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- Settore ferrovie - FISAFS - COMU - UCS - SAPEC- SAPENT* E-MAIL: FISAFS@MCLINK.IT + www.cuneo.net/fisafsAttenzione alle truffe!!! Con
lo sciopero del 3-4 febbraio u.s. i ferrovieri hanno palesemente
manifestato la propria opposizione all’accordo precontrattuale del
23.11.99 rispondendo in modo massiccio alle falsità, alle pressioni
ideologiche e all’arroganza del potere. La stessa proclamazione di un
altro sciopero nelle ferrovie, annunciato per il giorno 18 di questo
stesso mese, e l’ordinanza del Ministro Bersani con la quale si voleva
imporre ai ferrovieri la
circolazione di tutti i treni (garantiti o meno) comunque messi in
circolazione nell’arco delle 24 ore di sciopero, hanno sortito
l’effetto opposto di quello auspicato. I lavoratori delle FS hanno riposto picche!!! Non solo. E’ ormai partita a pieno ritmo la
raccolta delle firme in opposizione all’accordo del 23.11.99 con il
quale -è bene ribadirlo- vengono posti in serio rischio: ü
la
tenuta occupazionale nelle ferrovie per la cessione di rami di attività (è
il caso della JV italo svizzera nel settore delle merci) ed il passaggio
diretto di lavoratori ad altri enti o imprese (è il caso del passaggio
delle attività previdenziali del Fondo pensioni FS all’INPS); ü
la
capacità d’imporre alle imprese ferroviarie l’applicazione di un
contratto unico che assicuri adeguati livelli di sicurezza di qualità e
di retribuzione (come è previsto invece dal D.L.vo 422/97, art.19 lettera
l, per il trasporto regionale); ü
il
riconoscimento dell’atipicità del lavoro ferroviario e conseguentemente
il riconoscimento contrattale delle specificità e delle professionalità
presenti nella categoria; ü
gli
attuali livelli salariali (con l’introduzione dell’Elemento
Retributivo Individuale garantito fino al 2003) per il taglio del 18-20%
del monte complessivo del costo del lavoro; ü
le
tradizionali garanzie contrattuali frutto di anni e anni di lotte
sindacali (Ferie, festività, nastri ed orari lavorativi). I
ferrovieri, in forma sempre più crescente, hanno ormai decretato il “de
profundis” di quell’accordo del 23.11.99 e non si vede dunque come
possano cambiare idea da qui al giorno 18 febbraio, quando dovrebbe (il
condizionale è d’obbligo) andare in attuazione lo sciopero proclamato
dai sindacati firmatari di quell’accordo sciagurato del quale ora,
grottescamente, rivendicano il rispetto (il 5 novembre avevano anche dato
l’assenso alla costituzione della società italo-svizzera Cargo SI). Non
si comprende perché i ferrovieri dovrebbero contribuire al loro suicidio
contrattuale! |