ACCORDO DEL 19 NOVEMBRE 2001

(TESTO INTEGRALE)

  • ACCORDO PREMIO DI RISULTATO ANNI 2000 E 2001

  • ACCORDO COSTITUZIONE COMITATO DI PARTECIPAZIONE

  • ACCORDO PROROGA FONDO BILATERALE DI SOSTEGNO

  • ACCORDO RIORGANIZZAZIONE U.M.R. (ALLEGATO C)

  • ACCORDO  RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE (ALLEGATO D)

  • ACCORDO  RIORGANIZZAZIONE DELLA M.C. CARGO (ALLEGATO E)

  • ACCORDO RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE TEC.-ORG.VO/INIDONEI (ALLEGATO F)

  • UNA TANTUM 

       

Addì 19 novembre 2001

TRA

FS per conto del Gruppo, Trenitalia e RFI  

E  

l’OR.S.A. , che interviene in qualità di organizzazione stipulante,

in coerenza con le azioni individuate per lo sviluppo delle Società del Gruppo FS per il rilancio del trasporto ferroviario anche attraverso le regole contrattuali nel processo di liberalizzazione in atto, le parti convengono sull’adozione di specifiche iniziative finalizzate a conseguire il posizionamento competitivo del Gruppo FS tenendo conto di quanto determinato dalle nuove normative europee e nazionali.

In particolare le parti convengono quanto segue:

1.        Assumere come priorità assoluta la definizione in tempi brevi del CCNL delle attività ferroviarie indispensabile ad FS per adeguare la propria capacità competitiva nel mercato liberalizzato e necessario a favorire l’applicazione di regole comuni per le altre imprese del settore; l’accordo contrattuale dovrà essere rapidamente seguito dal necessario accordo di confluenza nel nuovo contesto ricercando i giusti equilibri tra esigenza di innovare e rispetto dell’esistente; in questo ambito le parti si danno atto che le soluzioni dovranno tener conto delle esigenze di tutela del reddito.

A tal fine le parti si impegnano reciprocamente ad adottare tutte le iniziative utili ad accelerare e portare a soluzione il negoziato in atto in Confindustria.

2.        Rafforzare e meglio qualificare il sistema di relazioni industriali nel Gruppo FS attraverso lo sviluppo del sistema partecipativo così come previsto nell’allegato accordo.

Vengono pertanto istituiti e resi da subito operativi i Comitati di partecipazione sui temi aventi rilevanza strategica nell’ambito del Gruppo FS e delle Società RFI e Trenitalia così come definiti nell’allegato A al presente accordo.

       Nel contempo le parti si impegnano a rilanciare ai livelli previsti l’operatività degli organismi congiunti stabiliti dalla vigente disciplina in materia di formazione professionale e ambiente e sicurezza del lavoro.

3.        Prorogare al 31.12.2005 la vigenza del Fondo per il perseguimento di politiche attive di sostegno del reddito e dell’occupazione che scade nel luglio 2002, ma che è valutato ancora necessario rispetto al permanere del processo di riorganizzazione, risanamento e sviluppo delle Società del Gruppo FS. Nel contempo le parti si impegnano ad adeguarlo secondo le modalità indicate nell’allegato B al presente accordo.

4.        Attivare la razionalizzazione e la riorganizzazione di alcuni settori di attività che, in attesa della ridefinizione delle nuove normative contrattuali, consentano di rispondere a quanto definito dalla nuova normativa relativa alla liberalizzazione del trasporto ferroviario in materia di competenze del Gestore dell’infrastruttura e delle Imprese di trasporto. Il relativo processo negoziale dovrà essere finalizzato a perseguire il mantenimento e lo sviluppo delle attività  produttive in FS attraverso una più efficace ed efficiente organizzazione del servizio.

A tal fine le parti convengono sui criteri generali e sulle modalità per la realizzazione operativa di specifici progetti attraverso il confronto territoriale, in particolare in materia di:

o       Riorganizzazione delle attività degli Uffici Materiale Rotabile (allegato C);

o       Riorganizzazione della rete infrastrutturale (allegato D)

o       Riorganizzazione dell’attività negli impianti di manutenzione corrente assegnati alla Divisione Cargo (allegato E);

o       Riorganizzazione del settore tecnico/amministrativo e personale inidoneo (allegato F).

Anche  su tali progetti verrà attivato il tavolo di riequilibrio in ambito regionale, con tutte le strutture interessate, che si svolgerà nel rispetto dell’accordo del 21.5.1998 e successive modificazioni.

Gli eventuali interventi che saranno definiti non dovranno comportare immissioni dall’esterno se non dopo aver verificato tutte le possibilità di riequilibrio con la forza lavoro operante nel Gruppo anche attraverso le opportune azioni di riconversione professionale.

Allegato  A  

COMITATI DI PARTECIPAZIONE

            Le parti, ferme restando le reciproche autonomie e le relative  competenze contrattuali come definite ed esercitate ai vari livelli, nel darsi atto di assumere, in coerenza con quanto sottoscritto nell’accordo del 23 dicembre 1998, il metodo partecipativo come strumento necessario a rafforzare e meglio qualificare le relazioni tra le parti attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento dei lavoratori nei processi di trasformazione in atto, e ritenendo che:

·           lo sviluppo del trasporto ferroviario in Italia costituisce un fattore propulsivo della crescita economica, dell’integrazione del nostro Paese nell’Unione Europea, della competitività del sistema produttivo nazionale, della qualità ambientale e sociale delle città e del territorio;

·           la rilevanza degli investimenti infrastrutturali previsti e l’incidenza che gli stessi hanno sullo sviluppo e sulla qualificazione dell’occupazione;

·           tale sviluppo deve avvenire in un quadro di legislazione di sostegno al riequilibrio modale che incentivi il ricorso al trasporto ferroviario come strumento per ridurre le esternalità generate dagli altri modi di trasporto e per realizzare mobilità sostenibile, obiettivo essenziale delle politiche di settore dell’Unione Europea;

·           la politica comunitaria dei trasporti, imperniata sul superamento dei monopoli e sulla liberalizzazione del mercato ed orientata a garantire standard sempre più elevati di soddisfazione della clientela, impone al trasporto ferroviario il raggiungimento di elevati livelli di sicurezza, di qualità e di efficienza dei servizi forniti, anche in rapporto al quadro competitivo risultante dal processo di liberalizzazione in corso,

convengono, al fine di raggiungere un deciso miglioramento del sistema di relazioni sindacali, che contribuisca al posizionamento competitivo del Gruppo FS all’interno dello scenario sopra delineato favorendo ed accelerando i processi di miglioramento di efficienza ed efficacia del servizio, finalizzati al risanamento ed allo sviluppo del Gruppo in coerenza con le direttive governative con il positivo apporto dei lavoratori e con nuove possibilità di espressione delle loro capacità professionali nelle imprese, di istituire organismi paritetici di tipo partecipativo, a livello di Gruppo e di Società, che costituiscano sedi permanenti di carattere consultivo chiamate ad esprimere il proprio parere preventivo, di natura obbligatoria e non vincolante, nonché di carattere propositivo sulle tematiche di competenza di ciascun organismo. 

            Di norma, gli organismi paritetici di cui al presente accordo interverranno, sulle tematiche di competenza, nella fase successiva all’iter di approvazione formale del progetto aziendale iniziale e preventiva rispetto alla definizione del progetto finale.

Su questioni di particolare rilievo i comitati di cui al presente accordo potranno occasionalmente avvalersi di esperti esterni individuati di comune accordo tra le parti.

COMITATO DI PARTECIPAZIONE DI GRUPPO

Il Comitato è formato dalle rappresentanza delle parti stipulanti il presente accordo ai massimi livelli di responsabilità.

Per ciascun componente del Comitato, le parti possono nominare un supplente, ai medesimi livelli di responsabilità, che partecipa alle riunioni in caso di impossibilità da parte del titolare.

Materie

In relazione agli effetti che l’azione imprenditoriale del Gruppo genera anche al di fuori degli ambiti societari nei settori dell’indotto ferroviario e delle attività collegate, il Comitato verrà attivato sulle seguenti tematiche:

¨      obiettivi strategici del Gruppo FS e suo posizionamento competitivo all’interno del mercato del trasporto ferroviario italiano ed europeo, anche analizzando l’andamento delle imprese di servizi di trasporto su ferro, nazionali e comunitarie, del mercato e della produzione in relazione ai dati congiunturali e di lungo periodo relativi agli altri settori del trasporto (strada, aereo, marittimo);

¨      piani di politica industriale su rilevanti progetti operativi di ristrutturazioni e di sviluppo, sotto il profilo economico, finanziario e delle prospettive di investimento;

¨      piani di investimenti e linee di sviluppo tecnologico di particolare rilevanza, anche con riferimento alle possibili applicazioni ed alle connesse opportunità di mercato nonché alle correlate prospettive occupazionali;

¨      piani di natura finanziaria e di valorizzazione degli asset patrimoniali su rilevanti progetti strategici di gruppo;

¨      illustrazione dei documenti di programmazione aziendale derivanti da eventuali aggiornamenti annuali al piano d’impresa, nonché del bilancio di esercizio;

¨      piani di riassetto societario ed organizzativo del Gruppo con particolare riferimento a contenuti, tempi, modalità e finalità dei medesimi progetti;

¨      programmi di possibile azione comune volti a realizzare interventi di promozione e sostegno per un effettivo riequilibrio modale, per il potenziamento dell’infrastruttura e per dare soluzione alle tradizionali tematiche sociali.

 

COMITATO DI PARTECIPAZIONE PER LA SOCIETA’ R.F.I. S.p.A. 

Il Comitato è formato da rappresentanze delle Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali stipulanti il presente accordo e della Società Rete Ferroviaria Italiana ai rispettivi massimi livelli di responsabilità.

Per ciascun componente del Comitato, le parti possono nominare un supplente, ai medesimi livelli di responsabilità, che partecipa alle riunioni in caso di impossibilità da parte del titolare.

Materie

¨      obiettivi strategici ed andamento generale dell’azienda sotto il profilo commerciale, economico e finanziario, anche in relazione ai processi di liberalizzazione del mercato del trasporto ferroviario nazionale ed europeo;

¨      programmi di riorganizzazione  strutturale e progetti industriali di particolare rilevanza per la più efficace ed efficiente organizzazione delle attività produttive, con i conseguenti riflessi sulla forza lavoro e sulle professionalità, ivi compresi i progetti di intervento in tema di ambiente e sicurezza, mobilità, qualità e formazione;

¨      illustrazione dei documenti di programmazione aziendale derivanti da eventuali aggiornamenti annuali al piano d’impresa o da piani di attività, nonché del bilancio di esercizio;

¨      piani annuali e poliennali di investimento per il mantenimento in efficienza dell’infrastruttura e per l’ammodernamento tecnologico della rete finalizzati all’aumento della capacità di trasporto ed al conseguimento di migliori standard di sicurezza della circolazione;

¨      piani industriali  e relative motivazioni economiche e tecniche con particolare riferimento alle linee di politica degli appalti e alle eventuali internalizzazioni ed esternalizzazioni connesse.

COMITATO DI PARTECIPAZIONE PER LA SOCIETA’ TRENITALIA S.p.A.

Il Comitato è formato da rappresentanze delle Segreterie Nazionali delle Organizzazioni sindacali stipulanti il presente accordo e della Società Trenitalia ai rispettivi massimi livelli di responsabilità.

Per ciascun componente del Comitato, le parti possono nominare un supplente, ai medesimi livelli di responsabilità, che partecipa alle riunioni in caso di impossibilità da parte del titolare.

Materie

¨      obiettivi strategici ed andamento generale dell’azienda, anche articolati per strutture divisionali/unità, sotto il profilo economico e finanziario, in coerenza con i processi di liberalizzazione del mercato del trasporto ferroviario nazionale ed europeo;

¨      programmi di riorganizzazione  societaria e progetti industriali di particolare rilevanza per la più efficace ed efficiente organizzazione delle attività produttive, con i conseguenti riflessi sulla forza lavoro e sulle professionalità, ivi compresi i progetti di intervento in tema di ambiente e sicurezza, mobilità, qualità e formazione, nonché sulla qualità dei servizi offerti alla clientela;

¨      illustrazione dei documenti di programmazione aziendale derivanti da eventuali aggiornamenti annuali al piano d’impresa o da piani di attività, nonché del bilancio di esercizio;

¨      piani annuali e poliennali di investimento per l’ammodernamento ed il rinnovo del materiale rotabile e del potenziamento dei servizi commerciali e  di assistenza, finalizzati a fornire alla clientela più elevati standard di sicurezza e di qualità del servizio, in coerenza con l’evoluzione del mercato nel contesto competitivo nazionale ed europeo;

¨      piani industriali e relative motivazioni economiche e tecniche con particolare riferimento alle linee di politica degli appalti e alle eventuali internalizzazioni ed esternalizzazioni connesse.

Fermo restando che il sistema della partecipazione sopra individuato integra l’attuale sistema di relazioni industriali, si conviene che il numero dei componenti degli organismi paritetici sopra determinati ed i relativi nominativi saranno individuati entro il 15 dicembre p.v. nell’ambito della definizione del regolamento di funzionamento degli stessi ad opera delle parti stipulanti il presente accordo.

****** 

Formazione professionale – Ambiente e sicurezza

Le parti, muovendo dalla condivisa valutazione in ordine alla rilevanza delle tematiche riconducibili alla formazione professionale ed all’ambiente e sicurezza del lavoro, concordano di fissare entro il prossimo mese di gennaio 2002 una riunione degli organismi congiunti previsti dalla vigente disciplina in materia.

Addì 19 novembre 2001 

Tra

FS per conto del Gruppo, Trenitalia e RFI

e

l’OR.S.A.

Considerato che:

in data 10 aprile 2001 tra FS, Fisafs, Comu, Sapec e Sapent, l’ORSA è succeduta e subentrata all’organizzazione FISAFS quale organizzazione fondatrice;

si conviene:

di rappresentare, in occasione del recepimento formale dell’atto di proroga al 31.12.2005 del Fondo di sostegno al reddito da parte del Dicastero competente, l’esigenza di sostituire nell’ambito del Comitato Amministratore del medesimo Fondo la FISAFS, quale organizzazione fondatrice, con l’OR.S.A.

Allegato  C

U.M.R.

La liberalizzazione del settore ferroviario italiano, introdotta dai DD.P.R. 277/98 e 146/99, dall’art. 131 della legge 23.12.2000 n. 388 e regolate nel Decreto Dirigenziale 247/VIG3 del 22 maggio 2000, ha determinato la separazione tra le responsabilità della gestione della circolazione e delle relative prescrizioni di movimento, assegnate al Gestore Infrastruttura, e le responsabilità del materiale rotabile e delle relative prescrizioni tecniche attribuite alle Imprese di Trasporto.

Tale aspetto trova riferimento nella disposizione n. 5/2001 emanata in materia dal Gestore dell’Infrastruttura.

Per quanto attiene alla sicurezza della circolazione dei treni e dell’esercizio ferroviario, RFI Spa  conferma che tali aspetti  sono stati oggetto di specifici Ordini di servizio organizzativi emanati nello scorso mese di Maggio.

L’organizzazione attuale affida alla responsabilità della Direzione Movimento il monitoraggio sull’applicazione, da parte delle Imprese ferroviarie,  delle normative e delle prescrizioni operative nella  materia di cui trattasi; vengono invece riservate alla Direzione Tecnica il rilascio e la revoca della certificazione di sicurezza, l’attività di ispettorato per il controllo del rispetto delle disposizioni da parte delle Imprese e l’adozione delle necessarie misure correttive e sanzionatorie nei casi di non conformità.

Alla luce di quanto sopra, in relazione a quanto previsto dall’accordo del 2 marzo u.s. in ordine all’evoluzione organizzativa delle attività attualmente svolte dagli UMR della società RFI ed a seguito degli incontri svoltisi a partire dallo scorso mese di aprile, si definiscono di seguito le modalità di riferimento per lo svolgimento  del confronto  territoriale sia per la parte che continuerà ad essere svolta dalla Società RFI sia per quella affidata alla Società Trenitalia.

1.      Relativamente a RFI:

Considerato che RFI ha le responsabilità relative all’elaborazione ed alla sottoscrizione delle prescrizioni di movimento nonché alla consegna delle stesse nei casi previsti dalla nuova normativa (treni in corso di viaggio), le località sede dei  futuri  impianti UMR  e del personale occorrente saranno definiti tra le parti a livello territoriale, sulla base della valutazione del numero dei treni programmati nonché del numero dei treni  che cambiano le prescrizioni di movimento in corso di viaggio.

Per le attività di elaborazione delle prescrizioni di movimento negli impianti che non saranno individuati come sedi di UMR sarà previsto dalle parti il ricorso ai Capi Stazione con funzioni di Dirigente Movimento presenti negli impianti stessi, verificandone preventivamente tra le parti i carichi di lavoro.

Per quanto attiene alle modalità operative, la Società RFI conferma che l’attività verrà svolta attuando le procedure già in essere ed utilizzando personale già inserito negli UMR, che manterrà le mansioni e i profili professionali attuali, non necessitando di alcun intervento formativo.

2.      Relativamente a Trenitalia:

A.  Le Divisioni di Trasporto confermano la necessità di procedere alla riorganizzazione del controllo operativo dei rotabili, con la conseguente ridefinizione dei processi.

In tale quadro il nuovo assetto degli UMR dovrà tendere al conseguimento dei seguenti obiettivi:

·       integrazione/ricomposizione delle attività di controllo rotabili con le attività collegate del processo di trasporto;

·       eliminazione delle sovrapposizioni di competenze;

·       definizione della rete territoriale organizzata in modo funzionale ai nuovi processi ed all’aumento dell’efficienza per migliorare il coordinamento del processo operativo.

  1. DIVISIONE PASSEGGERI

La rete degli UMR della Divisione Passeggeri sarà individuata tenendo conto degli elementi di seguito elencati:

·      numero dei treni ordinari programmati nelle stazioni di origine;

·      posizione geografica delle stazioni rispetto ai principali flussi di traffico;

·      stazioni dotate di Impianti di Manovra;

·      stazioni dotate di impianto di scorte di vetture o in posizione baricentrica rispetto a stazioni dotate di impianti sedi di vetture di scorta.

La rete degli UMRP dovrà consentire di gestire il controllo delle composizioni dei treni e l’alimentazione della Banca Dati CCR in relazione all’offerta ordinaria programmata.

Il modello organizzativo degli UMRP deve prevedere almeno 1 agente con abilitazione di tipo B per ogni turno di lavoro.

Gli UMRP dipenderanno gerarchicamente dalla struttura Produzione.

L’individuazione degli UMRP e del personale occorrente dovrà essere definita a livello periferico sulla base dell’offerta ordinaria programmata, compresa l’offerta periodica, e  della sua struttura oraria, in relazione a quanto previsto al successivo punto 4.

Attività degli UMRP

Le attività degli UMRP della Divisione Passeggeri sono quelle di massima sotto elencate:

· spunta del materiale dei treni in partenza e ricognizione dei rotabili, se vuoti utilizzabili o vuoti riparandi;

· compilazione documenti di scorta ai treni (M.18, M.16/E - Quadro VII°, ecc.);

· ritiro prescrizioni di movimento dal Capo Stazione di RFI e consegna delle stesse al Capo Treno, unitamente ai moduli di scorta al treno compilati.

L’UMRP provvede all’alimentazione del sistema CCR con l’inserimento dei dati attinenti la composizione dei treni e quelli relativi agli eventuali scostamenti rispetto alla composizione programmata, ecc., abilitando tutti gli addetti al caricamento dati nel sistema CCR. 

Abilitazione  modulo “B”

Gli addetti agli UMRP saranno gradualmente abilitati al modulo “B”, in conformità alle vigenti disposizioni.

Procedura operativa per la quota treni in partenza da stazioni senza UMRP e compiti del Capo Treno

I documenti di scorta ai treni in partenza da stazioni per le quali non sia stata individuata dalle parti la presenza di UMRP dovranno essere compilati dagli UMRP competenti relativamente ai turni dei materiali e custoditi presso gli Uffici Movimento nelle stazioni stesse.

In queste stazioni, il Capo Treno provvederà a ritirare i documenti del treno presso l’Ufficio Movimento e a gestire le fasi successive preliminari alla partenza.

In relazione alle condizioni di impianto, le modalità operative e gli eventuali ulteriori tempi necessari in relazione all’attività da svolgere dal Capo Treno saranno definite tra le parti a livello territoriale.

La contrattazione territoriale dovrà tenere a riferimento la possibilità di utilizzare la lista veicoli M18 ed il foglio di corsa M16/E multipli per più treni in successione composti con lo stesso materiale, anche in partenza da stazioni non sede di UMRP.

L’avvio operativo dell’attività sarà preceduto da specifici momenti informativi nei confronti del personale interessato.

  1. DIVISIONE TRASPORTO REGIONALE

La rete degli UMRR della Divisione Trasporto Regionale sarà individuata tenendo in debita considerazione sia il numero dei treni programmati che il materiale utilizzato, in relazione alle attività svolte dagli UMRR.

La rete degli UMRR potrà essere integrata, sulla base della contrattazione territoriale, da sedi distaccate denominate Presidi.

L’individuazione degli UMRR e del personale occorrente, sarà definita tra le parti a livello territoriale, sulla base del volume dei treni gestiti, della struttura oraria e della periodicità dell’offerta e della conseguente articolazione dei turni di lavoro.

     Il modello organizzativo degli UMRR deve prevedere almeno 1 agente abilitato di tipo B  per ogni turno di lavoro.

     Gli UMRR dipenderanno gerarchicamente dalla struttura Produzione.

Attività degli UMRR e procedura operativa per la quota treni che in base al turno non transita in stazioni sede di UMRR

La contrattazione territoriale dovrà tenere a riferimento la possibilità di compilare la Lista Veicoli M18 e il Foglio di Corsa M16 multipli per più treni in successione composti con lo stesso materiale, anche in partenza da stazioni non sede di UMRR.

Il personale degli UMRR compila i documenti di viaggio di scorta ai treni programmati ed effettua la consegna all’Ufficio Movimento oppure direttamente ai treni sulla base di intese locali tra la DTR ed RFI, delle quali verrà data specifica informativa alle OO.SS.

La contrattazione territoriale dovrà altresì tenere a riferimento la possibilità che il materiale rotabile che in base al turno non transita né nelle stazioni sede di UMRR e neppure nelle località in cui è previsto il Presidio, verrà gestito con il concorso degli Impianti di Manovra, di Verifica o di altre strutture della DTR  per  la compilazione dell’M16 con i dati rilevati dall’M18 ricevuto anche in teletrasmissione dall’UMRR di giurisdizione e la consegna di detti moduli all’Ufficio Movimento, compatibilmente con il carico di lavoro dei suddetti impianti.

In queste stazioni, il Capo Treno provvederà a gestire le fasi preliminari alla partenza (spunta del materiale, firma dell’M18 e del Foglio di corsa, comunicazione all’UMRR di giurisdizione delle eventuali variazioni).

Data la numerosità delle stazioni origine corsa dei treni si fa ricorso, ove possibile, in base agli accordi intervenuti tra la DTR ed RFI, alla consegna al Capo Treno delle prescrizioni di movimento e dei documenti di scorta treno da parte dell’Ufficio Movimento.

Per i treni in partenza da stazioni sprovviste di UMRR e Presidi territoriali, in relazione alle condizioni di impianto, le modalità operative e gli eventuali ulteriori tempi necessari in relazione alle attività da svolgere dal Capo Treno saranno definite tra le parti a livello territoriale.

L’UMRR provvede all’alimentazione del sistema CCR con l’inserimento dei dati attinenti la composizione dei treni e quelli relativi agli eventuali scostamenti rispetto alla composizione programmata, ecc., abilitando tutti gli addetti al caricamento dati nel sistema CCR.

Abilitazione  modulo “B”

Gli addetti degli UMRR saranno abilitati al modulo “B”, in conformità alle vigenti disposizioni.

L’avvio operativo dell’attività sarà preceduto da specifici momenti informativi nei confronti del personale interessato.

  1. DIVISIONE CARGO

Sistema SIR 

Per Divisione Cargo la reingegnerizzazione del processo comporta una completa rivisitazione dei sistemi tecnologici (con la dotazione di un sistema informativo proprio, il SIR, che integra le funzioni eminentemente informative svolte oggi dal CCR con funzionalità gestionali) e del modello organizzativo connesso (reticolo logistico e organizzazione del lavoro delle diverse attività interessate in relazione alla formazione del treno).

La rete del SIR sarà organizzata con riferimento ai volumi di traffico movimentati per Impianto. La maglia della rete SIR dovrà prevedere una articolazione funzionalmente connessa alla quantità delle attività svolte sul territorio, in modo tale da garantire una equilibrata allocazione dei carichi di lavoro.

In 4 realtà (Villa S. Giovanni, Messina, Golfo Aranci, Civitavecchia) il servizio continuerà ad essere assicurato da Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce anche i servizi di manovra per il traghettamento.

Il modello organizzativo

Negli impianti primari del SIR, la presa in carico della responsabilità della firma dei moduli di viaggio prevista dalla nuova normativa del Gestore dell’infrastruttura può essere affidata direttamente a personale Cargo già in possesso di tutte le abilitazioni necessarie, compresa l’acquisizione della abilitazione di tipo “B”, in relazione ai processi di riequilibrio di cui al seguente punto 4.

Le attività degli uffici SIR

I nuovi uffici SIR dipenderanno direttamente dai referenti di manovra e dai Capi degli Impianti Primari, che assicurano il coordinamento operativo e gestionale di questa attività nell’ambito della produzione Cargo.

Sempre per effetto della sua configurazione tecnologica, gli uffici SIR non prevedono la necessità di strutturare l’attività degli schedari, dal momento che il sistema consente di disporre in linea in modo aggiornato di tutti gli elementi che prima erano affidati a tale funzione.

Negli uffici SIR, continuano ad essere svolte le funzioni affidate ai veicolisti generando, in automatico, sulla base delle indicazioni di programmazione dettate dai referenti di manovra, gli ordini di manovra che poi verranno direttamente affidati alle squadre operative.

L’individuazione delle sedi e del personale occorrente dovrà essere definita a livello periferico sulla base del volume dei treni gestiti, della struttura oraria dell’offerta e della conseguente articolazione dei turni di lavoro, in relazione a quanto previsto al successivo punto 4.

Avvio operativo 

La fase di completamento dei test relativi al funzionamento del nuovo sistema SIR, già realizzata da personale Cargo con il supporto di personale di RFI addetto al CCR per garantire il funzionamento in parallelo dei sistemi, si completerà contestualmente all’entrata in vigore della disposizione n.  5/2001 del Gestore dell’Infrastruttura.

Resta inteso che anche il personale di RFI che transitoriamente continuerà ad essere utilizzato nell’attività di supporto a Cargo per garantire la funzionalità del CCR in contemporanea al SIR sarà in ogni caso considerato all’interno delle azioni di riequilibrio territoriale di cui al successivo punto 4.

3.      Disposizioni comuni

In attesa di quanto definito al successivo comma, le parti si danno atto che le modifiche organizzative apportate con il presente accordo, con particolare riferimento all’acquisizione dell’abilitazione di tipo “B”, non comportano variazioni nell’attuale collocazione inquadramentale del personale di 3a area interessato.

Le parti stipulanti il presente accordo convengono, al fine di verificare gli effetti che la nuova organizzazione  delle attività di UMR produce sulle condizioni di impiego delle figure interessate dai nuovi processi, di avviare uno specifico confronto per esaminare la questione ed individuare le possibili soluzioni.

4.      Percorso relazionale

Nel rispetto degli accordi vigenti in materia, a livello regionale/ex compartimentale la Società RFI e la Società Trenitalia nelle sue articolazioni divisionali presenteranno specifiche proposte e contratteranno, con riferimento alle diverse peculiarità territoriali, l’allocazione delle sedi che costituiscono i reticoli degli UMR di ogni Società/Divisione, sulla base dei criteri individuati nel presente accordo.

A seguito del citato confronto le parti stipulanti il presente accordo nelle loro articolazioni, la Società RFI e le articolazioni divisionali di Trenitalia definiranno con le strutture regionali delle Organizzazioni sindacali, congiuntamente alle RSU, i modelli organizzativi, i fabbisogni di personale per ciascun UMR risultanti dall’applicazione dei criteri individuati dal presente accordo e gli eventuali periodi di verifica.

Dopo la definizione delle reti degli UMR e delle quantità delle e.d.p. allocate presso le Società RFI e Trenitalia, verrà attivato il tavolo di riequilibrio territoriale, in ambito regionale, con tutte le strutture interessate, che si svolgerà nel rispetto degli accordi vigenti in materia.

Al fine di garantire la piena operatività di quanto previsto dal presente accordo, le parti valutano che il processo relazionale sopra definito si completi entro un mese dalla stipula del presente accordo.

Il passaggio di personale tra le Società avverrà nel rispetto dell’accordo del 10.4.2001; gli ulteriori passaggi intersocietari verranno effettuati come stabilito nell’accordo del 14.12.2000.

Allegato  D

RETE SNELLA

In relazione agli accordi vigenti ed a seguito delle trattative di merito intercorse a livello nazionale, le parti convengono quanto segue:

·        la Società RFI non procederà ad esternalizzazioni per le attività di manutenzione ordinaria di tutte le infrastrutture; in particolare per i siti affidati alle Imprese Ferroviarie RFI manterrà le attività di manutenzione;

·        la quantità e la qualità degli investimenti e delle innovazioni tecnologiche programmate comportano, a regime, un incremento della capacità di trasporto ferroviario assolutamente rilevante e quantificabile in oltre il 100% in relazione alle linee Torino – Venezia e Milano – Napoli.  Per quanto riguarda il traffico, con l’orario giugno 2001, sono stati aperti i seguenti percorsi alternativi merci: Gioia Tauro – Sibari – Bari; Adriatica – Rimini –Ravenna – Ferrara – Padova – Venezia; Genova – Ovada – Alessandria – Novara – Domodossola (grandi contenitori – autostrada viaggiante). Sono disponibili per autostrada viaggiante tutte le linee del Nord – Est fino ai valichi.  Entro fine 2001 sarà attivata (elettrificazione, peso per asse, etc.) la media Padana merci Piacenza – Cremona – Mantova- Monselice Padova;

·      RFI presenterà nel mese di ottobre progetti di internalizzazione di attività manutentive sulle linee, compresi anche gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fabbricati di stazione, sui quali si attiverà una verifica negoziale, con le Segreterie Nazionali a partire dal mese di novembre sui costi in relazione al mercato; l’esito positivo della verifica  costituisce condizione essenziale per la realizzazione dei progetti.

·      le parti si danno atto della necessità di incrementare l’attenzione su tutti gli aspetti legati alla sicurezza del lavoro; a tal fine RFI progetterà un intervento specifico sui territori, a cadenza annuale,  denominato “mese della sicurezza” ; i progetti di intervento saranno discussi con le OOSS allo scopo di acquisire argomenti proposti  dalle stesse. Per l’anno in corso l’intervento sarà effettuato nel mese di novembre;

·      in relazione ai nuovi modelli organizzativi legati allo sviluppo delle diverse tecnologie innovative previsti nel medio periodo, le parti convengono di attivare il confronto dal prossimo mese di ottobre;

·      la Società comunica la necessità di individuare nuovi criteri per la valutazione della consistenza degli impianti e delle correlate esigenze di personale, soprattutto in relazione ai volumi di traffico: a tal fine verrà attivato uno specifico negoziato con le Segreterie Nazionali a partire dal prossimo mese di novembre;

·      successivamente alla data del presente accordo si attiverà con le Segreterie Nazionali il negoziato sui criteri in base ai quali si svilupperanno le trattative territoriali per l’organizzazione delle strutture subdirigenziali. In pendenza del negoziato resta confermata l’attuale struttura organizzativa.

Trattative periferiche

Con riferimento allo specifico Progetto Rete Snella, le trattative periferiche si svolgeranno avendo a riferimento quanto segue:

·        gli investimenti relativi alle attivazioni tecnologiche già intervenute dal 1998 e che interverranno fino al 31.12.2001 determinano un incremento dei Km virtuali che, per valutazione aziendale sono pari a 126.239, secondo la ripartizione compartimentale risultante dall’allegato prospetto; tale valutazione formerà oggetto di verifica nel corso degli incontri territoriali che saranno attivati con le strutture regionali/ex compartimentali delle OO.SS. stipulanti il presente accordo a decorrere dal giorno successivo a quello di stipula del presente accordo; i km virtuali verificati dalle parti a livello decentrato  costituiscono il riferimento per la valutazione delle ricadute conseguenti agli interventi del progetto stesso;

·      gli eventuali effetti sul fattore lavoro degli interventi tecnologici dovranno essere negoziati sempre a livello decentrato in funzione della data di effettiva attivazione;

·      nel corso degli incontri territoriali con le strutture regionali/ex compartimentali delle OO.SS. stipulanti il presente accordo, RFI documenterà in maniera puntuale che gli interventi non hanno ricadute sulla velocità commerciale, sulla regolarità della marcia dei treni né sulla stessa capacità di offerta commerciale  delle linee ferroviarie interessate. Al riguardo RFI assicura che non è previsto alcun intervento di chiusura se non di intesa con  Trenitalia. A tal fine le Divisioni  di Trenitalia attiveranno contestuali incontri territoriali specifici con le medesime strutture sindacali aventi per oggetto gli interventi richiesti in relazione ai propri piani di attività. Gli interventi tecnici di messa fuori servizio saranno realizzati con modalità tali da rendere possibile l’immediata riattivazione, in qualsiasi momento e a fronte di richieste da parte delle Imprese di Trasporto. Qualora si provveda a togliere  d’opera apparecchiature o parti d’impianti di piazzali, RFI documenterà nel corso di tali confronti territoriali  che la parte residua resta assolutamente e ampiamente superiore alla domanda non solo attuale ma anche a quella prevedibile nel lungo periodo.

Gli interventi del progetto saranno considerati definitivamente attivati solo dopo la conclusione dei confronti territoriali. A valle degli stessi verranno attivate le procedure di livello decentrato sopra definite.

Al fine di garantire la piena operatività di quanto previsto dal presente accordo, le parti valutano opportuno che il processo relazionale sopra definito si completi entro un mese dalla stipula del presente accordo.

Allegato  E

MANUTENZIONE CORRENTE CARGO

PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE

La Divisione Cargo e le OO.SS. riconoscono nella Manutenzione Corrente una leva di importanza strategica nell’ambito del trasporto merci ferroviario, condizione necessaria per la produzione di un servizio in termini di economicità e qualità per sviluppare il ruolo del trasporto merci nell’ambito di uno scenario caratterizzato dalla liberalizzazione del comparto.

Il presente accordo e’ finalizzato a conseguire un percorso di recupero di produttività tale da assicurare sostenibilità economica ed efficienza tecnica al settore della manutenzione corrente in Divisione Cargo, per stabilizzarne i volumi produttivi e ponendo le condizioni per una progressiva internalizzazione di ulteriori attività.

L’evoluzione del mercato, con l’ingresso di competitori su ferrovia, rende sempre più urgente dare risposte efficaci alle esigenze commerciali in termini di qualità, disponibilità ed economicità; in tale contesto va aggiornato il modello organizzativo del settore Manutenzione verso una gestione orientata per processi.

Peraltro, l’immissione del nuovo materiale rotabile e l’evoluzione della domanda impongono di individuare una nuova politica della manutenzione ed un modello organizzativo orientato ad assicurare l’efficacia degli interventi e l’efficienza dei mezzi, un aumento dell’affidabilità del prodotto fornito, con costi competitivi paragonabili a quelli del mercato di riferimento.

Conseguentemente, le parti, assumendo l’attuale reticolo logistico degli impianti, si impegnano, sulla base dei principi stabiliti nel presente accordo, al raggiungimento del target di produttivita’ e di efficienza necessari per il miglioramento delle prestazioni, per un’ottimizzazione organizzativa e per il recupero di qualita’ nella erogazione del processo manutentivo. A tal fine, le parti valuteranno congiuntamente, in sede territoriale, l’opportunita’ di aggiustamento tecnico sul perimetro divisionale per massimizzare l’utilizzazione efficace degli impianti (es. Padova/Verona) e la ricerca di condizioni economiche che realizzino nel corso del piano industriale un percorso che abbia come obiettivo le condizioni per ulteriori internalizzazioni.  

INVESTIMENTI

A sostegno della nuova politica della manutenzione, la Divisione Cargo ha disposto un programma di interventi in conto investimenti ai quali si aggiungono interventi di manutenzione e mantenimento in efficienza (stimabili al 2003 in £. 14.410 milioni). Tale programma è finalizzato ad introdurre nuove tecnologie, a riorganizzare l’attività dei piazzali (consentendo anche piccoli interventi di manutenzione), a migliorare la capacità e la sicurezza delle officine, nonché una migliore qualità dell’ambiente di lavoro, coerentemente con il programma di specializzazione degli impianti; parte di tali interventi, pari a 9.050 milioni di lire, sono già finanziati ed in corso di realizzazione, come illustrato alle OO.SS.

MODELLO ORGANIZZATIVO

La struttura di Manutenzione Corrente della Divisione Cargo e’ organizzata secondo un modello centralizzato di funzionamento, con una dipendenza gerarchica degli impianti dalla struttura di Produzione nazionale, in corso di potenziamento.

Tale modello organizzativo si articola in officine sul territorio, che eseguono i programmi stabiliti dalla struttura nazionale e che operano secondo criteri di omogeneità nel perseguimento dei target di produzione assegnati a ciascun impianto sul territorio, attraverso l’Area Produzione che comprende anche il personale di verifica.

Viene istituita, laddove territorialmente lo richiedano i carichi di lavoro, un’Area Esercizio all’interno del settore della manutenzione per organizzare il piazzale e per garantire la polifunzionalità delle operazioni.

AZIONI E RECUPERI DI PRODUTTIVITA’

Tra gli obiettivi individuati nel piano manutentivo della Divisione Cargo si prevedono le seguenti azioni di riorganizzazione dei processi produttivi:

·        Riduzione della indisponibilità rotabili per acquisire una maggiore capacità di risposta alle richieste del settore commerciale;

·        Specializzazione degli Impianti per linee di prodotto;

·        Esecuzione della piccola manutenzione dei rotabili direttamente sui Piazzali;

·        Introduzione di flessibilità in funzione dei carichi di lavoro (concordata in modo specifico con le OO.SS. e le R.S.U. nei presidi manutentivi) che consenta l’apertura degli impianti in relazione all’evoluzione della domanda con un nastro lavorativo settimanale delle officine organizzato anche su 7 giorni;

·        Implementazione sistema Qualità ISO 9000, per assicurare un aumento dell’affidabilità del prodotto fornito;

·        Introduzione di sistemi informatizzati per la semplificazione e razionalizzazione dei processi amministrativi e degli approvvigionamenti delle officine;

·        Percorsi di riqualificazione e formazione del personale al fine di rispondere alle nuove esigenze manutentive ed organizzative.

Per perseguire gli obiettivi del piano, le parti convengono sulla necessità  di realizzare un immediato recupero di produttività sul personale diretto e indiretto, mediante il conseguimento dei seguenti obiettivi, da concretizzare attraverso la trattativa territoriale in relazione ai nastri lavorativi ed alle situazioni operative degli impianti:

·        Aumento della produttività (1500 h/anno/agente in servizio diretto);

·        Realizzazione del rapporto 20-80% degli agenti tra servizi indiretti e servizi diretti;

·        Aumento del livello di utilizzazione degli addetti alla Verifica, al 70% nel settore merci e al 66% nei settori misti (merci/viaggiatori) della prestazione giornaliera o della media del turno rotativo (pomeriggio/mattina – pomeriggio/mattino/notte – mattino/notte) così come in qualche area del territorio già concordato, anche mediante la riorganizzazione di tale settore che può prevedere, in caso di non sufficiente saturazione delle prestazioni lavorative, attività inerenti al ciclo produttivo della manutenzione rotabili in esercizio.

PROGRESSIVA INTERNALIZZAZIONE DI LAVORAZIONI DELLA MANUTENZIONE CICLICA DEI CARRI

La Divisione Cargo operera’, secondo il progetto industriale presentato alle OOSS, per riportare progressivamente all’interno delle officine di manutenzione corrente le  lavorazioni necessarie per migliorare gli indici di disponibilita’ del materiale rotabile e per dare cosi’ un contributo alla efficienza tecnica del trasporto merci.

Nel triennio 2001-2003, a fronte di un carico di lavoro inerziale di 728.568 ore al 2003, la produzione della Divisione Cargo si attesterà a fine periodo ad un carico pari a 1.164.045 ore, mediante operazioni di internalizzazione e riduzione di service. L’incremento totale di 435.467 ore, è dovuto, per 67.500 ore, ad internalizzazione di manutenzione ciclica di carri oggi appaltata all’industria privata e, per le restanti ore, a dismissioni e acquisizioni di vecchio e nuovo materiale rotabile. Parimenti, i contratti di service interno in scadenza entro il 31.12.2001 non verranno rinnovati.

2003

 

Tipologia

Scenario inerziale

Scenario di riferimento

Recupero di Produzione
Servizi diretti

606.889

969.788

362.889

Servizi generali

121.679

194.257

72.578

Totale

728.568

1.164.045

435.467

       

Le suddette internalizzazioni delle attività di manutenzione ciclica dei carri verranno concentrate nelle squadre rialzo delle Officine di Terni, Civitavecchia e Bologna S.Donato. L’immissione di questo personale avverrà ricorrendo alla formula dei contratti di apprendistato.

Il volume di produzione sviluppato nelle officine della Divisione Cargo è fissato per il 2001 nella misura pari a 1.029.045 ore annue, con un incremento della produzione, derivante anche dalla progressiva internalizzazione della manutenzione ciclica, che condurra’ al 2002 ad un volume di produzione 1.119.045 ore e al 2003 ad un volume di produzione complessiva pari a 1.164.045 ore.

Programmazione triennale  

 

 

Tipologia

2001

2002

2003
Servizi diretti

857.288

932.288

969.788

Servizi generali

171.757

186.757

194.257

Totale

1.029.045

1.119.045

1.164.045

       

RICADUTE OCCUPAZIONALI

Le parti concordano che l’insieme delle azioni sin qui individuate nel sistema delle officine di manutenzione corrente della Divisione consentono di razionalizzare le attuali consistenze di personale, sia tra i servizi diretti che tra i servizi indiretti.

Con l’obiettivo di accrescere il know-how necessario alla implementazione delle competenze aziendali nel ciclo a maggior valore aggiunto delle lavorazioni manutentive, saranno verificate le condizioni per attivare le immissioni selettive di personale qualificato.

Contemporaneamente, ai fini di acquisire le specificità tecniche necessarie per lo svolgimento delle mutate attività legate alla nuova organizzazione manutentiva, saranno attivati percorsi formativi, professionali e di riqualificazione miranti all’acquisizione delle nuove professionalità nell’ambito del processo operativo.

Le trattative territoriali avranno il compito di stabilire il percorso di riorganizzazione industriale e di specializzazione produttiva gestendo le eventuali: eccedenze di personale, immissioni di addetti e riqualificazione professionale.

Riorganizzazione attività di Rimessa e di Piazzale

Nel quadro degli obiettivi sopra richiamati, ed al fine di rendere sempre più efficace il servizio rivolto alla clientela, le parti convengono sulla necessità di procedere ad una funzionalizzazione del meccanismo di organizzazione nei piazzali attualmente operativi in Divisione Cargo, nell’ambito delle lavorazioni delle Officine, con lo scopo di uniformare le attività dei Piazzali dei Depositi Locomotive e delle Officine in modo da ottenere il massimo rendimento dalle sinergie del processo della Manutenzione e della Condotta e di ridurre così l’indisponibilità dei rotabili, ottenendo un miglioramento dell’uso dei mezzi.

A tale proposito, le parti convengono di utilizzare una squadra polifunzionale di operatori alle dipendenze del responsabile dell’Area Produzione, oppure alle dipendenze del responsabile dell’area Esercizio, in linea di principio, là dove le attività manutentive verranno svolte su turno in terza.

Il ruolo di Responsabile dell’Area Esercizio, laddove istituito, è individuato in area Quadri (Quadri del settore Officina e Trazione, operanti nei Piazzali). I Quadri territorialmente interessati da tale processo, verranno individuati con una prova selettiva di carattere tecnico, per verificare le attitudini necessarie per assumere il nuovo ruolo di Responsabile dell’Area Esercizio.

TRATTATIVE TERRITORIALI

In considerazione del rispetto degli impegni assunti nei confronti della Produzione programmata a fronte della domanda del mercato per l’anno 2001, le parti si impegnano ad avviare a valle della firma del presente accordo e a concludere, entro un mese, accordi territoriali a livello dei presidi di manutenzione della Divisione Cargo, con l’obiettivo di:

Ø     varare la microstruttura coerentemente con il presente accordo e con l’accordo del 17 luglio 2000

Ø     concordare le modalità applicative del nastro lavorativo settimanale e dell’orario giornaliero funzionale alle esigenze produttive di ciascuna officina

Ø     dare operatività, laddove esistente, alla riorganizzazione del piazzale secondo i principi stabiliti dal presente accordo

Le parti si impegnano ad effettuare una verifica finale dell’andamento della trattativa entro un mese dalla stipula del presente accordo, con l’impegno di concordare, comunque, delle soluzioni relative a situazioni non ancora definite sul territorio.

Allegato  F

UFFICI

Per il settore tecnico-amministrativo saranno concordate le azioni per la gestione dei processi di efficientamento particolarmente necessarie in questa fase anche in considerazione delle ricadute dovute alla introduzione dei diversi modelli organizzativi e delle tecnologie informatiche.

INIDONEI

Per quanto riguarda il personale inidoneo definitivo al profilo di esercizio alla firma del presente accordo, le parti, considerata la condizione di esubero, convengono sulla immediata attivazione delle azioni previste in applicazione degli accordi in materia. In relazione a quanto precede,  a livello regionale si procederà alla formalizzazione degli atti conseguenti.

Allegato  B

Addì 19 novembre 2001

Tra

FS per conto del Gruppo, Trenitalia e RFI

e

FILT -FIT-UILT-SMA-FISAFS

Considerato che:

-           la vigenza del Fondo per il perseguimento di politiche attive di sostegno del reddito e dell’occupazione per il personale del Gruppo FS scade il 20.7.2002, data di compimento del 4° anno dalla pubblicazione sulla G.U. del Decreto ministeriale di recepimento dell’accordo istitutivo del Fondo stesso;

-           le parti confermano l’efficacia del Fondo quale strumento di gestione delle ricadute sul versante del lavoro in relazione al permanere del  processo di riorganizzazione, risanamento e sviluppo delle Società del Gruppo FS;

si conviene quanto segue:

-           di prorogare fino al 31.12.2005 la validità del Fondo ai sensi dell’art. 15 dell’accordo di costituzione del Fondo stesso;

-           nel rispetto del principio di pariteticità, di integrare il Comitato amministratore del Fondo di cui all’art.5 dell’accordo istitutivo, di un ulteriore esperto, rispetto a quelli previsti, nominato dalla organizzazione sindacale UGL Ferrovie e dal Gruppo FS;

-           entro il 30.4.2002 le parti verificheranno le eventuali esigenze di adeguamento delle normative vigenti in materia;

-           il contributo ordinario di cui all’art. 6 dell’accordo di costituzione del Fondo viene versato dalla Società e dai lavoratori mensilmente in corrispondenza delle erogazioni delle retribuzioni mensili, per la necessità di armonizzare le disposizioni relative alla contribuzione delle aziende interessate con quelle concernenti la predisposizione delle previste scritture contabili;

-           di ridurre, con riferimento all’art.6 dell’accordo di costituzione del Fondo e a far data dal 1° gennaio 2002 e fino al 31.12.2002, con ripristino all’1.1.2003 della normale contribuzione prevista dall’accordo istitutivo del 21.5.1998, il contributo a carico delle aziende e dei lavoratori nella misura dei 2/3, con conseguente rideterminazione del contributo annuo complessivo. Tutto ciò in considerazione delle disponibilità maturate che consentono una temporanea riduzione dei versamenti senza incidere sulle finalità del Fondo. Correlativamente l’Azienda riconoscerà, in aggiunta a quanto previsto al paragrafo I dell’accordo in materia di Premio di risultato 2001 stipulato in data odierna, un importo una tantum pari a £. 200.000 (€ 103,29).

 

CORPORATE

 

   PREMIO DI RISULTATO  ANNO 2000  -  Criteri   

  SEDI TERRITORIALI

        K =  Amministrati / Amministratori

  SEDE CENTRALE

        Media contrattuale

 

RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.

 

   PREMIO DI RISULTATO  ANNO 2000  -  Criteri   

 

  MOVIMENTO (Direzioni Comp.li Movimento e Unità Terr.li Movimento)     

 

     C1 -  Indice di produttività globale:  treni x km / agenti medi (imp) 

                                                                treni x km / agenti medi (rete)

     C2 -  Indice di puntualità

 

     K = 0,5 x  C1  +  0,5 x C2

 

 

  INFRASTRUTTURE (Direzioni Comp.li Infrastrutture e Unità Terr.li Infrastrutture)

 

     C3 -  Indice di complessità infrastrutturale:   km virtuali / agenti medi (imp)

                                                                              km virtuali / agenti medi (rete)

     C4 -  Indice di disponibilità infrastrutturale:   durata media anormalità con ritardo treni (imp)  .

                                                                                                 Durata media anormalità con ritardo treni (rete)                      

 

     K = 0,5 x  C3  +  0,5 x 1/C4

 

RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.

 

  DIREZIONI DI ZONA   

 

     K =   indice D.C.I. + indice D.C.M. (residenti nella medesima località)

                                      2

  OFFICINE NAZIONALI

 

     C1 -  Indice di produttività globale: ore anno ai servizi diretti / agenti medi (imp)  . 

                                                               ore anno ai servizi diretti / agenti medi (rete)

     C2 -  Valore della produzione  (determinato su tipologie di lavorazione che costituiscono almeno il 70% delle ore di produzione)

     C3 -  Costi della produzione  (determinato sulle stesse tipologie di lavorazione individuate per il calcolo del C2 produzione)

     K = 0,6  x  C1   +   0,4  x  C2/C3

 

  MAGAZZINI NAZIONALI

     C1 -  Indice di produttività globale:   voci trattate, n° spedizioni, carichi movimentati /agenti medi (imp)  

                                                                      voci trattate, n° spedizioni, carichi movimentati / agenti medi (rete)

     C2 -  Indice di puntualità e/o efficienza  (tempo medio per soddisfacimento interno delle richieste di rifornimento, trasmesse dagli utilizzatori)

     C3 -  Indice di qualità per il livello di servizio  (tempi di resa nei trasporti a destino e affidabilità del servizio nelle consegne nei luoghi di impiego)

     K = 0,6 x  C1  +  0,3 x C2  +  0,1 x C3

 

RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A.

 

  UNITA’ SANITARIE TERRITORIALI

 

     C1 -  n° di visite effettuate nell’anno 

     C2 -  consistenza media annua dell’unità

     K = C1 / C2

 

  NAVIGAZIONE e SEDE CENTRALE

     Media contrattuale 

 

PREMIO DI RISULTATO

(Accordo generale)

 

Addì 19 novembre 2001

 

TRA

FS per conto del Gruppo, Trenitalia e RFI

E

L’OR.S.A. ,

 

in applicazione dell’art. 91, “Premio di risultato annuale” del vigente CCNL 6.2.98, in relazione agli approfondimenti intervenuti tra le parti fino alla data odierna, si conviene sui seguenti criteri e sulle seguenti modalità per la corresponsione del Premio di Risultato per gli anni 2000 e 2001, che verrà erogato ai dipendenti, ai sensi di quanto riportato ai paragrafi I e II, con il ruolo paga del mese di gennaio 2002.

I

 

A)      Per ciascuna Società/Divisione/Unità, si individuano gli indicatori per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi di produzione/efficienza/qualità, le formule per la determinazione dei montanti ed i montanti stessi attribuiti a ciascuna Unità produttiva, come indicati negli allegati al presente accordo.

Ai fini della graduazione delle unità produttive si rinvia a quanto riportato nelle tabelle allegate;

 

B)   entro il 10 dicembre p.v., al livello periferico competente, le strutture aziendali interessate e le strutture territoriali/decentrate delle OO.SS. stipulanti dovranno concordare le modalità di ripartizione del montante di cui alla precedente lettera A) assegnato a ciascuna Unità produttiva, tra gli impianti e/o tra le aree funzionali/parametri della stessa unità produttiva territoriale;

 

C)  qualora entro la suddetta data del 10 dicembre p.v. al livello periferico competente non vengano raggiunti gli accordi sulla ripartizione di cui alla precedente lettera B), fatti salvi i distinti montanti assegnati a ciascuna unità produttiva, gli stessi saranno ripartiti in relazione alle aree funzionali in un rapporto da 1 a 1,4 tra valore minimo e valore massimo individuale, secondo la seguente articolazione:

 

Personale    I Area            coefficiente  1

Personale   II Area           coefficiente  1,1

Personale III Area            coefficiente  1,25

Personale IV Area            coefficiente  1,35

Personale  V Area             coefficiente  1,4.

 

Per quanto riguarda la corresponsione del Premio di risultato per gli anni 2000 e 2001 al personale con contratto FS utilizzato nelle Società Metropolis e Italferr, le medesime attiveranno entro il 28 novembre p.v. il confronto con le OO.SS. stipulanti per la definizione degli specifici accordi in materia.

 

II

 

I miglioramenti delle performance realizzate ed in via di realizzazione nelle società del Gruppo, comportano il riconoscimento di un importo di £. 700.000 (€ 361,52) medie annue come risultante dalla tabella di seguito riportata, tenendo conto della distribuzione della forza per ciascun livello:

 

                   liv. 1 :          £.   395.380 pari a    204,20

                   liv. 2 :          £.   482.360           249,12

                   liv. 3 :          £.   533.760           275,66

                   liv. 4 :          £.   561.440           289,96

                   liv. 5 :          £.   616.790           318,55

                   liv. 6 :          £.   660.290           341,01

                   liv. 7 :          £.   735.410           379,81

                   liv. 8 :          £.   869.840          449,23

                   liv. 9 :          £. 1.087.300           561,54

 

Tale importo verrà erogato al personale con contratto FS in forza alle società del Gruppo alla data del 1° gennaio 2002, con il ruolo paga del mese di gennaio 2002. 

III

In relazione alle risorse economiche individuate a seguito della sottoscrizione dell’accordo in materia di Fondo di sostegno al reddito per il 2002, raggiunto in data odierna, verrà attribuito al personale con contratto FS in forza alle società del Gruppo alla data del 1° gennaio 2002, l’importo una tantum di £. 200.000 (€103,29) che analogamente al premio di risultato non avrà effetti sul trattamento di fine rapporto, con il ruolo paga del mese di gennaio 2002.

 

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