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SCIOPERO  NAZIONALE 

DEI  FERROVIERI

 

dalle ore 21.01 di sabato 13 alle ore 21.00 di domenica 14 Ottobre

 

Sciopero per ottenere la definizione del CCNL dei ferrovieri, scaduto il 31.12.1999; per vincere le pretestuose chiusure di FS e Confindustria nella realizzazione del Contratto di Sistema del trasporto ferroviario, dove occorre stabilire regole certe e chiare da far rispettare a tutte le Imprese di trasporto.

Un’ulteriore azione di sciopero, contro  l’Azienda FS che continua a perorare la riduzione del 18-20% del costo del lavoro e la prevista perdita di circa ventimila addetti nell’arco di validità dell’accordo siglato, l’introduzione di un doppio regime contrattuale da cui scaturisce notevoli arretramenti rispetto le attuali tutele contrattuali.

Sciopero, per porre fine all’agire unilaterale dell’Impresa sulle normative d’utilizzazione del PdM. e, per sanare la parte dovuta ai macchinisti del premio di risultato.

Contestiamo l’installazione dell’uomo morto sui mezzi di trazione (Vigilante), per garantire adeguati standard di sicurezza nell’esercizio ferroviario, sia all’utenza sia ai ferrovieri. Una protesta contro iniziative che portano i Macchinisti da una situazione di carenze ad una realtà di minori sicurezze con forti eccedenze e senza ammortizzatori sociali; per questo rivendichiamo la proroga al 2004 del Fondo di Sostegno, in scadenza a dicembre 2001.

Le FS, anziché realizzare un sistema di sicurezza tecnologicamente evoluto e non stressante psicologicamente, ha ripiegato verso un’apparecchiatura che, a nostro avviso, peggiorerà la sicurezza del trasporto, e questo al solo fine di ridurre i costi allontanando dalla cabina di guida il 2° agente.

E’ necessario uno scatto d’orgoglio del PdM per dare un risvolto positivo alla vertenza per la nostra categoria; se vogliamo un contratto delle attività ferroviarie dove finalmente siano riconosciuti i rischi, i disagi e le responsabilità che il nostro mestiere comporta, non possiamo che invitare i colleghi ad un doveroso e rigoroso rispetto del proprio turno e del proprio orario di lavoro.

Rivendichiamo una reale tutela dei salari e incrementi retributivi in relazione agli aumenti  produttivi realizzati. Siamo contrari ad una contrattazione al ribasso.

Roma, 20 Settembre 2001.                                                                        CO.M.U. / OR.S.A.