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COMUNICATO STAMPA del 11/05/2001

Con un intervento legislativo “criptato” sotto le spoglie anonime di una legge modificativa del gratuito patrocinio, già previsto dall’ordinamento in favore dei meno abbienti, il Parlamento italiano ha sancito l’abrogazione della normativa che oggi  esenta da tasse ed imposte fiscali il processo del lavoro.

In particolare, con un vero e proprio stratagemma, subdolamente dilatorio, il provvedimento legislativo approvato dal parlamento (trattasi della legge n.134 del 29/03/2001) ha stabilito che la decorrenza di tale abrogazione sia il 1° luglio 2002.

 Le conseguenze dell’abrogazione di cui si parla, dunque, non potranno in concreto essere immediatamente constate dai lavoratori e pensionati costretti ad attivare un contenzioso del lavoro per la tutela dei loro diritti lesi, ma gli effetti si riverseranno su di loro in modo pesante a partire dal 1° luglio 2002. Pertanto tutti i procedimenti di lavoro in corso a questa data ed i ricorsi successivamente depositati, dovranno soggiacere alle regole fiscali in materia di bollo e di registro già oggi previste per i procedimenti civili ordinari.

Appare evidente che di siffatto intervento legislativo, sovvertendo la logica e gli intenti con cui la legge 533 del 1973, al fine di facilitare l’azionabilità dei diritti del lavoro e previdenziali, aveva previsto l’esenzione da imposizioni fiscali nel contenzioso del lavoro, infligge l’ennesimo colpo basso al mondo del lavoro poiché rende ulteriormente gravoso il ricorso alla tutela giurisdizionale dei diritti ai lavoratori ed ai pensionati.

L’OrSA,  per i motivi suesposti, ritiene profondamente ingiusta la disposizione legislativa contenuta nell’art.23 della L.134/2001, e sollecita un deciso intervento di tutte le forze politiche affinché venga posto rimedio ad un assetto giuridico, altrimenti ingiusto ed involutivo sotto il profilo della civiltà sociale e dunque venga abrogata tale iniqua disposizione ripristinando l’esenzione fiscale per il contenzioso del lavoro. 

                                                                                  La Segreteria Generale