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Roma, 26 gennaio 2000Comunicazione n. 4/2000
Per l’OR.S.A.
l’accordo FS-SBB sulle merci è un’operazione a perdere
L’annunciato incontro odierno, tra
Governo-FS-Confederazioni Sindacali, sulla controversa costituzione della
società italo-svizzera “Cargo SI” (in partecipazione paritaria) per
il trasporto delle merci, è tardivo perché avviene dopo l’impegno
assunto dai Ministri dei Trasporti di Italia e Svizzera che ha sancito
ufficialmente le decisioni che i vertici di FS-Spa e SBB avevano già
assunto con l’accordo commerciale in corso già da un anno. Probabilmente se l’OR.S.A. non avesse denunciato
quell’accordo, dimostrandone, con un particolareggiato documento di
contestazione, gli svantaggi economici, industriali e strategici, oggi non
si starebbe neanche a discutere dell’operazione con i Ministri Amato e
Bersani. Contro questa scelta di frammentazione societaria che
offre la palese ed immediata dimostrazione della fragile tenuta di
quell’accordo contrattuale che tanto frettolosamente è stato siglato il
23.11.99, i sindacati dell’OR.S.A. (FISAFS-COMU-UCS-SAPEC-SAPENT)
tornano a scioperare dalle 21.00 del 3 febbraio alle 21.00 del giorno
successivo. I lavoratori delle ferrovie che sono stati assegnati
alla Divisione Cargo sono ora fortemente preoccupati per l’imminente
passaggio (anche se inizialmente in posizione di distacco) al libro
matricola della società italo-svizzera per le possibili conseguenze
negative sul piano delle tutele contrattuali ed occupazionali. Cresce
tuttavia il disagio di tutti i ferrovieri che si sono disarticolati nelle
altre Divisioni e vedono così di giorno in giorno prendere corpo la
disgregazione aziendale e la perdita dei tradizionali riferimenti
aziendali. L’OR.S.A. che ha rappresentato, ai più alti
livelli istituzionali, le ragioni che sono alla base delle azioni
sindacali in atto, ritiene che sia utile per il Paese l’apertura di una
riflessione sulla questione ferroviaria e che possano ancora realizzarsi
le condizioni per la ripresa di un dialogo franco e costruttivo. Ritiene
invece inutile e dannosa ogni iniziativa di soffocare la legittimità
delle proteste in atto ricorrendo alla decretazione d’urgenza per
impedire l’esercizio costituzionalmente garantito dello sciopero. La Segreteria
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