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Roma, 4 gennaio 2001   

                                                            Comunicato n. 29

La riunione del 22 dicembre con Agens e FS-Spa, doveva essere l’occasione per riavviare la trattativa contrattuale incagliatasi sulle secche del documento confindustriale relativo al CCNL delle attività ferroviarie.

Si è dovuto registrare, invece, un irrigidimento da parte di Agens che non consente (almeno nei termini in cui si è chiuso) di attribuire una valutazione positiva alla trattativa appena riavviata. Anzi, l’impressione che se ne ricava è quella di una Confindustria arroccata su una posizione nettamente contrapposta alla impostazione sindacale che, notoriamente, ha incardinato la piattaforma rivendicativa sulla c.d. “clausola sociale” e sulla tutela della retribuzione dei lavoratori.

A questo punto, ci attendiamo che il governo assuma un ruolo più positivo attraverso una iniziativa che dia indicazioni vincolanti all’Impresa di cui è azionista unico, valevoli anche per Agens e Confindustria.

Non è assolutamente comprensibile che l’atteggiamento di Agens e di Confindustria sia contraddittorio rispetto alle garanzie ed agli impegni del Ministero, assunti a nome del governo, con le organizzazioni sindacali. Non si comprende come una Associazione datoriale alla quale l’azionista, tramite la società FS versa esosi contributi associativi, possa addirittura assumere una posizione in netto contrasto con gli orientamenti del Governo in tema di liberalizzazione del trasporto ferroviario ed in tema di regole contrattuali.

Ora, dunque, non è più possibile distinguere le responsabilità degli uni da quelle degli altri. Siamo veramente di fronte ad un inaccettabile “gioco del rimpallo” dove, alla fine, lievitano il caos e la delegittimazione delle parti.

L’OR.S.A. ribadisce che alla base del CCNL delle attività ferroviarie debbano stare le tre fondamentali garanzie:

  1. sicurezza del trasporto ferroviario almeno pari ai livelli attuali;
  2. clausola sociale che eviti la corsa al ribasso nella contrattazione collettiva;
  3. mantenimento dei livelli retributivi dei lavoratori anche per i successivi rinnovi contrattuali e in caso di trasferimenti di rami d’azienda.

Sono le garanzie sulle quali si è impegnato il Ministro Bersani a nome del Governo e sono le sole condizioni alle quali è ancorata la costituzione del contratto di lavoro delle attività ferroviarie.

Ognuno, ora, è chiamato a fare la sua parte.

La Segreteria Generale