![]() |
![]() |
![]() |
*
Via Magenta n° 13 - 00185 Roma ( 06/4456789 F.S.
970/22799–66894 Fax: 06/44104333 F.S. 970/24333
Settore ferrovie FISAFS - COMU - UCS - SAPEC- SAPENT* E-MAIL: FISAFS@MCLINK.IT + www.cuneo.net/fisafsFacciamoli
uscire allo scoperto!
La
sottoscrizione del CCNL 1996-1999 è avvenuta il 6 febbraio 1998, dopo un
lungo periodo d’incubazione.
_ Il 23 aprile
1996, l’Assemblea dei Direttivi Unitari approva il primo documento di
linee guida per la Piattaforma contrattuale 1996-’99.
_ Il 26 luglio
1996, le Segreterie Nazionali Filt-Fit-Uilt-Fisafs inviano la Piattaforma
per il rinnovo contrattuale ’96-’99 che i mille delegati
dell’Assemblea, svoltasi a Chianciano tra il 23 ed il 25 luglio, avevano
preventivamente discusso ed approvato.
_ Il confronto con
la Società parte a settembre dello stesso anno e si protrae fino
all’accordo preliminare del 9 maggio 1997 che, sostanzialmente, conferma
le richieste economiche dei sindacati (aumento tabellare di 170mila lire
al parametro 167 oltre al salario professionale ed al premio di
risultato).
_ Da quel momento
in avanti, parte una lunga trattativa che ininterrottamente porterà alla
stesura dell’articolato del CCNL 1996-’99, sottoscritto -come detto-
il giorno 6 febbraio 1998.
_ Si svolge subito
dopo un dibattito molto intenso tra i ferrovieri chiamati al referendum
nei primi di marzo sul contratto firmato. Il referendum passa di misura. Lungo
tutta questa procedura di confronto e di acquisizione del consenso tra i
lavoratori delle ferrovie, è stato forse compiuto l’ultimo atto di vera
democrazia sindacale. Ora
siamo di fronte ad una nuova stagione sindacale. Una stagione senza
aggettivi perché è ancora ai suoi albori.
_ Dopo la rottura
del fronte sindacale rispetto al Piano d’impresa, sulla Direttiva del
Governo per le FS e sugli Ordini di servizio emanati unilateralmente da
Cimoli per la divisionalizzazione dell’azienda, si avvia un confronto
con i ferrovieri sugli assetti societari delle FS e si assume l’impegno
in tre assemblee nazionali (Milano-Firenze-Napoli) di contrapporsi al
processo di frammentazione societaria varato dal CdA.
_ Trascorsa
l’estate del ’99, si ricompatta il fronte sindacale per
l’intervenuta pressante richiesta confederale e governativa di
anticipare il confronto sui rinnovi contrattuali e di chiuderli prima
dell’apertura del Giubileo.
_ 29 ottobre 1999,
si definisce un documento di percorso per la formazione di una piattaforma
contrattuale.
_ Ai primi di
novembre ’99, la società FS vuole stringere i tempi e chiede al Governo
d’intervenire. I sindacati (soprattutto la Filt-CGIL) fa partire le
assemblee per gli iscritti e “legittima” quel documento
interpretandolo secondo la propria impostazione.
_ 17 novembre
’99, dopo riunioni informali e semisegrete, alla presenza dei Ministri
del Tesoro e dei Trasporti, viene siglato un testo di accordo
precontrattuale e tre allegati riguardanti: Servizi minimi legge 146/90,
le nuove modalità delle assunzioni, le uscite del personale.
_ L’OR.S.A. non
firma e dichiara immediatamente lo sciopero del 12-13 dicembre.
_ Il 23 novembre
’99, sindacati, Società FS e Ministri del Tesoro e dei Trasporti
firmano in “pompa magna” i testi degli accordi. Come
è dimostrato, questa volta, per la prima volta nella storia della nostra
azienda, i lavoratori vengono completamente estraniati dal processo di
costruzione della piattaforma contrattuale. In pochissimi giorni viene
deliberatamente firmato un accordo sul taglio del costo del lavoro del
18-20% e vengono annunciati pesanti arretramenti rispetto alle tutele
tradizionalmente previste nei ccnl dei ferrovieri ed altre categorie di
lavoratori. Sono
trascorsi ormai due mesi, ed una buona parte del tempo previsto per la
stesura dell’articolato del nuovo CCNL, se ne è andato in silenzio,
senza che ai lavoratori venisse spiegato cosa esattamente si cela
nell’accordo. L’unico documento che si è visto circolare, rappresenta
il tentativo goffo e meschino di dimostrare la “coerenza” dei testi
firmati con il famoso documento intersindacale del 29 ottobre ’99. Se
questo è il nuovo corso del
sindacato unitario sarà bene che i lavoratori aprano gli occhi! Si
sveglino prima che sia troppo tardi e magari nel giro di qualche settimana
si ritrovino tra capo e collo un nuovo CCNL, non discusso, non approvato,
non sottoposto a referendum e protetto dal Decreto antisciopero che la
CGIL sta chiedendo a gran voce ormai da mesi! L’OR.S.A.
resiste! Ha proclamato un nuovo sciopero per il 3-4 febbraio per dare
un’ulteriore possibilità ai lavoratori di risvegliarsi dal torpore e di
riappropriarsi del proprio diritto-dovere di difendersi da questo pesante
attacco alle loro condizioni di lavoro e alle loro retribuzioni. Roma, 11 gennaio 2000 La Segreteria Generale |