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Roma, 02 marzo 2001                                                                                                                    COMUNICATO n. 41

Ministro Bersani: Siamo alle solite!

Più volte, nel recente passato, abbiamo assistito ad esternazioni del Ministro dei Trasporti, Pierluigi Bersani, noncuranti del merito della difficile vertenza contrattuale in atto ma manifestamente dirette all’ulteriore compressione del diritto di sciopero per i ferrovieri,.

Peraltro lo stesso Presidente della Commissione di garanzia, prof. Giugni, era sul tema intervenuto, sostanzialmente smentendo le asserzioni del Ministro, ritenendo, senza dubbio con piena cognizione di causa, che le norme vigenti in materia rappresentassero il punto di equilibrio tra l’esercizio del diritto di sciopero ed il diritto alla mobilità.

Ancora una volta, dunque come da copione, il Ministro dei Trasporti Bersani, in data odierna, nel corso della conferenza stampa tenuta dopo il Consiglio dei Ministri, ha dimostrato che le istanze dei lavoratori non trovano alcun ricetto nei suoi “programmi”, mentre l’elemento che ormai caratterizza la sua reggenza dicasteriale risiede nella continua attenzione a comprimere il diritto di sciopero.

Ove si consideri poi la convinta espressione di volontà, palesata dai lavoratori delle ferrovie con l’altissima adesione allo sciopero dello scorso 17/18 gennaio, cui il Ministro dei Trasporti continua a replicare con le “minacce” di inasprimento delle regole sull’esercizio del diritto di sciopero invece di avviare un serio confronto con tutte le parti interessate nella vertenza finalizzato ad individuare e codificare regole per il lavoro, il quadro può ritenersi chiaro e completo.

L’OR.S.A. , nel ribadire che effettuerà lo sciopero proclamato per il 24/25 marzo p.v., senza servizi minimi, auspica, malgrado tutto, che il merito della vertenza trovi le giuste risposte da parte del Ministro e non di sentirsi replicare, ancora una volta, che occorrono nuove norme restrittive del diritto di sciopero per i ferrovieri.                                    

   La Segreteria Generale