COMUNICATO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE OR.S.A. S.P.V.

 SULL'INCIDENTE  FERROVIARIO

 

L’ennesima disgrazia ferroviaria infoltisce l’elenco delle “morti bianche”. Ora si cercheranno le ragioni, le colpe attraverso cui soffocare la rabbia che istintivamente  assale  chi non  concepisce che si può morire mentre si lavora.

Si troverà anche questa volta il “responsabile”. Avrà il volto del Capostazione o del macchinista francese o nessun volto. Tutto questo ha poca importanza di fronte a quest’assurda morte.

Tutti, responsabilmente, dovremmo anteporre a qualsiasi rivendicazione la “sicurezza di chi lavora”. Non possiamo ricordarcene solo quando avviene una disgrazia e quando siamo costretti ad esprimere il nostro cordoglio e la nostra solidarietà  alle famiglie delle vittime.

Il sindacato, le imprese il governo debbono prendere coscienza dello stato in cui versano alcune linee e stazioni ferroviarie che, siamo convinti, rappresenta una concausa all’origine dell’eventuale errore umano.

Noi dell’OR.S.A. abbiamo da tempo denunciato ad F.S. il degrado di alcune linee,   l’abbandono di  tante stazioni  sacrificate per il “conto economico” e “l’equilibrio di bilancio”. Lo continueremo a fare con più vigore e contrasteremo qualsivoglia provvedimento normativo ed organizzativo che indebolisca l’apparato della sicurezza sul lavoro.

Nell’esprimere il nostro più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime, rinnoviamo l’impegno di porre la parola fine al lungo elenco di morti bianche in ferrovia.

 

Roma, 28 gennaio 2003                                                  

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE S.P.V.