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Roma, 12 febbraio 2001
COMUNICATO
N. 35 Rotte
le trattative, sabato e domenica ferrovieri in sciopero
La riunione odierna ha confermato la tattica con cui la controparte aziendale e quella confindustriale stanno gestendo le trattative per il CCNL delle attività ferroviarie.Infatti, già nella precedente riunione, l’OR.S.A, nonostante avesse ritenuto insoddisfacenti le risposte fornite dalla parte datoriale in merito al campo di applicazione ed alla previsione di una clausola sociale per salvaguardare il lavoro dalla liberalizzazione senza regole del sistema ferroviario nazionale, aveva chiesto di rompere gli indugi per affrontare subito gli snodi ritenuti “caldi” di questa lunghissima vertenza: orari, retribuzioni ed inquadramenti. Questa
mattina, alla ripresa del confronto, la riunione è stata subito dirottata
su questioni riguardanti l’accesso al mercato del lavoro con
l’evidente intenzione di deviare dagli argomenti che l’OR.S.A. aveva
chiesto di affrontare preliminarmente. Tra
l’altro sul mercato del lavoro sono state dedicate diverse riunioni che
avevano già chiarito le reciproche posizioni. Quindi è apparso subito
evidente come l’obiettivo della parte datoriale fosse quello di prendere
tempo ed evitare di affrontare nel merito le questioni principali del
negoziato. E’
apparso altrettanto chiaro il tentativo di alimentare la divisione del
fronte sindacale su un argomento già al centro di forti polemiche tra
Confindustria, Sindacati e Governo, utilizzando la tecnica del doppio
tavolo di trattativa che, ovviamente, consente ad AGENS ed FS di proporre
di volta in volta argomenti diversi secondo convenienza. L’OR.S.A.
ha chiesto di uscire allo scoperto su una vertenza che si protrae ormai da
oltre un anno e riguarda una categoria di lavoratori da molti anni
sottoposta ad un processo di ristrutturazione societaria complesso e pieno
di rischi. L’ostinazione
a non voler affrontare i temi proposti dall’OR.S.A. , ovviamente nasconde
la difficoltà di AGENS e FS a mettere le carte in tavola su tali
argomenti del CCNL, per timore di una fiammata di protesta da parte dei
lavoratori già fortemente indignati a causa dell’andamento delle
trattative. L’atteggiamento
delle controparti datoriali merita quindi una risposta forte da parte dei
lavoratori con lo
sciopero
programmato a partire dalle ore 21.00 del 17 alle ore 21.00 del 18
febbraio, senza servizi minimi da garantire. La Segreteria Generale |