LETTERA AL MINISTRO LUNARDI

      Roma, 22 luglio 2002
      Prot.: 0163/SG/OR.S.A.
  
      Spett.le Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporrti
      Ing. Pietro Lunardi
  
      Dopo le Sue dichiarazioni rilasciate alla stampa in occasione dello sciopero nazionale proclamato dall'OR.S.A. lo scorso mese di maggio, con le quali mostrava di privilegiare il dialogo con le forze sociali allo scopo di prevenire il conflitto, la scrivente accogliendo positivamente il suo invito ha risposto con una serie di missive, anche queste purtroppo, rimaste inevase.

      Infatti, dobbiamo constatare che da quando si è insediato nel suo dicastero, ogni tentativo di incontrarLa ha trovato un Suo palese, offensivo disinteresse; unico elemento di discontinuità in questo pesante clima, è stata l'iniziativa di un Suo incaricato, apparentemente interessato ai problemi posti, ma smentito poi dal perseverante suo atteggiamento di disinteresse verso le problematiche poste dal sindacato.

      Se con la presente insistiamo nella richiesta di incontrarLa è solo perché, piaccia o no, a Lei o a noi è stato nominato nostro interlocutore politico e non per altre ragioni, essendo noi dell'OR.S.A. non avvezzi alla politica "parolaia e salottiera".


      Con Lei vogliamo affrontare temi delicati ai quali servono risposte concrete.

      Si tratta di definire un quadro di regole che accompagnino la liberalizzazione avviata dal suo predecessore, al quale l'OR.S.A. ha sempre imputato di aver avviato il processo omettendo di fissare regole precise a salvaguardia della sicurezza e del lavoro.

      In questo quadro ancor più strano appare il suo disinteresse verso le nostre iniziative più recenti, con le quali abbiamo più volte inteso porre alla Sua attenzione importanti problemi riguardanti la sicurezza del trasporto ferroviario, argomento che pensiamo debba richiamare la Sua attenzione, proprio per prevenire quegli eventi che in un Paese civile è giusto che trovino soluzioni preventive.


      Concludendo, voglio qui confermarle che l'OR.S.A. è determinatissima nella volontà di conseguire gli obiettivi sopra ricordati, a partire da quello della sicurezza e se non ha ripreso le azioni di sciopero per questo fine luglio è stato per evitare alla collettività un'ulteriore azione sindacale in un momento di particolare criticità per la mobilità; non disperando di poter intraprendere un confronto costruttivo con la S.V., questo chiarimento ci sembra doveroso anche per evitare che nel suo dicastero si interpreti il nostro

comportamento responsabile, come un successo di un atteggiamento dilatorio posto in essere.

 

 

                                                                                         La Segreteria Generale OR.S.A. Ferrovie