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Roma 3 febbraio 2004 “VIOLENZA” SINDACALE
Oggi,
nell’impianto di Santa Maria La Bruna, si è verificato l’ennesimo
atto di arroganza, prepotenza, illegalità da parte della società
Trenitalia. I
rappresentanti aziendali infatti, in spregio alle più elementari norme di
relazioni industriali e in palese, dolosa, violazione dell’art. 39 cost.
e 14 dello Statuto dei Lavoratori, hanno impedito che i lavoratori
svolgessero attività sindacale nei locali dell’officina.
Tale
comportamento, che si accompagna alle gravi azioni di abuso ed inciviltà
poste in essere dai rappresentanti aziendali (vedi a mero titolo
esemplificativo, licenziamenti a seguito della trasmissione Report), oltre
ad essere penalmente censurabile, mostra in tutta la sua evidenza
l’atteggiamento da un lato persecutorio nei confronti dei lavoratori che
svolgono attività sindacale, dall’altro arrogante e noncurante delle
disposizioni legislative in materia.
Tale atteggiamento, intenzionalmente pregiudizievole verso l’OR.S.A. , sindacato che non ha sottoscritto il contratto ma che non può venir compresso nell’attività di democratico dissenso, palesa in tutta la sua gravità l’arretramento culturale sotto il profilo democratico che si vive in Trenitalia ed in F.S. in generale. Inutile
sottolineare e ribadire come una condotta sempre più arrogante e
sprezzante nei confronti dell’attività sindacale sia stata alimentata
ed accentuata dalla sottoscrizione dell’ultimo CCNL. La
Segreteria Generale
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