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n. 0001/SG/MG/
Sig. Direttore
Generale R.U. Roma,
4 gennaio 2000
FS-Spa OGGETTO:
Rinnovo tessere e biglietti famigliari In
questo periodo, nelle segreterie degli impianti ferroviari e negli uffici
dei CRC si presentano molti dipendenti per chiedere il rinnovo o la
convalida delle concessioni di viaggio dei loro famigliari. Dopo le prime lamentele individuali, ci è stato
segnalato che nelle suddette segreterie e nei CRC, per l’espletamento di
queste pratiche viene richiesto all’interessato di presentare il
certificato attestante lo “stato di famiglia” mentre non viene
accettata l’autocertificazione. Alle rimostranze di quanti si sono richiamati alla
legge Bassanini che -si ricorderà- obbliga
gli uffici pubblici ad accettare le dichiarazioni sostitutive per tutta
una serie di notizie riguardanti il rapporto tra cittadini e pubblica
amministrazione e consente di facilitare il disbrigo delle pratiche
amministrative proprio tramite l’autocertificazione, gli addetti alle
segreterie ed ai CRC hanno obiettato che “per ordini superiori” le
autocertificazioni non possono essere accolte. Ora, i dipendenti che si sono rivolti alle
circoscrizioni e agli uffici
comunali per il rilascio dei rispettivi Stati di Famiglia, si sono sentiti
rispondere che tali certificazioni vengono rilasciate in carta semplice
soltanto per “uso assistenza”, mentre per quelle riguardanti atti tra
privati la certificazione deve essere prodotta in bollo. E’ chiaro, dunque che ai dipendenti non resta altro
da scegliere tra il pagamento delle 20.000 lire del bollo o la richiesta
(mendace) di rilascio per “uso assistenza”. Ambedue ingiustificate. L’aver dato disposizione di non accogliere le
autocertificazioni, secondo la scrivente Segreteria, è in controtendenza
rispetto allo spirito della riforma della pubblica amministrazione. E se
è vero che la Società FS-spa è ora sottoposta a regime privatistico è
pur vero che resta un’azienda fortemente connotata dalle caratteristiche
pubbliche, sia per la proprietà sia per la funzione
svolta. Inoltre, dal momento che la Società FS-spa per il
personale che è alle sue dipendenze, quale “soggetto esercente di
pubblico esercizio”, svolge funzioni pubbliche, come giustamente
riportato nella Circolare 1671 del 1 aprile 1999, punto 1. Premessa, 3°
capoverso, -applicando le normative fiscali e previdenziali- è sempre al
corrente della situazione famigliare, non si comprende la ragione per cui
si è ritenuto necessario subordinare il rinnovo delle concessioni alla
presentazione dello “stato di famiglia”. Semmai si fosse voluto
accertare la composizione del nucleo famigliare è ben chiaro che da
questa non è desumibile la sussistenza dei figli dei dipendenti quando
questi non siano conviventi. Allora perché non accogliere per questi atti amministrativi,
che il DPR 20.10.98, n. 403 definisce tali, le autocertificazioni dei
propri dipendenti? Un’ultima annotazione. La Circolare 1671/99 emanata
dalla S.V., al punto 2 chiarisce ancor meglio quali sono le
“certificazioni” che possono essere prodotte in forma di
“dichiarazioni sostitutive”, rimandando all’art. 2 della L.
4.1.1968, n. 15, e tra queste, appunto lo stato di famiglia. Da qui, pertanto, il nostro rilievo sulla inopportunità della disposizione emanata in data 24 giugno 1999 dalla Funzione Attività Sociali della Sua D.G.R.U. La Segreteria Generale |