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Roma, 19 gennaio 2006 

Al Dott. Francesco Giavazzi

Corriere della Sera

 

                                                                                                 p.c.    Al Direttore responsabile

Corriere della Sera

Oggetto: lettera di precisazione con cortese richiesta di pubblicazione

 

Egregio Dott. Francesco Giavazzi,

         Nel fondo da lei firmato, pubblicato sulla prima pagina del Corriere della Sera del 19 gennaio, dal titolo “Meno ponti più taxi. Gli impegni che dovrebbe prendere Prodi” scrive, tra l’altro, che “I treni sono lerci perché a vincere gli appalti delle Ferrovie sono sempre le stesse due o tre cooperative di ex ferrovieri …”.

         Quanto da lei sostenuto non corrisponde a verità ed è del tutto privo di fondamento. Com’è noto, infatti, i lavori di pulizia di treni e stazioni non sono dati in affidamento diretto, ma sono appaltati con regolari gare europee.

Le ultime gare per la pulizia dei treni, che si sono svolte recentemente, sono state vinte da imprese private.

Le cooperative, certamente non costituite da ex ferrovieri, operano in pochi casi, sempre avendo vinto gara pubblica nella pulizia degli impianti e delle stazioni.

E’ vero, invece, che esiste un problema di qualità del servizio e che i treni molto spesso, come più volte denunciato anche dalle stesse organizzazioni sindacali, sono sporchi, ma questo è dovuto principalmente al fatto che le risorse che le Ferrovie destinano al settore sono irrisorie e che la quantità di lavoro messo a gara non è sufficiente a garantire un servizio di pulizia adeguato che risponda alle esigenze ed alle aspettative dei viaggiatori.

 

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