COMUNICATO STAMPA

 del 29/11/2002 ore 13.30

  

L’Ordinanza che abbiamo ricevuto pochi minuti fa, rappresenta un grave attacco alla legalità e ai diritti dei lavoratori.

L’ordinanza infatti è stata adottata senza neanche aver esperito la procedura obbligatoria di conciliazione preventiva istituita dall’art 8 della Legge 146/90 della cui osservanza, nessuno neanche il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, se non a pena di abusare del proprio potere, può essere esentato.

Peraltro, l’atto del Ministro viola altresì il termine preventivo, posto a tutela dell’utenza, di adozione dell’ordinanza previsto in almeno 48 ore prima dello sciopero dall’art. 8 Legge 146/90, non sussistendo “ragioni d’urgenza” improvvise, come si evince dal fatto che la lettera d’invito del Ministro è pervenuta alla Scrivente alle ore 17.37 del giorno 28/11/02 e dunque ben oltre 48 ore prima della proclamata azione di sciopero dei ferrovieri.  

Nel merito dobbiamo, ancora una volta,  ribadire che nonostante gli accordi sottoscritti, anche questo Governo continua ad essere inadempiente non rispettando gli accordi che ha firmato.

Le strumentali motivazioni che il Ministro richiama oggi per ordinare ai ferrovieri di non scioperare sono l’evidente dimostrazione d’insensibilità e disinteresse per le aspettative, le istanze, le rivendicazioni dei ferrovieri, nonostante sia stato più volte sollecitato dall’OrSA.

La Scrivente, pur ritenendo l’atto del Ministro un’ illegittima  prevaricazione e al di fuori delle regole di civile convivenza dettate dalle leggi, differisce lo sciopero ad altra data.

   

                                                                                                    La Segreteria Generale