Comunicato Stampa del 30 marzo 2006 ore 19.00

 Sciopero dei ferrovieri il 5 aprile 2006, dalle ore 10.00 alle ore 17.00

L’apparecchiatura Vacma, è stata oggetto di contestazione da parte di tutte le OO.SS. che rappresentano i ferrovieri, per la sua monotonia e ripetività, ed  il suo superamento, proprio a causa della dannosità e persino pericolosità per il trasporto ferroviario, è stata oggetto di ripetuti accordi con FS e Trenitalia, volti da un lato a scandirne e realizzarne un processo di disgiunzione dalle apparecchiature di sicurezza (accordi del 19 aprile 2005, 23 giugno 2005, 25 gennaio 2006), dall’altro a modificare radicalmente la funzionalità e l’ergonomicità.

Le contestazioni delle OOSS hanno trovato un fondamento e supporto medico-lavoristico in studi svolti da autorevoli esperti in materia (Prof. Bergamaschi, Bagnara, Costa, Conferenza Stato regioni) e dai numerosi interventi delle ASL (in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, ecc.) che ordinavano a Trenitalia di disattivare e mettere a norma le apparecchiature presenti sui locomotori, considerando il Vacma strumento tale da determinare pregiudizio alla sicurezza della circolazione ferroviaria, incidendo negativamente sulla salute del macchinista.

Nonostante i ripetuti chiari accordi in tal senso, Trenitalia ancor oggi utilizza mezzi di trazione dotati dell’apparecchiatura Vacma, nociva al macchinista e potenzialmente dannosa per la circolazione , non disgiungibile dai sistemi di sicurezza.

L’evento che ha determinato il comportamento del macchinista Dante De Angelis,  necessario, in quanto dovuto e rchiesto ad un Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza eletto dai colleghi ai sensi del Decreto Legislativo 626/94, per la sicurezza di se medesimo, dei suoi colleghi della circolazione ferroviaria, si è verificato per le inadempienze aziendali ai citati accordi sindacali sottoscritti (la disgiunzione Vacma- sistemi di sicurezza a bordo treno) e a causa di carenze ed inefficienze organizzative dell’impresa, per le quali la sostituzione di un agente ha richiesto un lasso di tempo che poi ha determinato il ritardo del treno di 86 minuti. Con sottile ma chiara ironia potremmo dire che 86 minuti di ritardo sono nulla rispetto alle numerose soppressione di treni che l’inefficienza dell’impresa ha determinato in occasione dell’entrata in vigore dello scorso nuovo orario dei treni. Inefficienze che ancora permangono e che sono alla base dell’azione di sciopero del 5 aprile p.v..

Appare del tutto evidente l’esercizio distorto del potere disciplinare, mentre si palesa l’intento, reale, di Trenitalia finalizzato invece a intimidire tutti i macchinisti mediante la sanzione estrema del licenziamento nei confronti di un rappresentante della sicurezza, come il macchinista Dante De Angelis, che con il suo operato, non fa altro che chiedere quello che i lavoratori e gli utenti del servizio ferroviario chiedono: sicurezza.

In questa logica, proprio perchè rappresentante della sicurezza, il comportamento del macchinista Dante De Angelis va considerato esclusivamente volto a garantire la sicurezza del servizio ferroviario; nella stessa ottica per cui il Vacma è stato ritenuto strumento superato, con i citati accordi, da Trenitalia medesima.

Va infine evidenziato che l’OR.S.A. , anche per stigmatizzare il comportamento di Trenitalia nel caso specifico del licenziamento del macchinista Dante De Angelis, ingiusto e contrario alle più fondamentali basi delle relazioni industriali, ha proclamato un’azione di sciopero di 7 ore per il giorno 5 aprile, dopo aver svolto le previste procedure di conciliazione e raffreddamento, nel rispetto della legge 146/90 e successive modifiche, e con la garanzia dell’effettuazione dei servizi minimi previsti dalle deliberazioni della Commissione di Garanzia.

Fine comunicato.