Comunicato della Segreteria Generale OR.S.A. -Ferrovie

sulla situazione delle FS

 

La situazione in cui versa l’Impresa ferroviaria FS presenta elementi di autentica, seria preoccupazione, sia sotto il profilo delle prospettive, sia sotto quello del bilancio.

Alla carenza di un piano industriale si aggiungono i risultati gestionali pesantemente negativi, esito di una fallimentare conduzione manageriale.

Il consuntivo 2005 riportava già 600 milioni di euro di perdita, cui ora vanno ad aggiungersi i tagli della finanziaria conto 2006 di altri 580 milioni di euro: per un totale di 1 miliardo e 100 milioni di euro. Si può prevedere che il bilancio 2006 si chiuderà con circa 1 miliardo e 300 milioni di euro di perdita, in grandissima parte a carico di Trenitalia.

Non sappiamo chi pagherà le gravi inefficienze che hanno portato alla disastrosa situazione attuale, sia economica che industriale. Ci auguriamo che, come è sempre accaduto, non vengano scaricate sui lavoratori, con ulteriori ristrutturazioni, e/o sulla collettività, in termini di tagli sui servizi e sulla qualità/sicurezza del servizio.

Quello che sappiamo è che occorre immediatamente conoscere quali azioni l’azienda intenderebbe porre in essere per arginare il deficit e rilanciare l’impresa. Quelle azioni componenti quel c.d. “Piano di rientro”, ancor oggi sconosciuto, che sappiamo il Consiglio di Amministrazione, in sede di approvazione di bilancio 2005, ha richiesto al top managment, in considerazione delle gravi perdite.

E’ necessario che il sindacato  si attrezzi immediatamente, elaborando un documento rivendicativo, che possa evidenziare, con chiarezza, al nuovo Governo-azionista il punto di vista del lavoro sulle FS e sulle ferrovie nel nostro Paese.

Sotto il primo aspetto chiarezza sugli assetti societari, nel senso di un’unica azienda nazionale integrata, portante del sistema di trasporto ferroviario nazionale, qualificato dalla natura di servizio sociale pubblico.

Sul versante del lavoro, la necessità di clausole sociali, atte a rendere il processo in fieri compatibile con le esigenze e le aspettative dei lavoratori.

Al nuovo Governo deve rivolgersi la richiesta delle organizzazioni dei lavoratori affinché intervenga con celerità per invertire la tendenza fortemente negativa, aggravata, come detto, dalla finanziaria 2006, ripristinando elementi di certezza nei flussi finanziari conto gestione e conto capitale, per uno sviluppo reale del servizio di trasporto ferroviario.

Tendenza altrettanto negativa è quella che registriamo sul versante della qualità del servizio ed in primo luogo della sicurezza.

Anzi, al contrario, gli accordi ed impegni conseguenti assunti con tutte le OO.SS.  quotidianamente e sistematicamente vengono disattesi dalla dirigenza aziendale, che anche in tale direzione palesa la propria inaffidabilità ed inefficienza.

In questa ottusa logica si inquadra la condotta persecutoria posta in essere da FS nei confronti dei lavoratori che reclamano maggior sicurezza, propria e del servizio, ed il pretestuoso, quanto ingiusto e proditorio, licenziamento del nostro collega, rappresentante della sicurezza dei lavoratori, Dante De Angelis. Ingiustizia questa che reclama quell’emendamento, che solo la reintegrazione piena del nostro collega e RLS Dante De Angelis potrà soddisfare.

 

Roma 9 maggio 2006.