già programmate e la Segreteria Generale si riunirà nel corso della settimana ventura per valutare l’esito dello sciopero e gli eventuali, immediati, sviluppi della vertenza.                            

 

La Segreteria Generale