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Roma,
4 novembre 2003 Prot.
n° 307/SG/OR.S.A. Spett.le
TRENITALIA Roma Spett.le
Divisione Trasporto Regionale Roma Spett.le
Divisione Passeggeri Roma Spett.le
Divisione Cargo Roma Oggetto:
corsi aggiornamento professionale/utilizzazione “simulatore”
La scrivente OS ha appreso della vostra iniziativa di
inviare il personale a corsi di aggiornamento professionali durante
i quali è prevista l’utilizzazione di una nuova apparecchiatura
denominata “simulatore” di cui non è stata fornita ne alle OO.SS né
alle RSU/RLS nessuna informativa né sulle caratteristiche, né sulle
modalità d’uso, né sulle finalità delle risultanze derivanti
dall’uso di detta apparecchiatura. Vi
ricordiamo che da parte Vs esiste una cronica inadempienza rispetto agli
obblighi contrattuali inerenti i corsi di aggiornamento professionale, che
da anni non raggiungono nemmeno i minimi contrattualmente previsti e si
svolgono in modo sporadico e comunque difforme sul territorio nazionale.
Le giornate dei predetti corsi di aggiornamento (5 annue), rappresentano
per il personale oltre ad una ovvia necessità anche un innegabile
diritto. Evidenziamo
anche il vostro continuo operare fuori dai principi, dallo spirito e dalle
caratteristiche che sono proprie dei corsi di aggiornamento utilizzandoli
per iniziative aziendali (psicologo – cultura di impresa, ecc.), il che
rappresenta non solo una violazione contrattuale, ma anche la palese
espressione di una scarsa sensibilità nei confronti dei problemi legati
alla sicurezza e alla qualità del servizio. Le
normative vigenti (non ultimo il dlg.vo 626/94), i termini di riferimento
del contratto sul problema di cui sopra, prevedono una lettura del tutto
opposta della questione; infatti spetta al datore di lavoro la costante
formazione e informazione del personale sulle pratiche correnti necessarie
alle lavorazioni che sottendono al mansionario professionale, piuttosto
che stabilire pratiche sul controllo dello stesso. E’
quindi indispensabile stabilire una continuità e un corretto flusso di
programmi di formazione e informazione, in particolare in una fase di
profonda trasformazione come l’attuale in cui al profondo cambiamento
tecnico e infrastrutturale si somma la continua e massiccia modifica di
norme e regolamenti da parte del gestore dell’infrastruttura (RFI). Considerate
quindi le carenze dell’aggiornamento/formazione professionale, l’uso
dell’apparecchiatura, anziché strumento didattico, nelle condizioni
anzidette assume la funzione, di indagine-verifica di tipo individuale e
quindi di esame che ha l’evidente finalità di costringere il personale
ad un autoaggiornamento professionale nel proprio tempo libero. Questo
tipo di iniziative di verifica professionale non sono e non possono essere
previste contrattualmente, salvo specifici casi legati ad altrettanto
specifici procedimenti disciplinari. Vi
invitiamo pertanto a non procedere con la suddetta iniziativa e
anticipiamo che daremo indicazioni al personale che partecipa ai predetti
corsi professionali di non aderire all’uso del “simulatore”. Distinti Saluti
Il
Segretario Generale
(Armando Romeo) |