ALTA LA PARTECIPAZIONE DEI FERROVIERI ALLO SCIOPERO DEL 2, 3 e 4 MARZO 2002 PROCLAMATO DALL’OR.S.A.

 

Ventiquattro ore dopo il termine dello sciopero dei ferrovieri, si può dire che i tentativi di mistificare la realtà architettati da FS, con la complicità dei più faziosi organi di stampa, non hanno conseguito l’effetto da loro auspicato.

La realtà, quella vera e non quella virtuale descritta dai mass media (solo un treno su otto ha effettivamente circolato) con la solita, scontata superficialità (pochi i cenni sulle motivazioni dello sciopero), ha evidenziato una ben chiara e forte risposta dei ferrovieri sugli obbiettivi da perseguire.

La grande partecipazione dei ferrovieri alla protesta (sia nelle 24 ore dal 2 al 3  nonché il giorno 4 marzo) conferisce nuovi e rinvigoriti stimoli all’azione sindacale e mostra come i lavoratori siano partecipi e protagonisti nel conseguimento degli obiettivi primari: “clausola sociale” per mezzo di provvedimenti efficaci erga omnes che rendano vincolante il CCNL per tutte le imprese di trasporto ferroviario, rinnovo contrattuale impostato ad un miglioramento della qualità della vita ( sia in termini di retribuzione che di certezze dell’orario di lavoro), in primo luogo, della sicurezza; stabilità del rapporto di lavoro, mediante una tutela forte come quella apportata dall’art. 18; difesa dell’occupazione, oggi posta in seria discussione in particolare nelle imprese di appalti ferroviari.

Ai ferrovieri che hanno scioperato nei giorni 2, 3 e 4 marzo va dunque riconosciuto il grande merito di aver,  ancora una volta, “tirato la volata” ai lavoratori del trasporto ferroviario per un presente ed una prospettiva di tutela e salvaguardia del lavoro.                

La Segreteria Generale