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1°
Convegno Nazionale Capi Deposito Roma,
16 ottobre 2001 ore 10.30 - Stazione Termini Segreteria. SASM – ORSA Documento
Conclusivo Nel
fare il 1° Convegno non ci aspettavamo di certo risolvere tutti i
problemi dei C.D., ma sicuramente,
comunicare tra di noi al fine di porre in evidenza le problematiche della
categoria. All’interno
di una riflessione, la più razionale possibile, l’obiettivo più
immediato è quello di far partecipe gran parte dei Capi Deposito e Capi
Settore, del nostro
malessere, della nostra professionalità, del nostro impegno e abnegazione
che da sempre esprimiamo. Le nostre motivazioni, che se non adeguatamente
coltivate inaridiscono. Questo
obiettivo può essere raggiunto attraverso una maggiore comunicazione tra
di noi, veicolando informazioni, documentazioni e intendimenti. Siamo
consapevoli che nulla risulta essere così facile, comunque quanto sopra
deve portarci, sfumando e smussando il più possibile le nostre
insoddisfazioni, ad uno sviluppo positivo dei nostri obiettivi, attraverso
i negoziati contrattuali. Dal Convegno, organizzato dal Sasm/Orsa al quale hanno partecipato C.D. venuti da tutte le Regioni italiane, sono emerse le seguenti problematiche: 1)
Ricercare il modo più idoneo per portare avanti le nostre
rivendicazioni. 2)
Giusti riconoscimenti economici determinati dalle attuali regole
contrattuali. Rivendicazione dell’applicazione dei percorsi contrattuali
dei Quadri.(super minimo, indennità di posizione, carichi di lavoro e
confini delle proprie mansioni, livelli retributivi, il tutto rispetto
anche a quei “ritorni” in tema di sicurezza, di qualità e di crescita della
produzione dell’attività di condotta). 3)
L’efficienza e la professionalità delle persone deve essere
valutata da criteri oggettivi. 4)
Investimento da parte della società, sulla figura del Capo
deposito Quadro, come funzione tecnico/specialistica manageriale. 5)
Chiarezza delle mansioni da svolgere, confini normativi e giuridici
dei nostri compiti, attrezzature e strutture per svolgere al meglio il
nostro ruolo. 6)
Rivendicazione dell’applicazione dei percorsi contrattuali per i
Quadri.(ex art. 123 CCNL) 7)
Applicazione delle norme e leggi a salvaguardia della qualità e
sicurezza del lavoro. 8)
L’inquadramento di tutti i C.D., attraverso percorsi formativi,
deve avere un'unica graduatoria professionale per le tre divisioni di
trasporto. 9)
Nomine a Capo Deposito Sovr., di tutti i macchinisti facenti
funzioni CD che hanno
maturato il diritto. 10)
Instaurazione di una rete di studi legali per la difesa specifica
dei diritti economici e sociali (vedi Mobbing e mancata corresponsione
delle indennità, prese di posizioni unilaterali della Società (vedi
alcuni “Ordine di servizio interni”)). 11)
Riunioni periodiche
che permettano a tutti di essere aggiornati sulle risultanze dei confronti
negoziali. 12)
Condanna dei vertici FS che pur di ridurre i costi di gestione
penalizzano la qualità del lavoro, sostituendo i quadri con personale non
idoneo allo svolgimento di tali mansioni, con conseguenti riflessi
negativi sulla qualità e sicurezza del servizio. Ci
sembra infine che, i nostri superiori,
invece di coltivare e valorizzare, la nostra predisposizione
tecnico/specialistica e manageriale
di Quadro, la stiano corrodendo, svilendo le nostre motivazioni. Non
si può restare a guardare, o peggio, favorire certe azioni aziendali
unilaterali “per propri tornaconti”. E’
nostro intendimento organizzare altri incontri al fine di instaurare
un dibattito costruttivo per la categoria, portando a termine
gli obiettivi sopra citati. Per informazioni TEL. Pesce Alessandro (SV) 335/7677156 Pozzi Giorgio (RM) 06/4456789 D’addetta Raffaele (AN) 339/4444496 Pisante Antonio (MI) 338/8203275 Giuffrida Mario (PA) |