C.C.N.L. delle attività ferroviarie

  Avanti piano e

    con tanti ostacoli

 

      di Guido Abbadessa, Segretario Generale FILT Nazionale

 

Il negoziato per il nuovo contratto delle attività ferroviarie prosegue anche in questi giorni, ma la velocità di avanzamento della trattativa non è elevata. Si naviga a vista, tra mille complicazioni quotidiane e non si registrano sostanziali novità.

La discussione sulla prima parte della piattaforma (relazioni industriali, mercato del lavoro e diritti) può definirsi sostanzialmente conclusa. Non tutto, però, è stato risolto; rimangono ancora alcune criticità importanti che, per il momento, sono state accantonate. Intanto, in questo giorni, è partito il negoziato sul capitolo “classificazione professionale e inquadramento” e nei prossimi si potrebbe aprire il confronto su “struttura del salario” e su “orario di lavoro”. 

Ma non è ancora possibile ipotizzare quali saranno gli esiti del negoziato. Molte difficoltà sono oggettive. Il confronto sui temi proposti in piattaforma, con tutto l’articolato di merito, si è subito scontrata con la posizione di Confindustria, che avrebbe preferito un contratto “leggero”, e ha reso difficile il lavoro delle delegazioni trattanti. Nel merito dei singoli articoli, si registrano, spesso, durante la trattativa, posizioni difficilmente conciliabili. Ma, nonostante ciò, il negoziato procede e non si può neppure escludere la possibilità di un’accelerazione.

Di positivo va segnalato che, fino ad oggi, le difficoltà unitarie a livello confederale non hanno fatto sentire il loro effetto sul tavolo delle trattative. Nella nostra categoria possiamo registrare una buona tenuta unitaria. Le tensioni generali, per il momento, non pesano in misura determinante.

Di negativo va invece segnalato il tentativo di Confindustria, finora unitariamente respinto, ma più volte reiterato, di unificare il tavolo delle trattative, aprendo all’OR.S.A. E’ chiaro che Confindustria, utilizzando strumentalmente parte del sindacalismo autonomo, tenta di creare difficoltà alla CGIL, con l’obbiettivo di far saltare il tavolo unitario. Con l’OR.S.A. al tavolo, infatti, la strada per raggiungere il contratto delle attività ferroviarie diventerebbe, di colpo, del tutto impercorribile.

Per una conclusione positiva della vertenza sarà, comunque, determinante il ruolo di FS e l’interesse reale dell’impresa al contratto. Se, infatti, Confindustria è perennemente impegnata a presidiare le questioni generali, spesso con atteggiamenti dilatori, le FS possono avere un ruolo decisivo sulle regolazioni contrattuali di merito, come, per esempio, salario e orario di lavoro.

Nei prossimi giorni sapremo, probabilmente, se ci sono le condizioni per entrare nella fase stringente del negoziato. Se così non fosse saranno invitabili nuove iniziative di lotta.