Roma, 14 febbraio 2003

Prot.: 056/SG/OR.S.A.

          Spett.le Direttore Generale R.U.

   Dott.  Francesco Forlenza

 Oggetto: Lettera aperta

 

Siamo stupiti nell’apprendere che si è avviata una incisiva fase di confronto sulla definizione del contratto delle attività ferroviarie con i sindacati da Lei scelti , escludendo l’OR.S.A. .

Non ci sembra il caso di appellarci ai molteplici impegni formali assunti con questa organizzazione (Protocolli di Relazioni Industriali, Patto delle Regole nei trasporti, ecc..), che comunque le imporrebbero l’obbligo etico, oltre che giuridico, di corrette Relazioni Industriali con un soggetto sindacale cui è riconosciuto, oltre alla indubbia rappresentatività, il ruolo di soggetto stipulante il CCNL attualmente in vigore. Vogliamo, invece, ricordarle come il tentativo di escludere dalla reale trattativa un soggetto sindacale portatore di una forte rappresentanza tra i lavoratori delle ferrovie, si è gia in passato rivelato maldestro ed ha provocato nel Gruppo FS il conclamato fallimento delle Relazioni Industriali.

Questa fase contrattuale è complessa, ed ha anche il difficile compito di fissare nuove regole per il lavoro, valide per tutte le imprese ferroviarie con il fine, non certo secondario, di definire le regole che accompagnino il  processo di liberalizzazione. E’ un lavoro difficile, quindi, non possono avere rilievo solo le istanze delle imprese, esse debbono essere mediate con quelle dei lavoratori, altrimenti la definizione del CCNL delle attività ferroviarie continuerà ad essere una chimera, con grave nocumento per  il gruppo FS.

I problemi retributivi, di orario di lavoro, le forti differenze tra le retribuzioni reali e quelle contrattuali, i diritti dei ferrovieri che si devono misurare con il processo di liberalizzazione, sono criticità che ci preoccupano, ma che al tempo stesso, ci rendono pienamente coscienti della ineludibilità del nostro ruolo e delle nostre responsabilità.

Concludendo, pensiamo che il confronto con l’OR.S.A. e con le istanze che rappresenta non potrà da voi essere evitato!

Esso può avvenire attraverso un confronto, anche duro, ma che arrivi a conclusioni condivise, questo è il percorso che auspichiamo, ovvero, attraverso il conflitto sindacale, poiché non rinunceremo al nostro compito di rappresentare le istanze dei ferrovieri. Quest’ultimo percorso preferiremmo evitarlo, perché consapevoli delle pesanti ricadute sull’utenza e sulla stessa azienda.

 

Distinti Saluti

                                                                                                   Il Segretario Generale

                                                                                                      (Armando Romeo)