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COMUNICATO n. 24 del 25 ottobre 2000 Braccio
di ferro sul CCNL dei ferrovieri, sciopero nazionale dell’OR.S.A. Fallita la procedura di
conciliazione espletata al Ministero del Lavoro, per tentare di risolvere
la controversia contrattuale, in atto ormai da un anno con la FS-Spa, l’OR.S.A.
ha proclamato lo sciopero nazionale dei lavoratori delle Ferrovie dello
Stato dalle ore 21.00 del 18 alla stessa ora di domenica 19 novembre. L’OR.S.A.
ha rinnovato ad Agens, l’associazione confindustriale cui è associata
FS-Spa, l’invito ad avviare il negoziato per il rinnovo del CCNL sulla
base della piattaforma rivendicativa presentata lo scorso 1° agosto solo
a seguito dell’accordo conseguito l’8 giugno con il Ministro dei
Trasporti Bersani. Nell’accordo è infatti previsto che il negoziato
contrattuale dovrà definire tutte le tematiche riferite al processo di
risanamento e sviluppo ed al perseguimento dell’equilibrio di bilancio
delle F.S., in modo che non si determini decurtazione del reddito
individuale dei lavoratori ovunque impegnati nel gruppo FS. Queste tutele
dovranno essere garantite sia per la vigenza contrattuale che per i
successivi rinnovi ed anche in caso di trasferimento e di cessione di ramo
d’azienda. Lo
stesso dicasi per i regimi di orario che, sempre in base al protocollo
ministeriale, dovranno essere conformati in modo da assicurare standard di
sicurezza non inferiori a quelli in atto. L’OR.S.A.
infine ha chiesto ad Agens di impostare l’articolato contrattuale in
modo da recepire l’impegno assunto dal Governo di applicare il CCNL in
discussione a tutte le imprese ferroviarie che opereranno in Italia.
Questa clausola sociale serve per evitare che una liberalizzazione del
sistema ferroviario, impostata (come vorrebbe Confindustria) sulla
concorrenza al più basso costo contrattuale, possa produrre gli stessi
disastrosi risultati della privatizzazione delle ferrovie britanniche e
far trovare i lavoratori, come è avvenuto per Telecom, in cassa
integrazione senza alcuna protezione sindacale e senza prospettive di
rientro. La Segreteria
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