COMUNICATO

 

Cambio al vertice di FS

 

Il romanzo sul cambio dei vertici ferroviari, durato praticamente tutta l’estate, giunge finalmente alla sua puntata finale e forse il Gruppo FS uscirà da una situazione di stallo e di immobilismo che è costata mesi importanti e che ora vanno recuperati.

 

Le dimissioni dell’Ing.Catania annunciate ieri, consentono di pensare ad una rapida soluzione della crisi dei vertici FS, riteniamo da tempo queste dimissioni un atto necessario (pur senza soffrire di particolari acrimonie nei confronti dell’Ing.Catania) per il semplice motivo che in questi anni in cui la politica, bisognosa di aggiustare i propri conti, ha usato la scure nei confronti delle risorse destinate al trasporto ferroviario, il Top manager non ha tutelato il gruppo FS con l’energia e l’incisività necessarie alla gravità dei tagli che sommati alla polvere nascosta sotto i tappeti dalla precedente gestione Cimoli ha fatto precipitare l’impresa ferroviaria in una crisi finanziaria con cui il lavoro e la produttività dei ferrovieri nulla hanno a che vedere.

 

L’intenzione di ricorrere a manager di provata esperienza ferroviaria nella formazione del nuovo gruppo dirigente ci trova concordi, non tanto perché solleticati da particolari simpatie, ma confidenti che nelle fasi di dialogo e confronto con la controparte almeno non avremo bisogno di interpreti e traduttori più o meno affidabili.

 

Le priorità su cui riteniamo debba impegnarsi il nuovo gruppo dirigente sono:

 

- La sicurezza

  Le ferrovie italiane sono ormai di fronte ad importanti innovazioni tecnologiche che richiedono adeguate soluzioni di organizzazione del lavoro per far si che, oltre alla maggiore competitività, producano maggior qualità, migliori condizioni di lavoro e soprattutto maggior sicurezza.

 

- Le risorse finanziarie

  Occorre recuperare adeguati flussi di risorse finanziarie, per uscire dalla crisi provocata dai continui tagli ai contratti di servizio e di programma, dalla risorse destinate al TPL ferme ai valori del 1997 e dal contemporaneo blocco delle tariffe.

 

- Il rinnovo del CCNL delle attività ferroviarie

Un rapido e adeguato rinnovo del CCNL delle attività ferroviarie (in scadenza al 31.12.06) che consenta al Gruppo FS, evitando dannosi periodi di conflittualità, trasformazioni organizzative condivise riconoscendo ai propri dipendenti i necessari recuperi salariali. Su questo fronte è poi necessario impegnare anche le istituzioni perchè nel settore vi sia l’applicazione di un unico CCNL (Attivita Ferroviarie) per uscire dal dumping contrattuale che lo sviluppo della concorrenza rende sempre più intollerabile.

 

A monte di questo percorso è inoltre necessaria un opera di ricostruzione di affidabili relazioni industriali, annullando tutti i licenziamenti legati al problema sicurezza, senza attendere le soluzioni imposte dalla magistratura e applicando immediatamente gli accordi sulla disgiunzione del VACMA (uomo morto) senza attendere, anche in questo caso, le imposizioni degli interventi esterni, tutti orientati in questa direzione.

 

 

  

Roma, 07/09/2006

 

  

La Segreteria Generale

Armando Romeo