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Roma 22 gennaio 2001                                                                                          Comunicato n° 31 

 L’ORSA NON PARTECIPA ALLO SCIOPERO DEI CONFEDERALI DEL 26 GENNAIO

Il confronto con la Società FS e con Agens sul CCNL delle attività ferroviarie, appena riapertosi, ha registrato subito un irrigidimento sulle questioni di fondo: “clausola sociale, tutela del lavoro e difesa dei salari”. Questioni che sono alla base della contestazione posta in essere dall’OR.S.A. fin dall’inizio delle trattative.

L’azione intrapresa dal Ministro dei Trasporti, al di la delle pur significative dichiarazioni d’intenti, non ha finora prodotto risultati nella difficile mediazione, se non quello della sospensione degli scioperi programmati a fine anno. Intanto, in assenza di un quadro concordato di regole contrattuali, obbligatorio per tutte le imprese, sono state accelerate le procedure di liberalizzazione del sistema ferroviario con la concessione di sei nuove licenze di trasporto ferroviario.

A questo punto una nuova azione di sciopero è necessaria. Tali atteggiamenti se non bloccati con immediatezza lascerebbero libere le imprese di applicare ai rispettivi lavoratori dipendenti contratti di lavoro ricadenti in aree merceologiche diverse, vanificando il contratto delle attività ferroviarie.

 Questa nostra visione e la conseguente opposizione trova riscontro nei comportamenti delle OO.SS. confederali che, rimaste fino ad ora inattive, sono costrette a ricorrere allo sciopero.

Uno sciopero che secondo l’OR.S.A. , in assenza di un quadro rivendicativo chiaro da parte delle organizzazioni confederali, rischia di presentare alla controparte un fronte sindacale ancora più diviso dalle date, dagli accordi oltre che dalle piattaforme sindacali.

Riteniamo quindi assolutamente negativo andare in questo momento ad uno sciopero senza la dovuta chiarezza, soprattutto da parte di chi  fino ad oggi ci assicurava sul fatto che tutto fosse sotto controllo. La necessità del momento invece, di fronte alle oggettive difficoltà della vertenza avrebbe consigliato di  unificare le azioni sindacali su obiettivi comuni e condivisi.

Per i motivi sopra elencati ci vediamo costretti  a riprendere le azioni di lotta i cui tempi e modalità saranno successivamente comunicati.

                                                                                      

La Segreteria Generale